Andrea301AG
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Concetti Chiave

  • Il neurotrasmettitore acetilcolina (ACh) stimola le fibre muscolari scheletriche legandosi a specifici recettori sulla membrana.
  • Il legame dell'acetilcolina aumenta la permeabilità del sarcolemma agli ioni sodio (Na+) e potassio (K+), portando a un cambiamento del potenziale elettrico.
  • L'entrata di Na+ in eccesso rispetto all'uscita di K+ inverte temporaneamente il potenziale elettrico, generando il potenziale d'azione.
  • Il potenziale d'azione si propaga lungo la fibra muscolare, conducendo l'impulso elettrico e causando la contrazione muscolare.
  • L'enzima acetilcolinesterasi (AChE) scinde l'acetilcolina, terminando l'impulso e consentendo il rilassamento muscolare fino a un nuovo stimolo.

Il potenziale d'azione

Abbiamo descritto la struttura della giunzione neuromuscolare, siamo pronti per prendere in esame cosa accade a questo livello. Quando uno stimolo nervoso raggiunge le terminazioni assoniche si libera un neurotrasmettitore chimico. Il neurotrasmettitore specifico che stimola le fibre muscolari scheletriche è l’acetilcolina (ACh). L’acetilcolina liberata nella fessura sinaptica si lega a specifici recettori (proteine di membrana).

Se è stata liberata una quantità sufficiente di acetilcolina, il sarcolemma diviene a questo punto temporaneamente più permeabile agli ioni sodio (Na+), che entrano rapidamente nella fibra muscolare, e agli ioni potassio (K+), che ne escono. Tuttavia gli Na+ che entrano sono più numerosi dei K+ che escono. Questo provoca un eccesso di ioni positivi all’interno della fibra con inversione dello stato elettrico del sarcolemma e l’apertura di altri canali che permettono soltanto l’ingresso di Na+. Tale variazione di carica elettrica genera una corrente elettrica, che è il potenziale d’azione. Una volta iniziato, il potenziale d’azione è inarrestabile e si propaga lungo la superficie del
plasmalemma, conducendo l’impulso elettrico da un’estremità all’altra della fibra. Il risultato è la contrazione della fibra muscolare.

Va detto che mentre si verifica il potenziale d’azione, l’acetilcolina, che ha dato l’avvio al processo, viene scissa dall’enzima acetilcolinesterasi (AChE) presente sul sarcolemma . Per questa ragione un unico stimolo nervoso provoca una sola contrazione. Questo impedisce la contrazione continua della fibra muscolare in assenza di altri stimoli nervosi. La fibra muscolare si rilassa fino a quando è stimolata dal successivo ciclo di liberazione di acetilcolina.
In sintesi, dunque, il potenziale di azione consente di catalizzare la forza necessaria per realizzare le contrazioni muscolari.

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