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I VULCANI
Cosa sono?
Sono spaccature della crosta terrestre dalle quali fuoriesce del MAGMA
Il vulcano nasce perché il magma si accumula in zone all’interno della crosta terrestre
chiamate CAMERE MAGMATICHE, il magma poi fuoriesce e si trasforma in LAVA.
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA FORMA
Dipende dalla composizione del magma
MAGMA RICCO DI SILICIO MAGMA POVERO DI SILICIO
È molto acido, viscoso, scorre lento, crea È molto basico, fluido, scorre veloce,
edifici vulcanici ripidi, si formano gli crea edifici vulcanici larghi e piatti, si
STRATO VULCANI (Stromboli) formano i VULCANI A SCUDO
(Isole Hawhai)
CLASSIFICAZIONE IN BASE AL TIPO DI ERUZIONE
VULCANI DI TIPO ISLANDESE: il magma è BASICO e non si formano edifici vulcanici
VULCANI DI TIPO HAWAIANO: il magma è BASICO ed esce da un cratere centrale come
delle fontane di lava. L’eruzione è tranquilla (effusiva) e si formano i VULCANI A SCUDO.
VULCANI DI TIPO STOMBOLIANO: il magma è BASICO + ACIDO, si alternano eruzioni
tranquille ed ESPLOSIVE, il materiale viene espulso in aria sottoforma di materiali piroclastici.
Si formano gli STRATOVULCANI.
VULCANI DI TIPO VULCANIANO: il magma è ACIDO, si solidifica nel cratere e forma un
tappo nel quale sono presenti molti gas, c’è un’eruzione esplosiva.
VULCANI DI TIPO PELEIANO: magma MOLTO ACIDO, si solidifica nel condotto vulcanico e
lo ostruisce, eruzione esplosiva dei gas molto violenta che può addirittura distruggere parte
dell’edificio vulcanico. Si forma una nube di gas ardente di circa 700, 800 gradi.
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA ATTIVITA’
VULCANI ATTIVI: la camera magmatica contiene sempre materiale magmatico
VULCANI QUIESCENTI: sono i vulcani che per molti anni non presentano fasi eruttive ma si
forma un tappo che provoca una eruzione esplosiva
VULCANI SPENTI: senza attività eruttiva
FENOMENI SISMICI – I TERREMOTI
Terremoto=Sisma= improvviso movimento della crosta terrestre
CAUSE: servono anche per classificarli e sono:
ERUZIONE VULCANICA: il movimento del magma provoca delle vibrazioni che si propagano
lungo la crosta. Si chiamano TERREMOTI VULCANICI.
CROLLO DI UNA CAVITA’ SOTTERRANEA: provoca delle vibrazioni e quindi terremoti detti DI
CROLLO. Molto localizzati e poco intensi.
MOVIMENTO TRA MASSE ROCCIOSE: avvengono tra due masse lungo una linea di frattura.
Si originano TERREMOTI TETTONICI che sono i più intensi e distruttivi.
Definizioni
IPOCENTRO: è il punto in profondità della crosta terrestre dove si genera il terremoto.
EPICENTRO: è il punto in superficie terrestre posto sulla verticale dell’ipocentro, qui il sisma
manifesta la sua intensità.
CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA PROFONDITA’ DELL’IPOCENTRO
TERREMOTI SUPERFICIALI: ipocentro situato da 0 a 70 km di profondità (75% dei terremoti)
TERREMOTI INTERMEDI: ipocentro da 70 a 300 km di profondità (22% dei terremoti)
TERREMOTI PROFONDI: ipocentro da 300 a 700 km di profondità (3% dei terremoti)
Definizione:
ONDE SISMICHE: sono di tipo elastico, si propagano da una particella di roccia ad un’altra.
TERREMOTO: trasmissione di energia e non di materia
IL SISMA
Se si genera sotto il mare può provocare un MAREMOTO (Tsunami)
Un terremoto si origina perché le cause che lo provocano portano al superamento del limite di
rottura delle rocce, si generano delle vibrazioni che si propagano in tutte le direzioni
sottoforma di ONDE SISMICHE e ci sono due tipologie:
ONDE SISMICHE PROFONDE: si generano nell’ipocentro e si propagano in tutte le direzioni
sia in profondità che in superficie; si dividono in:
1. PRIMARIE: dette onde P. sono longitudinali (si propagano in orizzontale), deformano il
volume delle rocce senza modificarne la forma, arrivano in superficie.
SECONDARIE: sono trasversali, cambiano la forma delle rocce, sono lente arrivano in
2. superficie dopo le primarie (vengono rilevate dopo).
ONDE SUPERFICIALI: si originano dall’epicentro quando le onde P, arrivano in superficie,
perdono di intensità e si modificano. Si dividono in:
1. ONDE DI LOVE: sono di tipo orizzontale con un movimento ondulatorio
2. ONDE DI RAYLEGH: sono di tipo verticale con movimenti sussultori.
MISURAZIONE DEI TERREMOTI
Si misurano con il SISMOGRAFO, che registra le vibrazione de terreno.
Genera il SISMOGRAMMA che è la rappresentazione grafica delle onde elastiche di un
terremoto, permette di capire il momento iniziale del sisma, l’ipocentro, l’epicentro e la
durata.
Ci sono 2 scale che misurano la forza di un terremoto:
1. SCALA DI MERCALLI: primi del ‘900, valuta le conseguenze e gli effetti, cioè i danni
alle cose e alle persone. Fa quindi una valutazione QUALITATIVA. La scala è
formata da 12 gradi e permette di fare la ZONAZIONE SISMICA.
2. SCALA DI RICHTER: 1935, formata da 9 gradi, fa una valutazione QUANTITATIVA,
cioè misura la quantità di energia sprigionata da un terremoto, questa viene
misurata con la MAGNITUDO che a sua volta si misura dall’ampiezza delle onde del
sismogrammo.
DISTRIBUZIONE DEI TERREMOTI
Ci sono 3 zone principali:
1. CINTURA DI FUOCO: o circumpadifica (Filippine, Giappone, California, Alaska,
America centro-meridionale) i terremoti sono frequenti e intensi.
2. AREE CENTRALI/OCEANO PACIFICO E INDIANO: terremoti meno frequenti e meno
intensi
3. FASCIA TRANS-ASIATICA: va dal Mediterraneo all’Oceano Pacifico; comprende le
catene ALPINO-HIMALAYANE
DINAMICA TERRESTRE
Nel 1910 WEGNER studia la teoria della DERIVA DEI CONTINENTI, sosteneva che 200
milioni di anni fa i continenti erano tutti uniti (PANGEA) circondati da un unico grande oceano
(PANTALASSA). La PANGEA poi si fratturò e i continenti andarono alla deriva fino ad
occupare la posizione attuale.
Il problema di WEGNER fu quello di non saper spiegare il perché di questo movimento.
Prove a favore:
PROVE DI TIPO GEOGRAFICO: somiglianze tra i profili di AFRICA E AMERICA
PROVE DI TIPO GEOLOGICO: stesse rocce sia in AFRICA CHE IN AMERICA
PROVE DI TIPO PALENTEOLOGICO: sempre in AFRICA E AMERICA somiglianze di fossili di
flora e fauna.
PROVE DI TIPO CLIMATICO: tracce di una glaciazione avvenuta 280 milioni di anni fa in
diversi continenti.
Contro:
non ha saputo spiegare la causa del movimento dei continenti; l’unica risposta che ha saputo
dare fu la rotazione terrestre e l’attrazione del sole e della luna, ma non fu sufficiente.