Concetti Chiave
- Il consumo di droghe leggere è associato alla vita notturna e alla cultura delle discoteche, diventando un fenomeno in crescita tra i giovani.
- La scoperta di morti legate all'uso di droghe ha portato a interventi tardivi delle forze dell'ordine, rivelando un problema noto da tempo.
- I motivi dietro il consumo di droghe includono l'evasione dalla realtà, la moda e il desiderio di sentirsi potenti o diversi.
- Le droghe sono consumate da giovani di diverse estrazioni sociali, non solo da quelli marginalizzati, sfidando gli stereotipi comuni.
- La responsabilità del fenomeno non è solo dei giovani, ma anche di una società che offre poche opportunità e sostegno.
CALA, CHE TI SCIALA
Sempre più giovani comprano evasione in pasticche
Ecstasi, LSD, hashish, cocaina, anfetamine; sono ormai sostanze associate automaticamente al sabato notte, alla vita da discoteca.
L’opinione pubblica ha le idee molto chiare su questo argomento: nelle discoteche e nei luoghi di divertimento giovanile viene fatto uso e abuso di stupefacenti, di sostanze che deformano la realtà.
È vero.
A questo punto le domande da porsi sono due: ma era proprio necessario aspettare il morto per intervenire? O lo si sapeva già prima?
Ma soprattutto, perché i giovani si drogano? La risposta alla prima domanda è semplice, basta cercarla nelle tasche gonfie di soldi di gestori di locali, negli appunti europei dei politici, nell’indifferenza abulica di poliziotti e/o carabinieri pronti ad accanirsi contro tre ragazzini pescati a fumare una canna, e che di fronte alla moda del "sabato sera" hanno sempre chiuso tutti e due gli occhi.
Soltanto quando la situazione si è fatta irrecuperabile non è stato più possibile far finta di nulla.

I casi di morti e di malori causati da queste sostanze sono spuntati come funghi in un bosco dopo un temporale, e si è perso il conto degli arresti per spaccio e dei locali chiusi e posti sotto sequestro dalle magistrature.
Per quanto riguarda il perché le risposte potrebbero essere molte, persino una per ogni soggetto interpellato. Voglia di evadere, di sfuggire dalla noia del quotidiano, di sentirsi più forti, più potenti, più fighi.
E allora, giù una pasta. Giù un cartone. E il mondo si trasforma.
La vista si annebbia, il battito aumenta, i denti si stringono e le mani hanno voglia di muoversi, si strappano dal corpo, spesso finiscono in faccia a qualche sconosciuto, colpevole solo di essersi avvicinato in quel momento.
Molti lo fanno per moda, come per tutte le cose; dai vestiti, ai telefonini, alla droga. E il mondo si interroga.
I "drogati" secondo la piazza sono sporchi, senza una lira, ladri, barboni, immigrati. Mentre i "drogati" sono anche ragazzi di ricca famiglia, senza preoccupazioni né problemi di alcun tipo. È questa la cosa che turba maggiormente. Non sono più riconoscibili. E si espandono a macchia d’olio.
I giovani sono depressi, demotivati, annoiati dalla routine quotidiana, in alcuni casi stanchi di vivere.
Ma la colpa di tutto questo è da cercare solamente nei giovani? Non si dia mai la responsabilità, anche minima, ad una società che a i suoi figli offre poco o niente! E i figli stanno, pian piano, morendo.
Domande da interrogazione
- Quali sono le sostanze stupefacenti più comuni associate alla vita notturna giovanile?
- Qual è la percezione dell'opinione pubblica riguardo all'uso di droghe nei luoghi di divertimento giovanile?
- Perché i giovani ricorrono all'uso di droghe?
- Qual è stata la reazione delle autorità di fronte al fenomeno delle droghe leggere?
- Chi sono i "drogati" secondo la percezione comune e qual è la realtà?
Le sostanze più comuni sono ecstasy, LSD, hashish, cocaina e anfetamine, spesso associate al sabato notte e alla vita da discoteca.
L'opinione pubblica è convinta che nelle discoteche e nei luoghi di divertimento giovanile si faccia uso e abuso di stupefacenti.
I giovani si drogano per evadere dalla noia quotidiana, sentirsi più forti o potenti, o semplicemente per moda.
Le autorità sono intervenute solo quando la situazione è diventata irrecuperabile, con arresti per spaccio e chiusura di locali.
La percezione comune vede i "drogati" come sporchi e poveri, ma in realtà includono anche ragazzi di famiglie ricche e senza problemi apparenti.