ZiedSarrat
Ominide
1 min. di lettura
Vota 3 / 5

Concetti Chiave

  • La fossilizzazione è un raro processo di conservazione di resti di organismi che sfuggono alla decomposizione completa.
  • Due condizioni principali favoriscono la fossilizzazione: il rapido seppellimento e la presenza di parti dure nell'organismo.
  • Il rapido seppellimento sotto sedimenti protegge i resti dagli agenti decompositori, aumentando le possibilità di fossilizzazione.
  • Le parti dure come conchiglie, ossa e denti hanno maggiori probabilità di diventare fossili rispetto alle parti molli.
  • Sebbene esistano tracce fossili di animali dal corpo molle, sono estremamente rare rispetto ai resti di parti dure.

Condizioni per la fossilizzazione

Quando un organismo muore, di norma i suoi resti vengono divorati dagli animali necrofagi e decomposti dai batteri.
Trascorso un certo tempo, pertanto, di quell'organismo non rimane più alcuna traccia.
Talvolta, però, può accadere che i suoi resti vengano sottratti alla completa distruzione e subiscano particolari alterazioni andando incontro a un processo chiamato fossilizzazione. Solo una piccolissima parte degli organismi vissuti nel passato si è conservata allo stato fossile.
Affinchè un organismo si fossilizzi, in genere sono necessarie due condizioni: che subisca un rapido seppellimento e che possieda parti dure.

Il rapido seppellimento da parte di strati di sedimenti permette di isolare e proteggere i resti dell'organismo dagli agenti decompositori. Tuttavia, anche in queste condizioni le parti molli vengono generalmente distrutte. Esistono tracce e impronte di animali dal corpo molle, come meduse e vermi, ma sono alquanto rare. Ciò che ha più probabilità di conservarsi, invece, sono le parti dure, come le conchiglie, le ossa e i denti: questi resti costituiscono le testimonianze più frequenti della vita del passato.

Domande e risposte