SteDV
Habilis
2 min. di lettura
Vota 5 / 5

Concetti Chiave

  • I circuiti a logica cablata, o WLC, sono composti da componenti distinti con funzioni logiche specifiche, connessi tramite cablaggi fisici.
  • Questi circuiti elaborano impulsi per determinare il funzionamento delle macchine, utilizzando configurazioni di contatti in serie e/o paralleli.
  • I componenti monostabili e bistabili si differenziano per la loro capacità di mantenere posizioni distinte, influenzate da interventi esterni.
  • I cicli di controllo nei sistemi automatizzati si dividono in automatico, manuale e semiautomatico, con diverse esigenze di intervento umano.
  • Nel ciclo automatico, l'intervento manuale è minimo e subordinato a condizioni di emergenza o sicurezza.

Introduzione alla logica cablata

Un circuito di controllo si dice a logica cablata quando è costituito da componenti distinti, ognuno dei quali è deputato ad una precisa funzione logica. Questi circuiti, anche detti WLC (Wired Logic Control), presentano una certa rigidità e sono difficilmente modificabili. I componenti sono connessi attraverso collegamenti fisici (fili) che costituiscono, quindi, un cablaggio.

I circuiti logici determinano il funzionamento dell’apparato o del macchinario a cui sono connessi elaborando gli impulsi che sono loro inviati manualmente o automaticamente.

Esistono alcune configurazioni circuitali fondamentali, combinazioni di serie e/o paralleli di contatti, normalmente aperti e/o normalmente chiusi.

I componenti impiegati nella logica cablata si distinguono tra:

  • monostabili: quando hanno una posizione preferenziale che cambia all’atto di un intervento esterno ma ritorna alla configurazione iniziale al cessare di quest’ultimo;
  • bistabili: quando sono in grado di mantenere due posizioni distinte, una di riposo, l’altra determinata da un intervento esterno.
Nella maggior parte degli automatismi industriali e civili i circuiti di controllo sono concepiti per il funzionamento in tre cicli classificabili:
  • ciclo automatico: non richiede l’intervento di un operatore se non per l’avvio e l’eventuale distribuzione di materiale destinato alla lavorazione; i comandi manuali sono esclusi a meno di condizioni d’emergenza; il ciclo automatico deve interrompersi parzialmente o completamente al decadimento delle condizioni di sicurezza previste;
  • ciclo manuale: l’avvio e lo svolgimento delle operazioni è condotto da un operatore, alla cui postazione convergono, solitamente, tutti i controlli relativi al sistema;
  • ciclo semiautomatico: il sistema è controllato manualmente da un operatore ma coinvolge sottocicli automatici che operano indipendentemente; si distinguono cicli semiautomatici ripetitivi, che al termine del loro processo ripetono l’intera operazione, e cicli semiautomatici antiripetitivi, che al termine del processo cessano di funzionare.

Domande e risposte