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Concetti Chiave

  • I cittadini hanno diritto alla tutela contro la Pubblica amministrazione, che deve operare rispettando legalità, imparzialità ed efficienza, come sancito dalla Costituzione.
  • Esistono due tipi di ricorsi amministrativi: gerarchico e straordinario al Presidente della Repubblica, ciascuno con specifiche modalità e termini di presentazione.
  • Il ricorso gerarchico deve essere presentato entro 30 giorni e deciso entro 90 giorni; se non viene esaminato, si considera respinto per silenzio-rigetto.
  • Il processo amministrativo inizia con un ricorso per vizi di legittimità e coinvolge il ricorrente, la Pubblica amministrazione e eventuali controinteressati.
  • Il processo si conclude con una sentenza che può accogliere o respingere il ricorso; la decisione può essere impugnata presso il Consiglio di Stato.

La tutela amministrativa: i cittadini hanno il diritto di essere tutelati, oltre che nei confronti degli altri cittadini, anche verso la Pubblica amministrazione, che deve svolgere le proprie funzioni nel rispetto del principio di legalità, imparzialità e di efficienza.
(Come confermato da alcuni articoli della Costituzione: 24/103/113)
Il diritto soggettivo = Potere di uno o più soggetti di esercitare determinate facoltà con la protezione dell'ordinamento giuridico.


L'interesse legittimo: potere riconosciuto a un soggetto non in quanto singolo individuo, ma come portatore di un interesse generale, riconosciuto all'intera collettività sociale.

Indice

  1. Ricorsi amministrativi
  2. Il processo amministrativo
  3. Le fasi

Ricorsi amministrativi

Richiesta rivolta alla Pubblica amministrazione allo scopo di ottenere la revisione di un provvedimento amministrativo.
Nell'ordinamento italiano esistono due tipologie di ricorso amministrativo:
1. Gerarchico
Il ricorso va presentato in forma scritta entro 30 giorni dalla comunicazione o dalla notizia certa del provvedimento.
Deve riportare l'autorità cui è rivolto, gli estremi dell'atto che si chiede invalidare, le motivazioni del ricorso, la sottoscrizione del ricorrente o dei ricorrenti.
Il ricorso può essere presentato sia per motivi di legittimità, se si ritiene che il provvedimento impugnato violi la legge, sia per motivi di merito, qualora si contesti l'opportunità del provvedimento.
L'organo amministrativo cui si inoltra il ricorso ha l'obbligo di pronunciarsi su esso entro 90 giorni dalla sua presentazione. ll ricorso può essere respinto oppure accolto: in quest'ultimo caso il provvedimento contestato può essere annullato, revocato o modificato. Se entro i 90 giorni stabiliti l’autorità interpellata non si pronuncia, il ricorso si intende respinto, secondo il principio del SILENZIO-RIGETTO.
2. Straordinario al Presidente della repubblica
Può essere messo solo contro atti definitivi, ovvero non può più essere proposto un ricorso amministrativo ordinario. Pertanto occorre che siano trascorsi 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento senza che si sia fatto ricorso, oppure che siano trascorsi 90 giorni senza che sia intervenuta alcuna decisione.
Il ricorso straordinario può essere proposto solo per motivi di legittimità e solo in alternativa alla giurisdizione ordinaria; va notificato all'autorità che ha emanato l'atto e ad eventuali controinteressati.
Viene deciso con decreto del Presidente della Repubblica, anche se l'intervento presidenziale ha carattere formale, in quanto la vera decisone è presa dal ministro competente nella materia in esame.

Il processo amministrativo

Inizia con un ricorso presentato contro un provvedimento della Pubblica amministrazione per vizi di legittimità.
Le parti del processo amministrativo
1. Ricorrente = Soggetto che presenta il ricorso;
Deve possedere la legittimazione a ricorrere, nel senso di reputare di avere subito la violazione di un interesse legittimo e l’interesse a ricorrere, che corrisponde al vantaggio personale che può ottenere qualora il suo ricorso venga approvato
2. Resistente = Soggetto della Pubblica amministrazione che chiede il rigetto del ricorso.
Il ricorso deve essere presentato in forma scritta al TAR e deve essere notificato a cura del ricorrente all'autorità amministrativa che ha emanato l'atto e ad almeno uno dei controinteressati che abbiano interesse a mantenere in essere l'atto stesso.

Le fasi

Inizia con la costituzione in giudizio da parte del ricorrente;
Prosegue con l'eventuale costituzione delle controparti e con la presentazione di memorie scritte;
Entro due anni dal deposito del ricorso occorre che una delle parti chieda al TAR di fissare l'udienza di discussine ( in mancanza il processo si estingue )
L'udienza si svolge nel contraddittorio tra il ricorrente e la parte resistente e si conclude con una SENTENZA;
Sentenza: può essere il rigetto o l'accoglimento; Nel caso dell'accoglimento il provvedimento impugnato viene annullato oppure modificato.
Contro la sentenza è ammesso ricorso presso il Consiglio di Stato.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono i diritti dei cittadini nei confronti della Pubblica amministrazione?
  2. I cittadini hanno il diritto di essere tutelati dalla Pubblica amministrazione, che deve operare nel rispetto del principio di legalità, imparzialità ed efficienza, come confermato da alcuni articoli della Costituzione.

  3. Quali sono le tipologie di ricorsi amministrativi previste nell'ordinamento italiano?
  4. Nell'ordinamento italiano esistono due tipologie di ricorso amministrativo: il ricorso gerarchico e il ricorso straordinario al Presidente della Repubblica.

  5. Quali sono le caratteristiche del ricorso gerarchico?
  6. Il ricorso gerarchico deve essere presentato in forma scritta entro 30 giorni dalla comunicazione del provvedimento e può essere per motivi di legittimità o di merito. L'organo amministrativo ha 90 giorni per pronunciarsi, altrimenti il ricorso si intende respinto per silenzio-rigetto.

  7. In cosa consiste il processo amministrativo?
  8. Il processo amministrativo inizia con un ricorso contro un provvedimento della Pubblica amministrazione per vizi di legittimità e coinvolge il ricorrente e il resistente, con la possibilità di presentare memorie scritte e concludersi con una sentenza.

  9. Cosa accade se una delle parti non chiede al TAR di fissare l'udienza di discussione entro due anni dal deposito del ricorso?
  10. Se entro due anni dal deposito del ricorso nessuna delle parti chiede al TAR di fissare l'udienza di discussione, il processo si estingue.

Domande e risposte

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