Concetti Chiave
- Il mantello terrestre si estende dalla Moho fino a 2900 km di profondità ed è principalmente composto da silicio.
- Il mantello è suddiviso in un guscio esterno rigido con alta velocità di onde sismiche e un mantello interno con bassa velocità di propagazione.
- La composizione del mantello è studiata attraverso il materiale espulso dalle eruzioni vulcaniche e le variazioni di velocità delle onde sismiche.
- La parte superiore del mantello contiene rocce ultramafiche parzialmente fuse, permettendo il movimento delle placche litosferiche.
- Il mantello, sebbene solido, si comporta come un fluido con alta viscosità, permettendo il trasporto convettivo di calore attraverso bolle ascensionali.
Struttura del mantello terrestre
Il mantello terrestre si estende dalla Moho fino a 2900 km di profondità. Il mantello è formato soprattutto da silicio ed è una regione pressoché omogenea.
In base alla trasmissione delle onde sismiche, però, è possibile suddividere il mantello in due regioni: un guscio esterno, rigido, in cui le onde sismiche si propagano ad alta velocità, e un mantello interno, invece, che è una zona in cui le onde sismiche si propagano a bassa velocità.
Composizione e studio del mantello
La composizione del mantello può essere studiata a partire dal materiale che fuoriesce durante le eruzioni vulcaniche, o analizzando la variazione di velocità di propagazione delle onde sismiche.
La parte superiore del mantello è formata da rocce ultramafiche, presenti anche nella zona di transizione tra la crosta e il mantello. Questi materiali sono ad uno stato parzialmente fuso, e questo permette più movimenti delle placche litosferiche sull'astenosfera.
Sotto, la parte inferiore del mantello non è luogo di trasformazioni in quanto è omogenea.
Il materiale di cui è composto il mantello è un fluido ad elevata viscosità, e sebbene si presenti come un solido, raggiunta una certa temperatura si verificano delle bolle ascensionali, che provocano un trasporto convettivo di calore.