Concetti Chiave
- I microvilli contengono actina che forma una rete con la trama terminale per mantenere la loro struttura.
- Il glicocalice è un involucro elettrondenso con componenti glucidiche che riveste la membrana del microvillo.
- Actina e miosina collaborano in tutte le cellule per generare energia meccanica, non solo nelle cellule muscolari.
- La miosina è composta da due eliche sinistrosi con teste globulari che, tramite ATP, eseguono movimenti meccanici.
- Numerose proteine accessorie, inclusa la miosina, sono necessarie per la funzionalità dell'actina nei microvilli.
Struttura dei microvilli
Un esempio caratteristico della presenza dell’actina sono i microvilli. In una sezione trasversale di un microvillo si può notare come sull’esterno della membrana, che guarda nello spazio extracellulare, sia presente una struttura elettrondensa, il glicocalice, ossia un involucro con un’importante componente glucidica che riveste il doppio strato fosfolipidico. All’interno, invece, possiamo notare dei filamenti di actina che attraversano l’intero microvillo. I filamenti di actina entrano nella parte del volume principale della cellula e prendono contatto con altri filamenti di actina che hanno orientamento diverso (parallelo rispetto alla membrana plasmatica). Queste formano una rete che viene chiamata trama terminale, l’associazione dell’actina all’interno del microvillo con la trama terminale è necessaria affinché i microvilli mantengano la loro forma.
Funzione dell'actina e miosina
Affinché l’actina possa svolgere la propria funzione devono essere associate ad essa un numero notevole di proteine accessorie. Tra le proteine accessorie possiamo ritrovare la miosina. Actina e miosina non interagiscono strettamente solo nella cellula muscolare, ma in tutte le cellule e hanno a che fare con lo sprigionamento di energia meccanica.
La miosina è formata da due eliche con avvolgimento sinistroso e ha uno spessore molto ridotto rispetto all’actina (2nm). Ciascun filamento presenta una testa globulare incernierata sulla coda. La testa, grazie all’idrolisi di ATP, è in grado di operare uno scatto meccanico tra la posizione di riposo e una posizione di tensione della testa rispetto alla coda.