michaelriccia
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Concetti Chiave

  • La produzione di energia nucleare e l'uso della radioattività in vari campi hanno generato una significativa quantità di rifiuti nucleari, riaccendendo l'interesse per il sottosuolo come luogo di smaltimento.
  • I Paesi produttori di energia nucleare adottano sistemi diversi per classificare i rifiuti radioattivi, con l'Europa che segue le direttive dell'IAEA per una classificazione omogenea basata su specifici criteri di radioattività e decadimento.
  • La catena del combustibile nucleare, dalla sua estrazione all'uso e smaltimento del combustibile esaurito, genera vari tipi di contaminazione che richiedono metodi di smaltimento specifici.
  • Alcuni Paesi, come l'Italia, utilizzano depositi temporanei per gestire i rifiuti nucleari, mentre soluzioni più sicure come i depositi geologici profondi sono in fase di sviluppo in diverse nazioni.
  • Gli studi geologici sono essenziali per garantire la sicurezza dei depositi sotterranei, come dimostrato dai problemi di contaminazione in siti come Asse Il in Germania e dalle condizioni favorevoli in Finlandia.

Indice

  1. Interesse per il sottosuolo terrestre
  2. Classificazione dei rifiuti nucleari
  3. Gestione dei rifiuti nucleari
  4. Depositi di stoccaggio geologico
  5. Sfide geologiche e sicurezza

Interesse per il sottosuolo terrestre

Esclusi i giacimenti, le cave e i siti paleontologici, le profondità della Terra non sembrano suscitare interesse a causa delle difficoltà di esplorazione. Tuttavia, la produzione di energia nucleare e l'applicazione della radioattività in campo medicale e industriale hanno prodotto una quantità di quelli che oggi rappresentano nient'altro che i rifiuti nucleari e radioattivi difficilmente stimabile, risvegliando l'interesse per il sottosuolo terrestre.

Classificazione dei rifiuti nucleari

Ogni Paese produttore di energia nucleare ha un suo sistema di definizione e classificazione dei materiali radioattivi. Per esempio, la Francia considera una risorsa il plutonio residuo nel carburante nucleare spento e per legge lo riprocessa; altri Paesi lo reputano un rifiuto molto pericoloso. Sotto l'egida dell'Agenzia Internazionale dell'Energia Atomica (IAEA), alcuni Paesi stanno adottando una classificazione omogenea. È il caso dell'Europa, che ha recepito le indicazioni espresse nel GSG-1: tale sigla indica la guida generale per la suddivisione dei rifiuti nucleari in sei categorie in base al livello di radioattività, al periodo di decadimento radioattivo e al metodo di stoccaggio.

Gestione dei rifiuti nucleari

Diversi sono i passaggi della nuclear fuel chain, ovvero il processo che porta dal minerale al combustibile nucleare e successivamente al combustibile spento. L'estrazione, l'elaborazione in combustibile, le operazioni con lo stesso e in seguito la sua gestione da spento producono gas, liquidi e grandi quantità di suolo contaminati. In base alla classe assegnata, il rifiuto nucleare viene smaltito in modo differente.

Depositi di stoccaggio geologico

Alcuni Paesi, come l'Italia, gestiscono i rifiuti nucleari in depositi temporanei in superficie. Tra i vari sistemi di stoccaggio, i depositi in profondità rappresentano una strategia sicura e duratura: si tratta di sistemi di camere sotterranee profonde centinaia di metri, dove conservare in appositi contenitori i materiali radioattivi. Finora solo la Finlandia ha effettivamente costruito un deposito di stoccaggio geologico di profondità (450 m); altri Paesi, come Svezia, Francia, Canada, Germania e Regno Unito, sono in fase di autorizzazione o di localizzazione dei siti.

Sfide geologiche e sicurezza

Oltre agli importanti costi, questa soluzione richiede alcuni studi approfonditi sulla geologia sia di superficie sia di profondità, per evitare possibili eventi di contaminazione delle falde acquifere e del suolo circostante. Per esempio, in Germania, presso la cava di salgemma Asse Il nella Bassa Sassonia, il materiale radioattivo stoccato è stato contaminato più volte da infiltrazioni di acqua e parziali cedimenti della roccia. Diversamente, il territorio finnico è caratterizzato principalmente da rocce ignee granitoidi dello Scudo Baltico, una formazione precambriana che negli ultimi 450 milioni non è stata interessata da intensa attività tettonica. Il tipo di roccia e l'assenza di deformazioni importanti consentono una maggiore sicurezza in termini di stabilità e resistenza all'infiltrazione.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le sfide principali nella gestione dei rifiuti nucleari?
  2. Le sfide principali includono la difficoltà di esplorazione delle profondità terrestri, la classificazione e lo smaltimento dei rifiuti radioattivi, e la necessità di evitare contaminazioni ambientali.

  3. Come viene classificato il plutonio residuo nei diversi Paesi?
  4. In Francia, il plutonio residuo è considerato una risorsa e viene riprocessato per legge, mentre in altri Paesi è visto come un rifiuto pericoloso.

  5. Quali sono le strategie di stoccaggio dei rifiuti nucleari adottate dai vari Paesi?
  6. Alcuni Paesi utilizzano depositi temporanei in superficie, mentre altri, come la Finlandia, hanno costruito depositi geologici di profondità per una conservazione sicura e duratura.

  7. Quali sono i rischi associati ai depositi di stoccaggio geologico?
  8. I rischi includono la possibilità di contaminazione delle falde acquifere e del suolo, come dimostrato dagli incidenti in Germania, mentre la stabilità geologica è un fattore cruciale per la sicurezza, come evidenziato dal caso finlandese.

Domande e risposte