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Concetti Chiave

  • Il Crocifisso Ligneo di Donatello, scolpito tra il 1406 e il 1408, è caratterizzato da un realismo esasperato che scandalizzò alcuni contemporanei, tra cui Brunelleschi.
  • Brunelleschi rispose con il Crocifisso di Santa Maria Novella, che presenta un Cristo elegante e idealizzato, con proporzioni armoniose e una visione pensata da diversi punti di vista.
  • Il Crocifisso di Donatello si distingue per il suo naturalismo integrale, rappresentando Cristo come un uomo di umili origini, con proporzioni tozze e un volto rude.
  • Donatello conferisce al volto di Cristo una profonda introspezione psicologica, con occhi socchiusi e capelli corti e sporchi, accentuando un aspetto moderno e realistico.
  • Il perizoma di Cristo nel Crocifisso di Donatello è classico ma dinamico, con uno spacco che enfatizza la presenza fisica e il realismo del corpo.

Indice

  1. Il crocifisso ligneo di Raffaello
  2. Differenze tra Brunelleschi e Donatello
  3. Realismo e introspezione di Donatello

Il crocifisso ligneo di Raffaello

Raffaello, tra il 1406 e il 1408, scolpisce il Crocifisso Ligneo per la chiesa di Santa Croce a Firenze. Il Crocifisso di Donatello è così rivoluzionario nel suo stile, da scandalizzare alcuni artisti, tra cui anche l'amico Brunelleschi che lo rimproverò di aver messo "un contadino" in croce, per via dell'esasperato realismo.

Brunelleschi, sfidato a fare di meglio avrebbe scolpito in risposta il solenne Crocifisso di Santa Maria Novella.

Differenze tra Brunelleschi e Donatello

Difatti tra le due opere intercorrono notevoli differenze. Brunelleschi seguendo la tradizione, scolpisce un Cristo dal corpo allungato ed estremamente elegante nell'impostazione della figura, idealizzandola. Il volto è incorniciato da una lunga capigliatura ed è chino, gli occhi sono chiusi.

Brunelleschi mirava all'armonia delle proporzioni ed aveva pensato ad una visione da molti punti di vista per cui aveva curato proprio la definizione della forma in modo che fosse visibili da tanti punti differenti. Il dolore di Cristo è molto composto nell'espressione e dal modo in cui apre le braccia, da come tiene le gambe e il corpo, sembra quasi di vedere un quadrato dentro un cerchio, come era solito applicare nella sue costruzioni.

Realismo e introspezione di Donatello

Diametralmente opposto è il Crocifisso di Donatello, più tozzo nelle proporzioni del corpo e più rude del volto, aspetti che lo avvicinano ad un contadino, ad un manovale e che aderiscono perfettamente al naturalismo integrale dell'artista. Difatti Donatello rispetta le Sacre Scritture, nel quale Cristo era di umili origini e più vicino ad un plebeo.

Anche nel costato è molto realistico il modo in cui sgorga il sangue, l'attaccatura dell'omero.

Il volto esprime una notevolissima introspezione psicologica: le labbra sono livide, i capelli non sono lunghi, ma piuttosto corti ed a ciocche, dando la sensazione di essere sporchi, intrisi di sudore, rimandando allo stato vero del Cristo prima e dopo la crocifissione; gli occhi non sono né chiusi come nel Christus patiens né aperti come nel Christus triumphans, ma socchiusi, conferendo uno sguardo straniante e perso al Cristo che lo rende estremamente moderno.

Significativo anche il perizoma del Cristo: un panneggio classico con uno spacco che lascia la parte sinistra scoperta, mentre dall'altro lato sottolinea la presenza del corpo mostrando chiaramente il ginocchio e il quadricipite.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le principali differenze tra il Crocifisso di Donatello e quello di Brunelleschi?
  2. Il Crocifisso di Donatello è caratterizzato da un realismo esasperato, con proporzioni tozze e un volto rude, mentre quello di Brunelleschi presenta un Cristo idealizzato, con un corpo allungato ed elegante, volto chino e occhi chiusi, mirante all'armonia delle proporzioni.

  3. Come viene rappresentato il volto di Cristo nel Crocifisso di Donatello?
  4. Il volto di Cristo nel Crocifisso di Donatello esprime una notevole introspezione psicologica, con labbra livide, capelli corti e a ciocche, occhi socchiusi che conferiscono uno sguardo straniante e perso, rendendolo estremamente moderno.

  5. In che modo Brunelleschi ha risposto alla critica di Donatello?
  6. Brunelleschi ha risposto alla critica di Donatello scolpendo il Crocifisso di Santa Maria Novella, seguendo la tradizione con un Cristo idealizzato, armonioso nelle proporzioni e visibile da molti punti di vista, in contrasto con il realismo di Donatello.

Domande e risposte