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Concetti Chiave

  • L'osteoporosi è definita dall'OMS come una frattura da trauma non efficiente, escludendo fratture causate da traumi significativi.
  • La densitometria ossea è utilizzata per valutare la massa ossea, con enfasi sulla colonna lombare e il femore prossimale per il rischio di fratture.
  • I principali fattori di rischio per l'osteoporosi includono età avanzata, familiarità per fratture e insufficiente apporto di calcio.
  • Il T-score, un dato densitometrico, indica osteoporosi quando è inferiore a -2,5 deviazioni standard rispetto alla media.
  • La nutraceutica, comprendente integratori, offre risultati efficaci nella gestione della fragilità scheletrica, comparabili alle terapie farmacologiche.

Indice

  1. Definizione di osteoporosi
  2. Fattori di rischio
  3. T-score

Definizione di osteoporosi

L’Oms definisce una la frattura da trauma non efficiente, nella cui definizione rientra quella conseguente alla caduta dalla stazione eretta. L’osso, infatti, non si deve mai rompere di conseguenza ad una caduta banale, indipendentemente dall’età del paziente. Ovviamente sono escluse da questa definizione le fratture provocate da cadute dalla stazione eretta associate ad una dinamica del trauma particolarmente significativa (es. collisione durante una partita di rugby).
La massa ossea si valuta tramite la densitometria ossea, che può indagare diversi distretti scheletrici, anche a seconda della tecnologia dello strumento (ad oggi è stata sviluppata anche quella ad ultrasuoni, ambito ancora in evoluzione). Le sedi maggiormente interessant i per la valutazione della densità sono quelle maggiormente gravate dal rischio di frattura:
- colonna, in genere lombare;
- femore prossimale.
Si può fare anche a tallone, avambraccio, falangi; utili soprattutto per valutare delle fragilità di origine secondaria, come all’artrite reumatoide.

Fattori di rischio

I pazienti presentano 3 fattori di rischio per osteoporosi:
- età;
- familiarità positiva per fratture: la mamma è deceduta conseguentemente a frattura di femore. Nell’indagare l’anamnesi familiare è bene approfondire la familiarità per frattura di femore, che pesa tanto quanto quella dell’infarto. È tradotto come un rischio di frattura per il paziente stesso, evento che potrebbe verificarsi anche conseguentemente ad una caduta in reparto, inoltre è importante come fattore prognostico, indice della maggiore fragilità del soggetto;
- introito di calcio insufficiente: la paziente supplementa le carenze tramite integratori per os, però potrebbe essere più agevole farlo tramite modifiche nella dieta. Gli integratori, infatti, per quanto l’adeguato introito.

Nell’ambito della fragilità scheletrica la grande novità riguarda il fatto che ci sono strumenti farmacologici e non farmacologici di grande efficacia. Tra questi ultimi rientra la nutraceutica, che comprende anche gli integratori e dà risultati altrettanto soddisfacenti, se paragonata alle terapie farmacologiche.
Sulla base di quest i fattori di rischio la paziente può essere definita come a rischio di osteoporosi, che deve essere indagata, tramite radiografia del rachide ed esami ematochimici. La paziente ha eseguito anche Rm, un esame che fornisce molte informazioni cliniche, soprattutto se rapportata alla densitometria.

T-score

Il T-score è il dato densitometrico espresso in deviazioni standard (Ds) rispetto alla media. Al di sotto di 2,5 Ds si parla di osteoporosi. Come per il rischio Cv, anche per la fragilità, si è man mano costruita la carta del rischio, che valuta il rischio in relazione alla somma dei vari fattori. Come si può vedere dalla tabella in figura 2 una paziente con età di 45 anni, seppur con un T-score di -4, ha un rischio di frattura molto inferiore (15) rispetto alla paziente del caso clinico (20,5). Può risultare controintuitivo, dal momento che -4 è un valore molto basso per il T-score, però all’età di 45 anni i riflessi sono migliori, la capacità di gestire un’eventuale caduta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la definizione di osteoporosi secondo l'OMS?
  2. L'OMS definisce l'osteoporosi come una frattura da trauma non efficiente, che include fratture conseguenti a cadute dalla stazione eretta, escludendo quelle con dinamiche di trauma significative.

  3. Quali sono i principali fattori di rischio per l'osteoporosi?
  4. I principali fattori di rischio includono l'età, la familiarità positiva per fratture, e un insufficiente introito di calcio, che può essere integrato tramite dieta o supplementi.

  5. Come si valuta la massa ossea e quali sono le sedi più rilevanti?
  6. La massa ossea si valuta tramite densitometria ossea, con le sedi più rilevanti per la valutazione della densità che includono la colonna lombare e il femore prossimale.

  7. Cosa rappresenta il T-score e come si interpreta?
  8. Il T-score è un dato densitometrico espresso in deviazioni standard rispetto alla media; un valore al di sotto di 2,5 indica osteoporosi. La valutazione del rischio di frattura considera anche l'età e altri fattori di rischio.

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