Concetti Chiave
- L'ipertermia avviene quando i processi di dispersione del calore sono inefficaci, creando un circolo vizioso che aumenta la temperatura corporea.
- Il colpo di calore, caratterizzato da cute calda e asciutta, può causare danni encefalici permanenti ed essere fatale senza interventi immediati.
- La febbre è un tipo di ipertermia regolata, spesso causata da infezioni, dove il termostato dell'ipotalamo viene alzato da sostanze chiamate pirogeni.
- Durante la febbre, la vasocostrizione e i brividi aumentano la temperatura corporea fino a raggiungere un nuovo livello stabilito, sostenendo il processo di guarigione.
- Un pericolo della febbre è che temperature troppo elevate possono denaturare le proteine, portando a potenziali danni encefalici permanenti.
Quando i normali processi di dispersione del calore diventano inefficaci, l'ipertermia (aumento della temperatura corporea) che ne consegue deprime l'ipotalamo. Il risultato è che si stabilisce un circolo vizioso a feedback positivo: l'aumento della temperatura corporea fa innalzare il livello metabolico, che a sua volta incrementa la produzione di calore. La cute diventa calda e asciutta e, poiché la temperatura continua a salire a spirale, è possibile che si instaurino danni encefalici permanenti.
Tale situazione, detta colpo di calore, può essere fatale se non si pone immediatamente rimedio (immersione in acqua fredda e somministrazione di liquidi). La febbre è un’ipertermia regolata. Molto spesso la febbre è dovuta a infezioni in qualche parte dell’organismo, ma può essere provocata da altre condizioni. Macrofagi, leucociti del sangue e cellule dei tessuti danneggiati liberano sostanze, dette pirogeni, che agiscono direttamente sul l’ipotalamo, facendone fissare il termostato a una temperatura più elevata ( piro, «fuoco»).Dopoché il termostato è stato nuovamente regolato, vengono attivati i meccanismi di produzione del calore. La vasocostrizione fa diventare fredda la cute e i brividi cominciano a generare calore. Questi brividi di freddo sono un segno certo che la temperatura corporea sta aumentando. La temperatura aumenta fino a quando raggiunge il nuovo punto stabilito. Poi viene mantenuta al «livello di febbre fissato» fino a quando i processi di difesa naturali dell’organismo o gli antibiotici vincono il processo patologico. A questo punto il termostato viene di nuovo fissato a un valore più basso (o normale), attivando i meccanismi di dispersione del calore: il soggetto comincia a sudare e la cute diviene rossa e calda. La febbre, aumentando il metabolismo, contribuisce ad accelerare i vari processi di guarigione e sembra anche inibire la crescita dei batteri. Il pericolo della febbre sta nel fatto che, se il termostato dell’organismo è fissato a livelli troppo alti, si può avere denaturazione delle proteine con la possibilità di danni encefalici permanenti.
Domande da interrogazione
- Qual è il meccanismo che porta al colpo di calore?
- Come agiscono i pirogeni sull'ipotalamo durante la febbre?
- Quali sono i rischi associati a una febbre troppo alta?
Il colpo di calore si verifica quando i normali processi di dispersione del calore diventano inefficaci, portando a un aumento della temperatura corporea che deprime l'ipotalamo e crea un circolo vizioso di aumento del metabolismo e produzione di calore.
I pirogeni, rilasciati da macrofagi, leucociti e cellule danneggiate, agiscono sull'ipotalamo regolando il termostato a una temperatura più elevata, attivando così i meccanismi di produzione del calore.
Una febbre troppo alta può portare alla denaturazione delle proteine e a danni encefalici permanenti se il termostato dell'organismo è fissato a livelli eccessivamente elevati.