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Concetti Chiave

  • Le infezioni in regioni povere o tropicali spesso mancano di vaccini efficaci, poiché richiedono una risposta immunitaria cellulo-mediata non ancora raggiunta dalla tecnologia attuale.
  • L'OMS ha sviluppato un sistema di monitoraggio delle malattie prevenibili con vaccini, includendo protocolli dettagliati per varie vaccinazioni come pertosse e tubercolosi.
  • Le immunodeficienze congenite sono caratterizzate da infezioni ricorrenti, indicando difetti specifici nel sistema immunitario come la formazione di anticorpi o la funzione fagocitica.
  • Il sistema immunitario combatte batteri piogeni attraverso l'opsonizzazione e l'eliminazione da parte di fagociti, utilizzando recettori specifici per anticorpi IgG e complemento.
  • Infezioni fungine cutanee o virali ricorrenti possono indicare difetti nei linfociti T, suggerendo carenze specifiche nella risposta immunitaria adattativa.

Indice

  1. Sfide dei vaccini nelle regioni povere
  2. Monitoraggio delle malattie prevenibili
  3. Immunodeficienza congenita e infezioni ricorrenti
  4. Ruolo del sistema immunitario

Sfide dei vaccini nelle regioni povere

Sono soprattutto di infezioni presenti in regioni molto povere oppure tropicali, non sono ancora stati prodotti dei vaccini efficaci. Molti vaccini, infatti, offrono una protezione che deriva soprattutto dagli anticorpi neu-tralizzanti; mentre in queste patologi (es. malaria, tubercolosi e AIDS) a fronte di una robusta produzione di anticorpi non compare una protezione immunitaria efficace. L’eliminazione di questi patogeni richiede soprattutto la generazione di una immunità cellulo-mediata, che ancora non viene generata dalla tecnologia vaccinica fino ad oggi utilizzata.

Monitoraggio delle malattie prevenibili

L’Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO) ha creato un sistema di monitoraggio per il controllo delle malattie che possono essere evitate con l’utilizzo dei vaccini.
In questi documenti si trovano anche i proto-colli di vaccinazione, di cui seguono alcuni esempi:

vaccino per la pertosse – prevede l’infusione a 3 mesi, a 5/6 mesi, a 11/13 mesi, a 5/6 anni e poi a 11 e 18 anni;

vaccino contro la tubercolosi – utilizzato in tutto il Paese, ma somministrato solo a lavoratori nell’ambito della Sanità che sono ad alto rischio (medici, infermieri, ecc.);

vaccino per adulti contro l’epatite – somministrato con un’unica dose solamente a persone con ri-schi clinici, comportamentali od occupazionali;

vaccino per papillomavirus – la prima dose è somministrata all’età di 11 anni, la seconda dopo 6 mesi

Immunodeficienza congenita e infezioni ricorrenti

Quando si hanno difetti a livelli di cellule e molecole del sistema immunitario o infezione da HIV o certi patogeni che riescono a evadere il sistema immunitario.

Però i casi più comuni di mancanza di possibilità di indurre una risposta effettiva contro un patogeno è proprio il caso dell’immunodeficienza congenita.

I pazienti con questa immunodeficienza sono evidenziati dal punto di vista clinico per una storia di infezioni ricorrenti e il tipo di infezione suggerisce quale sia il difetto che causa l’immunodeficienza: infezione ricorrente da parte di batteri piogeni (che formano pus), difetti di formazione di anticorpi o di elementi del complemento o difetti della funzione fagocitica.

Ruolo del sistema immunitario

La branca del sistema immunitario che riesce ad eliminare questo tipo di batteri è proprio quella in cui questi vengono opsonizzati con anticorpo e complemento e poi eliminati da fagociti che li rilevano attraverso un recettore dell’immunità innata ma anche attraverso il legame con i recettori fc degli anticorpi IgG o con il complemento.

Invece una storia di infezioni fungine a livello cutaneo o infezione virale ricorrente suggerisce che ci sia un difetto a livello dei linfociti T.

Domande da interrogazione

  1. Quali sono le sfide principali nella creazione di vaccini per malattie come malaria, tubercolosi e AIDS?
  2. Le sfide principali includono la necessità di generare un'immunità cellulo-mediata, che i vaccini attuali non riescono a produrre efficacemente, nonostante la robusta produzione di anticorpi.

  3. Quali sono alcuni esempi di protocolli di vaccinazione raccomandati dall'Organizzazione Mondiale della Sanità?
  4. Alcuni esempi includono il vaccino per la pertosse, somministrato a diverse età, e il vaccino contro la tubercolosi, somministrato solo a lavoratori sanitari ad alto rischio.

  5. Cosa suggerisce una storia di infezioni ricorrenti da batteri piogeni o infezioni fungine e virali?
  6. Una storia di infezioni ricorrenti da batteri piogeni suggerisce difetti nella formazione di anticorpi o nella funzione fagocitica, mentre infezioni fungine o virali ricorrenti indicano un possibile difetto nei linfociti T.

Domande e risposte