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Concetti Chiave

  • I vulcani sono spaccature nella crosta terrestre da cui il magma emerge, formando coni vulcanici attraverso eruzioni effusive o esplosive.
  • La camera magmatica è una cavità sotto il vulcano che accumula magma, il quale si sposta verso la superficie attraverso un camino e un cratere.
  • Un vulcano è considerato quiescente se mostra attività senza eruzioni, mentre è definito spento se non presenta alcun segno di attività.
  • I terremoti sono causati da movimenti sotterranei delle rocce con ipocentro come punto d'origine e epicentro sulla superficie terrestre.
  • La scala Mercalli misura i terremoti in base ai danni, mentre la scala Richter valuta l'energia rilasciata, con i sismografi che registrano le onde sismiche.

Vulcani e Terremoti - Caratteristiche

Un vulcano è una spaccatura nella crosta terrestre attraverso cui il magma emerge in superficie con il fenomeno chiamato “eruzione”.
Quando la lava scorre sul terreno si raffredda fino a diventare solida, e accumulandosi forma il cono vulcanico.
Sotto il vulcano, il magma si accumula in una caverna chiamata camera magmatica, e da qui sale in un camino fino alla superficie attraverso un foro chiamato cratere.

Oltre al cratere principale ce ne possono essere di secondari sulle pendici del cono vulcanico.
Quando la lava è fluida, forma un fiume incandescente che scende lungo i fianchi del vulcano: in questo caso l’eruzione è chiamata “effusiva”.
Se invece la lava è molto viscosa, non scorre via, ma forma una specie di “tappo” che blocca il cratere; il magma sottostante allora si accumula imprigionando gas la cui pressione aumenta fino a far saltare il tappo: si ha allora un’eruzione “esplosiva”.
Un vulcano si chiama “quiescente” (cioè in riposo) perché anche quando non erutta dà segni di attività, infatti può produrre getti di vapore o di acqua calda e piccoli terremoti; invece quando non dà più segni di attività si dice “spento”.

Si ha un terremoto quando il terreno improvvisamente inizia a vibrare sotto i nostri piedi. Ogni scossa di terremoto può durare fino a qualche decina di secondi.
Quando un terremoto si verifica sul fondo del mare può dare origine, in superficie, a un maremoto o ad uno tsunami.
Di solito i terremoti hanno origine sottoterra; il punto in cui avvengono i movimenti delle rocce che lo generano si chiama ipocentro. Invece si chiama epicentro il punto della superficie terrestre che si trova sulla verticale dell’ipocentro.
Lo strumento che registra il verificarsi di terremoti e permette di misurare le loro caratteristiche si chiama sismografo.
All’inizio si vede l’arrivo delle onde sismiche più veloci, le onde primarie, che si sono propagate dall’ipocentro nella crosta terrestre. Sono seguite dalle onde secondarie, che provengono anch’esse dall’ipocentro ma attraversano più lentamente la crosta terrestre. Infine arrivano le onde lunghe, che si sono propagate in superficie, a partire dall’epicentro; queste sono le più pericolose perché possono scuotere violentemente le costruzioni e causare l’apertura di spaccature nel terreno.
L’espressione “rischio sismico” indica la probabilità che un terremoto colpisca una determinata regione. Per valutare il rischio sismico gli studiosi fanno ricorso alla “zonazione sismica”: essi suddividono il territorio in zone in cui è più probabile che avvengano terremoti di una certa intensità e in zone in cui tale rischio è invece più basso.
I terremoti sono misurati dagli osservatori geofisici. Per misurare l’intensità di un terremoto e per confrontarli tra loro sono state proposte diverse scale. Le scale più note sono: la scala Mercalli, che assegna un grado all’intensità di un terremoto, in base ai danni che esso causa nell’ambiente; e la scala Richter, che invece assegna una magnitudo, da 1 a 9, in base all’energia totale che esso libera.
I vulcani e i terremoti sono concentrati lungo le dorsali oceaniche e nelle zone di subduzione.
Inoltre, nel mantello o al di sotto della crosta oceanica, esiste un punto caldo dove sale un magma molto caldo e fluido che attraversa la crosta oceanica e forma un vulcano sottomarino.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la differenza tra un'eruzione effusiva e un'eruzione esplosiva?
  2. Un'eruzione effusiva si verifica quando la lava è fluida e forma un fiume incandescente che scende lungo i fianchi del vulcano. Un'eruzione esplosiva avviene quando la lava è molto viscosa, formando un "tappo" che blocca il cratere, fino a che la pressione dei gas sottostanti lo fa saltare.

  3. Cosa indica il termine "vulcano quiescente"?
  4. Un vulcano quiescente è un vulcano in riposo che, anche quando non erutta, dà segni di attività come getti di vapore o piccoli terremoti. Quando un vulcano non dà più segni di attività, viene definito "spento".

  5. Come si origina un terremoto e quali sono le sue onde sismiche?
  6. Un terremoto si origina quando il terreno inizia a vibrare improvvisamente. Le onde sismiche includono le onde primarie, che sono le più veloci, le onde secondarie, che attraversano più lentamente la crosta terrestre, e le onde lunghe, che si propagano in superficie e sono le più pericolose.

  7. Quali strumenti e scale vengono utilizzati per misurare i terremoti?
  8. I terremoti sono registrati dai sismografi. Le scale più note per misurare i terremoti sono la scala Mercalli, che valuta l'intensità in base ai danni, e la scala Richter, che misura la magnitudo in base all'energia liberata.

  9. Dove sono concentrati i vulcani e i terremoti e cosa sono i punti caldi?
  10. I vulcani e i terremoti sono concentrati lungo le dorsali oceaniche e nelle zone di subduzione. I punti caldi sono aree nel mantello o sotto la crosta oceanica dove il magma molto caldo e fluido sale, formando vulcani sottomarini.

Domande e risposte