Concetti Chiave
- I Fratelli D’Innocenzo superano la "maledizione" del secondo film con Favolacce, che attira subito l'attenzione.
- Favolacce non ha una trama precisa ma esplora un quartiere romano con legami fittizi, enfatizzando l'inutilità del dialogo.
- L'uso del sonoro e della musica barocca, come Passacaglia della vita, accentua l'atmosfera da "favola oscura".
- Il film affronta la violenza in modo sottile, evocando tensione senza l'uso esplicito di sangue, simile a Elephant di Gus Van Sant.
- Il silenzio e i dialoghi privi di comunicazione vera rafforzano il tema dei legami superficiali tra i personaggi.
Indice
Il successo dei fratelli D'Innocenzo
Il secondo film dei Fratelli D’Innocenzo, classe 1988. Di solito si dice “il secondo film è sempre un flop”, ma questo non vale per i gemelli D’Innocenzo. Dopo il loro debutto con La terra dell’abbastanza, fanno uscire Favolacce. che da subito attira l’attenzione di tutti.
La trama e il dialogo
La pellicola in questione, non ha una trama ben precisa. La narrazione parte da un diario che racconta un piccolo quartiere di Roma, ricco di villette e legami finti. Le storie di tanti ragazzini che fingono di essere amici. Infatti di questa pellicola è interessante l’uso del dialogo. Si parla per non comunicare. Il silenzio assordante del film, viene interrotto dal l'inutilità del dialogo. Questa scelta, rafforza l’idea della tesi principale del legame fittizio che c’è dietro ogni personaggio. Personalmente, ha ricordato molto Il Sacrificio del cervo sacro di Yorgos Lanthimos.
L'uso del sonoro e la scena finale
Interessante è anche l’uso del sonoro, che ti catapulta ancora di più nel mondo che i fratelli registi creano. Anche la scena finale, l’utilizzo della canzone Passacaglia della vita composta da Stefano Landi nel 1500 non è un caso. L’utilizzo di una composizione barocca rafforza quella che è l’idea di una “favola oscura”.
Il commento di Garrone e il confronto con Elephant
Curioso è l’intervento di Garrone che ha fatto in merito a questa pellicola “Racconta di violenza, ma senza aver bisogno di sangue”. Infatti tutto scorre in modo molto ordinario per buona parte del film, nonostante è presente una certa tensione di violenza. Mi ha ricordato molto Elephant di Gus Van Sant, in cui si sa fin dall’inizio si sa che sta per accadere qualcosa, anche se tutto sembra “normale”.
Domande da interrogazione
- Qual è stato il successo del secondo film dei Fratelli D'Innocenzo?
- Come viene utilizzato il dialogo nel film "Favolacce"?
- Qual è l'importanza del sonoro e della scena finale nel film?
Il secondo film dei Fratelli D'Innocenzo, "Favolacce", ha avuto successo attirando subito l'attenzione di tutti, sfatando il mito che il secondo film sia sempre un flop.
Nel film "Favolacce", il dialogo è usato per non comunicare, interrompendo il silenzio assordante e rafforzando l'idea dei legami fittizi tra i personaggi.
L'uso del sonoro nel film immerge lo spettatore nel mondo creato dai registi, e la scena finale con la canzone "Passacaglia della vita" di Stefano Landi rafforza l'idea di una "favola oscura".