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Sintesi

Prove non distruttive



I raggi X

Le prove non distruttive vengono effettuate per rilevare i difetti presenti all'interno di un pezzo, ma senza la necessità di distruggere o asportare materiale, né di alterarne la sua struttura.
I raggi X sono stati scoperti verso la fine del 1800 e in seguito stati studiati e migliorati in modo da poterli sfruttare in diversi campi. Questi sono onde elettromagnetiche con alta frequenza e bassa lunghezza d'onda, quindi capaci di penetrare nella materia. Sono i meno dannosi utilizzati nelle prove non distruttive e servono a fotografare semplicemente la struttura interna del pezzo in esame rendendo, in questo modo, visibili i difetti.
Uno dei metodi più comunemente utilizzati è la radiografia:

In questo caso viene fotografato l'interno del pezzo grazie alla presenza di una pellicola di materiale sensibile ai raggi X, che è posta sul pezzo in esame.

Con la giusta quantità di radiazioni emesse si può ottenere una buona fotografia, nitida e con un buon contrasto.

Questo metodo non è però in grado di rilevare piccoli difetti.

Altro metodo che sfrutta i raggi X è la radioscopia:

Questo metodo sfrutta la proprietà dei raggi X di rendere fluorescenti alcune sostanze e permette la visione diretta delle deformità del pezzo.
L’immagine che si ottiene su uno schermo contenente tali sostanze dipende dal diverso grado in cui le parti anatomiche assorbono i raggi:

Oltre ai raggi X esistono i raggi Gamma. Questi sono più penetranti e sono generalmente emanati da sostanze naturali.
Hanno la capacità di penetrare nella materia, rilevare eventuali difetti, fotografare l'interno della struttura in esame e impressionare una lastra fotografica.

I raggi Gamma sono vantaggiosi rispetto ai raggi X perché:

•Sono più penetranti, anche se sono dannosi allo stesso modo
•Facilitano l'esecuzione della prova non distruttiva sui pezzi
•Ci danno la possibilità di effettuare anche più esami contemporaneamente
Sono invece svantaggiosi perché:
•Utilizzando i raggi X si può variare la loro intensità e la loro capacità penetrante
•Utilizzando i raggi X si ha maggior contrasto nelle immagini
Estratto del documento

TECNOLOGIA MECCANICA

Prove non distruttive

I raggi X

Le prove non distruttive vengono effettuate per rilevare i difetti presenti all'interno

di un pezzo, ma senza la necessità di distruggere o asportare materiale, né di

alterarne la sua struttura.

I raggi X sono stati scoperti verso la fine del 1800 e in seguito stati studiati e

migliorati in modo da poterli sfruttare in diversi campi. Questi sono onde

elettromagnetiche con alta frequenza e bassa lunghezza d'onda, quindi capaci di

penetrare nella materia. Sono i meno dannosi utilizzati nelle prove non distruttive

e servono a fotografare semplicemente la struttura interna del pezzo in esame

rendendo, in questo modo, visibili i difetti.

Uno dei metodi più comunemente utilizzati è la radiografia:

In questo caso viene

fotografato l'interno del

pezzo grazie alla presenza di

una pellicola di materiale

sensibile ai raggi X, che è

posta sul pezzo in esame.

Con la giusta quantità di

radiazioni emesse si può

ottenere una buona

fotografia, nitida e con un

buon contrasto.

Questo metodo non è però in

grado di rilevare piccoli difetti.

Altro metodo che sfrutta i raggi X è la radioscopia:

Questo metodo sfrutta la proprietà dei raggi X di rendere fluorescenti alcune

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