Concetti Chiave
- I circuiti sequenziali asincroni operano senza un segnale di clock, basandosi sugli stati precedenti e sugli ingressi.
- Esistono due tipi principali: circuiti in modo fondamentale e circuiti di modo impulsivo, distinti dalla loro modalità di transizione tra stati.
- Rispetto ai circuiti sincroni, quelli asincroni possono offrire velocità superiori poiché non sono limitati dalla frequenza del clock.
- Questi circuiti consentono cambiamenti di stato tramite la commutazione degli ingressi, raggiungendo stabilità prima di accettare nuove transizioni.
- È essenziale verificare l'assenza di stati non utilizzati per prevenire blocchi e malfunzionamenti nel sistema.
Circuiti sequenziali asincroni
I circuiti sequenziali asincroni sono circuiti le cui uscite non dipendono solamente dagli ingressi, ma dagli stati precedenti, ed in cui però, a differenza dei circuiti sincroni, il funzionamento non è determinato da un segnale di clock.Sono classificati in: circuiti in modo fondamentale, in cui è la variazione del livello delle variabili di ingresso che determina la transizione tra due stati del sistema; circuiti di modo impulsivo, in cui è la presenza o l'assenza di impulsi che determina la transizione tra due stati del sistema.
I circuiti asincroni possono permettere velocità maggiori dei circuiti sincroni. Infatti, perchè il sistema passi dallo stato presente allo stato futuro, è necessario, nei sistemi sincroni, l'impulso di clock e quindi la velocità di risposta è condizionata dalla frequenza di clock.
Nei circuiti asincroni l'evoluzione avviene solo per commutazione degli ingressi; questi determinano i livelli delle grandezza del circuiti e, quando sono terminati i transitori di commutazione e il circuito ha raggiunto uno stato stabile, si può permettere una nuova commutazione degli ingressi, senza attendere il segnale di clock.
I circuiti sequenziali asincroni sono impiegati inoltre per connettere dispositivi che non sono sincronizzati da uno stesso segnale di clock.
Occorre però verificare che non esistano stati non utilizzati che, causa di disturbi o malfunzionamenti del circuito, divengano stati di blocco del circuito stesso.