Concetti Chiave
- Manufacturer-specific prefixes are used by companies like Motorola and Texas Instruments to identify specialized transistor ranges, such as MJ for metal case power transistors and TIP for Texas Instruments power transistors.
- Rectifier diodes have two terminals, anode and cathode, identified by a band on the body. They come in standard packages like DO201, DO41, and DO35, with codes indicating current and voltage ratings.
- Zener diodes stabilize voltage and protect against overvoltage, identified by codes like BZX and Z, which specify power and voltage. Common power ratings are 0.5W and 1.3W.
- Bridge diodes integrate four rectifier diodes for power supply circuits, with codes like W, GBPC, and KBU, indicating current and voltage capacities.
- Key characteristics of diodes include maximum reverse voltage, rated forward current, maximum forward voltage drop, maximum leakage current, and maximum reverse recovery time, which define their operational limits and efficiency.
Sigle riportate sui Transistor e Diodi
Manufacturer Specific
Apart from JEDEC, JIS and Pro-electron, manufacturers often introduce their
own types, for commercial reasons (ie to get their name into the code) or to
emphasise that the range belongs to a specialist application.
Common brand specific prefixes are:
MJ: Motorolla power, metal case
MJE: Motorolla power, plastic case
MPS: Motorolla low power, plastic case
MRF: Motorolla HF, VHF and microwave transistor
RCA: RCA
RCS: RCS
TIP: Texas Instruments power transistor (platic case)
TIPL: TI planar power transistor
TIS: TI small signal transistor (plastic case)
ZT: Ferranti
ZTX: Ferranti
Examples - ZTX302, TIP31A, MJE3055, TIS43.
Diodi rettificatori
Sono provvisti di due terminali: il catodo e l'anodo. Il catodo si riconosce perchè sul corpo è stampata una fascia in corrispondenza di tale piedino. Ad esempio, i diodi nella foto qui sopra hanno il catodo rivolto verso destra.
Nella foto in alto vediamo tre diversi contenitori, ossia tre formati standard, in cui si presentano i diodi:
> il primo in alto è il contenitore DO201 (lungh. 8mm. e diametro 5mm.circa)
> il secondo è il contenitore DO41 (lungh. 5mm. e diametro 2mm. circa)
> l'ultimo è il contenitore DO35 (lungh. 3mm. e diametro 1 mm. circa)
I diodi rettificatori sono identificati da sigle, ossia da codici alfanumerici a cui corrispondono determinati parametri. La sigla è stampata direttamente sul corpo del diodo.
Riportiamo di seguito le sigle dei più diffusi diodi rettificatori.
Sigla Corrente Tensione Contenitore
1N4148 0,15A 75V DO35
1N4150 0,3A 75V DO35
1N4001 1A 50V DO41
1N4002 1A 100V DO41
1N4003 1A 200V DO41
1N4004 1A 400V DO41
1N4005 1A 600V DO41
1N4006 1A 800V DO41
1N4007 1A 1.000V DO41
1N5401 3A 100V DO201
1N5402 3A 200V DO201
1N5404 3A 400V DO201
1N5406 3A 600V DO201
1N5408 3A 1.000V DO201
Diodi zener
I diodi zener sono utilizzati come protezione da sovratensioni, oppure per stabilizzare una tensione, ossia per mantenerla costante, anche in presenza di un aumento della corrente richiesta dal carico.
Anche i diodi zener hanno due terminali, l'anodo e il catodo, e quest'ultimo è quello in corrispondenza della fascia stampata sul corpo.
Un diodo zener ha due parametri caratteristici
> la tensione, espressa in Volt
> la potenza, espressa in Watt
Segue una tabella con i valori standard di tensione normalmente reperibili in commercio:
2,0V 6,2V 20V 62V
2,2V 6,8V 22V 68V
2,4V 7,5V 24V 75V
2,7V 8,2V 27V 82V
3,0V 9,1V 30V 91V
3,3V 10V 33V 100V
3,6V 11V 36V 110V
3,9V 12V 39V 120V
4,3V 13V 43V 130V
4,7V 15V 47V 150V
5,1V 16V 51V 160V
5,6V 18V 56V 180V
200V
Per ciascun valore di tensione riportato nella tabella, si trovano diodi zener di diverse potenze. Le più diffuse sono da 0,5Watt e 1,3Watt.
Le sigle dei diodi zener
Nell'acquistare un diodo zener è necessario specificare la tensione e la potenza, ma esistono anche delle sigle che ne identificano i valori.
Alcune sono sigle in codice, che iniziano solitamente per "1N", come visto per i diodi rettificatori, altre contengono il valore di tensione in modo più esplicito. Vediamo le più diffuse di queste ultime serie:
> La serie BZX
> La serie Z
La serie BZX
Alla sigla iniziale BZX seguono tre caratteri che indicano la potenza e infine due o tre caratteri per la tensione.
I caratteri che identificano la potenza sono:
> 55C oppure 79C per zener da 0,5W
> 85C per zener da 1,3W
La tensione è indicata con il valore stesso, contenente la lettera "V" al posto della virgola. Ad esempio:
> 6V8 per zener da 6,8V
> 4V7 per zener da 4,7V
> 15 per zener da 15V
Quindi, ad esempio:
> BZX79C12 è un diodo zener da 12V 0,5W
> BZX79C4V7 è uno zener da 4,7V 0,5W
> BZX85C5V1 è uno zener da 5,1V 1,3W
La serie Z
La sigla iniziale, che inizia con la lettera Z, indica la potenza e precede il valore di tensione.
Le lettere che indicano la potenza sono:
> ZPD per zener da 0,5W
> ZPY per zener da 1,3W
> ZY per zener da 2W
Quindi, ad esempio:
> ZPD3,9V è uno zener da 3,9V 0,5W
> ZPY3,9V è uno zener da 3,9V 1,3W
> ZPY18V è uno zener da 18V 1,3W
> ZY5,6V è uno zener da 5,6V 2W
Diodi a ponte
Si tratta di un componente che integra al suo interno quattro diodi rettificatori collegati a ponte. Sono utilizzati prevalentemente nei circuiti di alimentazione.
Nell'acquisto di un diodo a ponte (o ponte di diodi) occorre precisare due parametri:
> la tensione, espressa in Volt
> la corrente, espressa in Ampere
Sono numerosi i codici di identificazione dei ponti di diodi. Di seguito le più diffuse serie:
> La serie W
> Le serie GBPC, KBPC e FB
> La serie FBP
> La serie KBL e DF
> La serie KBU
La serie W
La sigla iniziale, che contiene la lettera W, indica la corrente e precede le cifre che indicano il valore di tensione:
> W per ponti da 1,5A
> WL per ponti da 1A
> 2W per ponti da 2A
Ad esempio:
> W005 è un ponte da 1,5A 50V
> WL005 è un ponte da 1A 50V
> 2W04 è un ponte da 2A 400V
> W10 è un ponte da 1,5A 1000V
Le serie GBPC, KBPC e FB
La sigla inizia sempre con GBPC, oppure con KBPC, oppure con FB, ed è seguita da numeri che indicano la corrente e la tensione. Ad esempio:
> KBPC2504 è un ponte da 25A 400V
> GBPC2504 è un ponte da 25A 400V
> FB1001 è un ponte da 10A 100V
> FB1010 è un ponte da 10A 1000V
> KBPC604 è un ponte da 6A 400V (lo zero iniziale è sottinteso)
La serie FBP
Si tratta di ponti contraddistinti da una sigla iniziale che identifica la corrente, seguita da un numero che identifica la tensione.
> FBP per ponti da 1,5A
> 2FBP per ponti da 2A
Ad esempio:
> FBP01 è un ponte da 1,5A 100V
> FBP04 è un ponte da 1,5A 400V
> FBP10 è un ponte da 1,5A 1000V
> 2FBP04 è un ponte da 2A 400V
Le serie KBL e DF
Le lettere iniziali indicano la corrente, ed i numeri che seguono indicano la tensione.
> DFxx per ponti da 1° > KBLxx per ponti da 4°
Ad esempio:
> KBL02 è un ponte da 4A 200V
> DF02 è un ponte da 1A 200V
> DF08 è un ponte da 1A 800V
La serie KBU
La sigla inizia sempre per KBU, ed è seguita dal valore numerico della corrente (espressa in Ampere) e da una lettera che indica la tensione, secondo questo codice:
> A indica 50V
> B indica 100V
> D indica 200V
> G indica 400V
> J indica 600V
> K indica 800V
> M indica 1000V
Quindi, ad esempio:
> KBU4B è un ponte da 4A 100V
> KBU6K è un ponte da 6A 800V
> KBU8M è un ponte da 8A 1000V
Le principali grandezze che caratterizzano un diodo sono:
- Maximum reverse voltage: la massima tensione inversa che il diodo può sopportare, senza che si verifichi l'effetto valanga
- Rated forward current: la massima corrente (valore medio) che può attraversare il diodo senza distruggerlo; dipende dalla grandezza del chip, e dalla sua capacità di trasmettere all'esterno il calore prodotto
- Maximum forward voltage drop: è la massima caduta di tensione ai capi del diodo e dipende dalla corrente che lo attraversa (in senso diretto)
- Maximum leakage current: è la corrente di dispersione che fluisce nel diodo quando viene collegato (polarizzato) in senso inverso (purchè la tensione applicata non sia abbastanza elevata da causare l'effetto valanga)
- Maximum reverse recovery time: è il tempo che occorre al diodo per passare dallo stato oN allo stato OFF, e cioè dalla conduzione alla non conduzione; è in pratica la "switching speed", cioè la velocità di commutazione, e dipende dalle dimensioni e dalle caratteristiche del chip.
Domande da interrogazione
- Quali sono le sigle specifiche dei produttori per i transistor e i diodi?
- Come si identificano i diodi rettificatori e quali sono i loro parametri principali?
- Quali sono le caratteristiche principali dei diodi zener?
- Cosa caratterizza un diodo a ponte e quali sono le serie più diffuse?
- Quali sono le grandezze principali che caratterizzano un diodo?
I produttori spesso introducono sigle specifiche per motivi commerciali o per applicazioni specialistiche. Alcuni esempi includono MJ, MJE, MPS, MRF per Motorola, TIP per Texas Instruments, e ZTX per Ferranti.
I diodi rettificatori sono identificati da sigle alfanumeriche stampate sul corpo, che indicano parametri come corrente, tensione e tipo di contenitore. Ad esempio, 1N4001 è un diodo da 1A, 50V, contenitore DO41.
I diodi zener sono utilizzati per protezione da sovratensioni e stabilizzazione della tensione. Hanno due parametri principali: tensione (in Volt) e potenza (in Watt). Le sigle comuni includono serie BZX e Z, che indicano potenza e tensione.
Un diodo a ponte integra quattro diodi rettificatori e si usa nei circuiti di alimentazione. Le serie più diffuse includono W, GBPC, KBPC, FB, FBP, KBL, DF, e KBU, ognuna con specifiche di corrente e tensione.
Le grandezze principali includono la massima tensione inversa, la corrente diretta nominale, la massima caduta di tensione diretta, la corrente di dispersione massima, e il tempo di recupero inverso massimo. Queste determinano la capacità del diodo di gestire tensioni e correnti senza danneggiarsi.