Concetti Chiave
- I linfociti T migrano nei linfonodi attraverso le venule a endotelio alto (HEV), cruciali per il loro ingresso negli organi linfoidi secondari.
- Se non incontrano un antigene, i linfociti lasciano il linfonodo tramite il vaso linfatico efferente per raggiungere altri linfonodi.
- Il processo di migrazione coinvolge interazioni con le cellule dendritiche, che presentano antigeni ai linfociti T nei linfonodi.
- Una volta attivati, i linfociti T effettori si spostano verso i tessuti periferici infiammati attraverso il sistema vascolare.
- Il ricircolo dei linfociti naïve è un processo continuo e fondamentale che coinvolge miliardi di cellule ogni giorno nei linfonodi.
Indice
Il viaggio dei linfociti T
I linfociti T entrano negli organi linfoidi secondari attraverso strutture specializzate presenti nella paracorticale: le venule a endotelio alto (HEV). Le cellule linfocitarie sopraggiungono al linfonodo attraverso l’arteria linfonodale, che dà origine ai capillari che a loro volta terminano nelle HEV.
Qualora non si sia verificato l’incontro con un’APC, i linfociti prendono la via della midollare e quindi del vaso linfatico efferente, che permette così di raggiungere un’altra stazione linfonodale. Quivi giunti, si verrà a ripetere il ciclo, finchè non incontrano l’antigene.
Incontro con le cellule dendritiche
Talvolta, in questo processo di migrazione del linfonodo (che dura qualche ora/una giornata circa) si verifica un incontro con una DC (Dendritic Cell), che precedentemente ha incontrato e catturato un antigene in periferia, per poi raggiungere un linfonodo.
In caso di incontro, il linfocita si attiva e dopo qualche giorno diventa T effettore; in seguito lascia il linfonodo, per poter raggiungere il tessuto periferico colpito da flogosi, attraverso il dotto toracico (quindi in vena cava), o la succlavia destra (di pertinenza del dotto linfatico destro). Dunque, attraverso l’apparato vascolare potrà raggiungere la sede anatomica che presenta l’invasione da parte del microrganismo.
Importanza del ricircolo linfocitario
Questo processo di ricircolazione dei linfociti naïve è estremamente importante. Coinvolge una quantità enorme di cellule al giorno: vi sono infatti circa 2,5 x 1010 che ricircolano attraverso un linfonodo. Considerando il numero totale di linfonodi e tenuto conto che il pool di linfociti è di 1011, ogni linfocita passa almeno attraverso un linfonodo ogni giorno.
Movimenti e incontri nel linfonodo
Una volta entrato nel linfonodo, il linfocita avanza con movimenti ameboidi, facendosi spazio nella matrice linfonodale (fittamente addensata di cellule), guidato dal gradiente di chemochine prodotte dalle FRC (Fibroblast Reticular Cell, elementi strutturali della paracorticale). In particolare, il movimento risulta rallentato per aumentare la probabilità di incontrare la DC.
Dall’osservazione di immagini in time lapse, si è visto come gli incontri e i contatti siano ripetuti: una DC incontra centinaia di linfociti durante la sua migrazione. Vedremo nelle prossime lezioni che le DC seguono gli stessi stimoli chemotattici dei linfociti. In questi organi (milza o linfonodi) quel raro linfocita T/B naïve deve poter avere il tempo e l’occasione di incontrare l’antigene associato alle opportune APC. è possibile vedere una microfotografia che mostra l’addensamento di linfociti nelle HEV.
Domande da interrogazione
- Qual è il ruolo delle venule a endotelio alto (HEV) nella migrazione dei linfociti T?
- Cosa accade ai linfociti T se non incontrano un'APC nel linfonodo?
- Come avviene l'attivazione dei linfociti T e qual è il loro percorso successivo?
Le HEV sono strutture specializzate che permettono ai linfociti T di entrare negli organi linfoidi secondari, come i linfonodi, facilitando il loro accesso attraverso i capillari derivati dall'arteria linfonodale.
Se i linfociti T non incontrano un'APC, prendono la via della midollare e del vaso linfatico efferente per raggiungere un'altra stazione linfonodale, continuando il ciclo finché non incontrano l'antigene.
L'attivazione dei linfociti T avviene quando incontrano una DC che ha catturato un antigene. Dopo l'attivazione, diventano T effettori e lasciano il linfonodo per raggiungere il tessuto periferico colpito da flogosi attraverso il dotto toracico o la succlavia destra.