Concetti Chiave
- L'ormone antidiuretico (ADH), o vasopressina, regola la pressione sanguigna e il riassorbimento dell'acqua nei reni.
- Gli osmorecettori rilevano l'osmolarità del sangue e controllano il rilascio di ADH per gestire l'assorbimento di acqua.
- Una maggiore quantità di ADH attiva più acquaporine, aumentando l'assorbimento di acqua e riducendo la diuresi.
- Recettori di tensione nell'aorta rilasciano ADH per regolare la pressione sanguigna e il volume del sangue.
- La renina e l'angiotensina, rilasciate dai reni, mantengono la velocità di filtrazione glomerulare e stimolano la sete.
Il ruolo dell'ADH
L'ormone chiave del meccanismo a feedback è l'ormone antidiuretico ADH chiamato anche vasopressina perchè in grado di influenzare anche la pressione sanguigna. L'ADH è prodotto dall'encefalo dall'ipotalamo e immagazzinato nell'ipofisi. Gli osmorecettori rilevano l'osmolarità del sangue e quando questa supera un certo punto critico, l'ADH viene rilasciato nel sangue dove raggiunge il proprio bersaglio.
L'ADH è infatti in grado di attivare le acquaporine. Più sono alti i livelli di ADH maggiore è il numero di acquaporine attive e maggiore è l'acqua assorbita dal filtrato. Al contrario quando la concentrazione scende sotto un certo limite, i livelli di ADH calano e il riassorbimento dell'acqua si riduce aumentando la produzione di urina diluita. Questa condizione è chiamata diuresi.Funzione dei recettori di tensione
I recettori di tensione posti sulle pareti dell'aorta rilasciano ADH quando la pressione sanguigna è troppo alta per diminuire l'acqua riassorbita dai reni il volume del sangue.
Per svolgere al meglio la loro funzione i reni devono mantenere costante la velocità di filtrazione glomerulare che dipende dalla quantità di sangue in arrivo ai reni e dalla pressione sanguigna. Quando la pressione diminuisce bruscamente il rene rilascia nel sangue l'enzima renina che agisce su un particolare peptide convertendolo nell'ormone angiotensina che riporta la velocità di filtrazione glomerulare a valori normali. L'angiotensina stimole anche il rilascio dell'aldosterone da parte delle ghiandole surrenali: i due ormoni controllano la pressione sanguigna e l'angiotensina agisce sul cervello provocando il sintomo della sete