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Concetti Chiave

  • Il mercante medievale è una figura innovativa che contribuisce allo sviluppo delle città e alla formazione di una nuova cultura urbana, distinguendosi dalla nobiltà, dal clero e dai servi della gleba.
  • La concezione del tempo e dello spazio promossa dai mercanti entra in conflitto con la morale religiosa, poiché il tempo viene sfruttato economicamente anziché visto come un dono divino.
  • I mercanti rivestono un ruolo fondamentale nella cultura cittadina, influenzando il passaggio dall'arte romanica a quella gotica e finanziando la costruzione di cattedrali attraverso le corporazioni mercantili.
  • Nel corso del tempo, i mercanti acquisiscono potere politico, con il "popolo grasso" che si impadronisce del governo dei comuni e instaura nuovi rapporti di proprietà attraverso l'acquisto di terre e castelli.
  • Il ceto mercantile gioca un ruolo cruciale nella nascita della letteratura in volgare e nella creazione di scuole comunali, sfidando l'egemonia educativa della Chiesa e promuovendo un nuovo pubblico desideroso di acculturarsi.

Indice

  1. Il mercante
  2. Svolgimento

Il mercante

Scrivi una relazione sulla figura del mercante nel medioevo sviluppando i seguenti punti:

- A quali fattori politici, economici e sociali è legata la figura del mercante;
- La novità rappresentata dal mercante nella società tripartita;
- Il ruolo culturale del mercante (nuovi valori…);
- La nuova concezione dello spazio nel tempo;
- L’atteggiamento della chiesa verso le novità portate dal mercante.

Svolgimento

Il mercante è l’uomo “nuovo” che dà un contributo decisivo allo sviluppo delle città, quindi della nuova cultura urbana.
Questa classe, proprio per il fatto di rappresentare il nuovo, non rientra in nessuno schema tripartito della società feudale: si distingue infatti dalla nobiltà, dal clero e dai servi della gleba.
La funzione principale del mercante è quella economica: è infatti lui che nella società riesce ad arricchirsi sfidando il tempo e cioè a sfruttarlo per gestire i commerci e organizzarsi economicamente.
Questo nuovo uso del tempo entra però in contrasto con l’insegnamento che prevedeva il cristianesimo, secondo cui il tempo sarebbe stato donato da Dio, dunque non può essere venduto, come faceva il mercante che deve organizzare i propri commerci, misurare la lunghezza dei viaggi e il tempo per compierli e calcolare quanto, il tempo e lo spazio, incidano sulle spese; nasce quindi un conflitto tra la morale religiosa e i comportamenti mercantili.
Si ha, quindi, una nuova concezione dello spazio nel tempo, dunque la figura del mercante ridefinisce lo spazio e il tempo secondo principi totalmente differenti da quelli cattolici e religiosi dell’Alto Medioevo; egli infatti misura il mondo semplicemente in base alla concretezza dei propri guadagni.
Appare , poi, su tutti i campanili mercantili, l’orologio meccanico, che suddivide la giornata in 24 ore precise e stabilisce il 1° gennaio primo giorno dell’anno.

Mercante articolo

Il tempo moderno e tecnologico sostituisce quello teologico dell’Alto Medioevo.
La figura economica del mercante, diventa man a mano sempre più importante e indispensabile, soprattutto svolge una funzione fondamentale nella cultura cittadina: le corporazioni mercantili, infatti, finanziano la costruzione di nuove cattedrali, ma soprattutto influenza il passaggio dall’arte romana all’arte gotica.
I mercanti a quell’epoca non avevano solo un ruolo economico determinante, ma bensì anche uno politico e sociale: intorno al 1400 il popolo grasso si impadronisce del governo del comune, attraverso potenti corporazioni con cui è organizzato, ed estende la giurisdizione sulla campagna circostante, ma principalmente i mercanti più ricchi comprano terre e castelli, instaurando nuovi rapporti di proprietà.
La rappresentazione tripartita della società (cioè quella secondo Adalberone de la On, ossia coloro che combattono, che pregano e che lavorano) entra in forte crisi, al punto di venire sostituita da un’articolazione in funzioni e mestieri diversi, tra cui il mestiere del mercante, che investe il suo capitale mobile (denaro).
Infine, la figura mercantile venne anche associata ad un ruolo culturale; il ceto mercantile ha un ruolo importantissimo nella nascita della letteratura in volgare, dove crea un pubblico nuovo desideroso di acculturarsi, ma soprattutto dà impulso alla nascita delle scuole comunali sottraendo il sistema di istruzione all’egemonia della Chiesa.

Domande da interrogazione

  1. Quali fattori hanno influenzato la figura del mercante nel medioevo?
  2. La figura del mercante nel medioevo è legata a fattori politici, economici e sociali, contribuendo allo sviluppo delle città e della cultura urbana.

  3. In che modo il mercante rappresenta una novità nella società tripartita?
  4. Il mercante rappresenta una novità perché non rientra nello schema tripartito della società feudale, distinguendosi da nobiltà, clero e servi della gleba.

  5. Qual è il ruolo culturale del mercante nel medioevo?
  6. Il mercante ha un ruolo culturale importante, influenzando la transizione dall'arte romana all'arte gotica e promuovendo la nascita della letteratura in volgare e delle scuole comunali.

  7. Come cambia la concezione dello spazio e del tempo con l'avvento del mercante?
  8. Il mercante ridefinisce lo spazio e il tempo basandosi sui guadagni concreti, introducendo l'uso dell'orologio meccanico e una nuova organizzazione del tempo.

  9. Qual era l'atteggiamento della Chiesa verso le novità portate dal mercante?
  10. La Chiesa era in conflitto con i comportamenti mercantili, poiché il nuovo uso del tempo contrastava con l'insegnamento cristiano che considerava il tempo un dono di Dio.

Domande e risposte

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