s.carmela
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Concetti Chiave

  • Il primo principio di Kirchhoff stabilisce che la somma delle correnti entranti e uscenti in un nodo è pari a zero.
  • Il secondo principio di Kirchhoff afferma che la somma delle tensioni in una maglia chiusa è zero, bilanciando forze elettromotrici e cadute di tensione.
  • Le equazioni dei nodi e delle maglie sono utilizzate per creare un sistema di equazioni al fine di calcolare le correnti nei circuiti elettrici.
  • Per risolvere tali sistemi, si fissa un verso per correnti e tensioni, prestando attenzione a rispettare le convenzioni sui generatori e le cadute di tensione.
  • Durante la risoluzione del sistema, è utile risolvere un'equazione alla volta e mantenere i passaggi iniziali per evitare di rifare il lavoro da capo.

I principi di Kirchhoff

Il primo principio di Kirchhoff afferma che la somma algebrica delle correnti in un nodo è uguale a 0, vale a dire che la somma delle correnti entranti in un nodo è uguale alla somma di quelle uscenti.
Il secondo principio di Kirchhoff afferma che la somma algebrica delle tensioni in una maglia è uguale a 0, vale a dire che la somma algebrica delle f.e.m. fornite dai generatori in una maglia è uguale alla somma algebrica delle c.d.t.
In base a questi due principi si ricavano delle equazioni da unire in un unico sistema di n equazioni in n incognite.

(Ricordo che lo scopo della risoluzione di un circuito elettrico è determinare il valore delle correnti.)
Le equazioni ai nodi (quelle del primo principio) si calcolano N - 1 volte, dove N indica appunto il numero di nodi, e quelle alle maglie (secondo principio) L - N + 1 volte, dove L è il numero di lati/ rami6.

Prima di entrare nel vivo del sistema, queste sono le definizioni delle parole in corsivo:
1. la somma algebrica è semplicemente somma e differenza di più numeri unite in un’unica espressione (esempio: 1-5+3=-1);
2. il nodo è l’incrocio fra 2 o più rami;
3. la maglia/ rete attraversa più rami partendo da un punto e tornando allo stesso;
4. le f.e.m. non sono altro che le forze elettro-motrici, la tensione data dal generatore;
5. le c.d.t. sono le cadute di tensione: ogni volta che una corrente entra in una resistenza, questa “rallenta” e si ha una caduta di tensione (con verso opposto a quello della corrente!) pari al prodotto tra la resistenza in questione e la corrente che scorre in quel dato ramo;
6. i rami/ lati sono quelle parti di circuito comprese tra 2 nodi e contenenti almeno un resistore, se questo non c’è allora quello non è un lato ed il nodo in realtà è un punto (ricorda che un ramo può essere anche attraversato da un generatore e quello è uno solo, e non due!).
Ultima prima di partire: con R si indicano le resistenze, con I le correnti e con E/V/U le tensioni.

Iniziamo adesso a creare il sistema, che poi sarà risolvibile come un solito sistema di equazioni di primo grado in tre incognite.
Fissiamo innanzituto il verso delle correnti, facendo attenzione a quello dei generatori per non rischiare di porli in modo sbagliato.
Fissiamo poi quello delle tensioni e delle c.d.t., ricordando per queste ultime di porlo opposto a quello delle correnti.
Fissiamo a piacere il verso di percorrenza della maglia, di solito si usa come consuetudine porlo in senso orario, ma non è un errore deciderlo antiorario, basta che sia uguale per tutte le maglie!

Adesso osserviamo il nostro circuito e scriviamo quindi le equazioni:
- calcoliamo quante volte dobbiamo scrivere l’equazione ai nodi e scriviamole osservando il primo principio di Kirchhoff;
- seguiamo la stessa procedura per le equazioni alle maglie osservando però il secondo principio di Kirchhoff;
Supponiamo di avere un circuito costituito da due nodi, tre maglie e tre rami, aventi ognuno di questi ultimi una resistenza e, i primi due, un generatore.

Si ha quindi come dati
_R1,R2 ed R3 che, ipotizziamo, valgono 10 Ω ognuna;
_E1 ed E2 che valgono rispettivamente 100 e 50 V;
_I1, I2 ed I3 che vanno calcolate.
- Ora che abbiamo ricavato delle equazioni, sostituiamo i valori che conosciamo (quindi E1 con 100, E2 con 50 e le resistenze con 10);
- per effettuare il punto precedente ricorda che le cadute di tensione sono il prodotto tra la resistenza presa in considerazione e la corrente del ramo (ad esempio VR1=R1*I1=10*I1);
- solitamente, a meno che non serva per semplificare i calcoli, si tende a tenere invariata la prima equazione nei passaggi iniziali, o almeno fino a quando non si riesce a ricavare dalla risoluzione delle altre una delle correnti;
- quindi bisogna semplicemente risolvere il sistema, e qua entrano in gioco le capacità matematiche del singolo individuo.

Ultima cosa prima di chiudere questi appunti, ecco dei suggerimenti e dei promemoria che potrebbero tornarvi utili:
- in ogni ramo circola una sola corrente;
- ricordate che il valore della caduta di tensione o quello della corrente presente in un ramo non potrà mai essere maggiore rispetto alla tensione/ corrente totale;
- quando si scrive e risolve il sistema non si considerano le unità di misura;
- per renderti la soluzione del sistema più facile prova a risolvere un’equazione alla volta;
- se non riuscite a continuare a risolvere il sistema perché siete bloccati in un punto, non abbiate paura di cancellare tutto e cominciare da capo!
Consiglio però di non cancellare anche i due primi passaggi (quello senza ed il primo con i valori sostituiti) per risparmiare tempo.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il primo principio di Kirchhoff e come si applica nei circuiti elettrici?
  2. Il primo principio di Kirchhoff afferma che la somma algebrica delle correnti in un nodo è uguale a 0, cioè la somma delle correnti entranti è uguale a quella delle correnti uscenti. Questo principio si applica per determinare le equazioni ai nodi nei circuiti elettrici.

  3. Come si definisce la somma algebrica nel contesto dei principi di Kirchhoff?
  4. La somma algebrica è la somma e differenza di più numeri unite in un’unica espressione, utilizzata per calcolare le correnti e le tensioni nei circuiti secondo i principi di Kirchhoff.

  5. Cosa rappresentano le f.e.m. e le c.d.t. nei circuiti elettrici?
  6. Le f.e.m. sono le forze elettro-motrici, ovvero la tensione fornita dai generatori, mentre le c.d.t. sono le cadute di tensione che si verificano quando una corrente attraversa una resistenza.

  7. Qual è il procedimento per risolvere un sistema di equazioni basato sui principi di Kirchhoff?
  8. Si inizia fissando il verso delle correnti e delle tensioni, poi si scrivono le equazioni ai nodi e alle maglie secondo i principi di Kirchhoff, si sostituiscono i valori noti e si risolve il sistema di equazioni per trovare le correnti.

  9. Quali suggerimenti sono utili per risolvere un sistema di equazioni nei circuiti elettrici?
  10. È utile ricordare che in ogni ramo circola una sola corrente, che le cadute di tensione non superano la tensione totale, e che è possibile risolvere un’equazione alla volta. Se si rimane bloccati, è consigliabile ricominciare da capo senza cancellare i primi passaggi.

Domande e risposte