Concetti Chiave
- Il linguaggio umano si sviluppa rapidamente nei primi anni di vita, con fasi che vanno dalla lallazione alle prime parole e associazioni.
- Le teorie sull'acquisizione del linguaggio variano: Skinner enfatizza l'imitazione, Chomsky sottolinea l'innatismo, mentre Vygotskij e Bruner privilegiano l'interazione sociale.
- La comunicazione non verbale include gesti e movimenti studiati dalla cinesica e l'organizzazione delle distanze interpersonali analizzata dalla prossemica.
- Modelli di comunicazione come quelli di Lasswell e Shannon-Weaver forniscono strutture per comprendere l'atto comunicativo, sebbene possano risultare limitati per la comunicazione umana.
- La pragmatica studia gli effetti della comunicazione sul comportamento, concentrandosi sul dialogo e sui paradossi comunicativi come il doppio legame di Bateson.
Comunicazione verbale e non verbale
Indice
Sviluppo del linguaggio nei bambini
Gli esseri umani comunicano mediante il linguaggio,il processo di acquisizione del linguaggio inizia nei primi mesi di vita del bambino e procede molto rapidamente attraverso diverse fasi di sviluppo.
Nel primo mese di vita i bambini producono suoni di tipo vegetativo,verso i due mesi cominciano a sperimentare vocalizzazioni diverse,dai tre mesi i piccoli cominciano a pronunciare le prime consonanti;dai sei mesi i bambini articolano le prime sillabe o sequenze di sillabe.
E' questa la fase della lallazione.
Verso i dieci-dodici mesi compaiono le prime parole e inizialmente si produce il fenomeno dell'olofrase ;dopo i quindici mesi compaiono le associazioni.
Nei primi tre anni di vita lo sviluppo del linguaggio rappresenta uno degli ambiti in cui i bambini compiono i passi avanti più rilevanti e sbalorditivi.
Teorie sull'acquisizione del linguaggio
Il ruolo degli adulti è fondamentale per l'evoluzione del linguaggio nei bambini.
Secondo B. Skinner le abilità e le capacità linguistiche vengono apprese dai bambini attraverso l'imitazione,il rinforzo e il condizionamento.
Una posizione diversa assume N. Chomsky,per il quale il linguaggio è una facoltà innata propria dell'uomo:i bambini nascono dotati di un apparato di acquisizioni del linguaggio che permette di elaborare i dati linguistici in entrata e di articolare correttamente frasi dotate di senso.
Il linguaggio è composto da una struttura superficiale,costituita dalle parole,e da una struttura profonda,costituita dal significato.
Una posizione diversa da quella innatista è espressa da L. Vygotskij:il linguaggio è considerato una competenza che si acquisisce e si sviluppa grazie all'interazione con l'ambiente esterno,pertanto la sua funzione principale è sociale.
Anche J. Bruner sottolinea l'importanza dell'interazione sociale nel processo di acquisizione del linguaggio.
Il linguaggio permette al bambino di distaccarsi dall'esperienza percettiva immediata e di rappresentare anche il passato,il futuro e ciò che non è immediatamente visibile.
Comunicazione non verbale e cinesica
Definiamo comunicazione non verbale ogni condotta interattiva in cui non intervengono i linguaggi naturali.
I sistemi non verbali rispondono a un principio di codifica diverso da quello dei sistemi verbali:hanno codici analogici,basati su riproduzioni di ciò cui si riferiscono.
I discorsi sono in codice digitale,e nella realtà è impossibile separare ciò che è verbale da ciò che non lo è.
La cinesica è la disciplina che studia i movimenti e i gesti delle persone al fine di coglierne il significato comunicativo.
Una parte della cinescia è costituita dalla fisiognomica.
La prossemica indaga l'organizzazione delle distanze tra le persone.
D. Morris ha individuato tre tipi di territorio: personale, famigliare, tribunale; mentre E. Hall ha distinto i tipi di distanza fra individui in: intima,personale, sociale, pubblica.
I modelli di comunicazione
Modelli di comunicazione
Il sociologo americano H. D. Lasswell è stato uno fra i primi a elaborare uno schema dell'atto comunicativo.
Negli stessi anni, i matematici C.E Shannon e W,Weaver elaboravano la 'teoria matematica della comunicazione',basata sulle operazioni di decodifica e codifica.
Il modello matematico risulta inutile per misurare l'efficacia dell comunicazione fra macchine,ma presenta forti difficoltà se applicato alla comunicazione umana.
Comunicazione e relazione
Parlare è una forma dell'agire,e in quanto tale viene studiato dalla pragmatica,branca che si occupa degli effetti della comunicazione sul comportamento.
L'attenzione della pragmatica è focalizzata sul rapporto emittente-destinatario e sugli effetti che l'azione del parlare ha su un tale rapporto.
Il modello più rappresentativo di comunicazione interpersonale è costituito dal dialogo.
Le teorie psicosociali hanno evidenziato due aspetti della comunicazione: l'incertezza e l'inferenza.
Si parla anche di paradossi,cioè le affermazioni contraddittorie,hanno fornito a G. Bateson lo sputo per un'analisi sul comportamento schizofrenico e per l'elaborazione della teoria del doppio legame.
Domande da interrogazione
- Quali sono le fasi principali dello sviluppo del linguaggio nei bambini?
- Quali sono le principali teorie sull'acquisizione del linguaggio?
- Che cos'è la comunicazione non verbale e quali discipline la studiano?
- Quali sono i modelli di comunicazione menzionati nel testo?
- Qual è il focus della pragmatica nella comunicazione?
Nei primi mesi di vita, i bambini producono suoni vegetativi, poi vocalizzazioni diverse, e iniziano a pronunciare consonanti. Dai sei mesi, articolano sillabe, e verso i dieci-dodici mesi compaiono le prime parole. Dopo i quindici mesi, iniziano le associazioni.
B. Skinner sostiene che il linguaggio si apprende tramite imitazione e rinforzo, mentre N. Chomsky lo considera una facoltà innata. L. Vygotskij e J. Bruner enfatizzano l'importanza dell'interazione sociale.
La comunicazione non verbale include interazioni senza linguaggi naturali, con codici analogici. La cinesica studia i movimenti e gesti, mentre la prossemica analizza le distanze tra le persone.
H. D. Lasswell ha elaborato uno schema dell'atto comunicativo, mentre C.E. Shannon e W. Weaver hanno sviluppato la teoria matematica della comunicazione, utile per macchine ma complessa per la comunicazione umana.
La pragmatica studia gli effetti della comunicazione sul comportamento, concentrandosi sul rapporto emittente-destinatario e sugli effetti del parlare su tale rapporto, con il dialogo come modello rappresentativo.