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Concetti Chiave

  • L'inclinazione dell'asse terrestre e il moto di rivoluzione causano la variazione della durata del giorno e della notte, influenzando le stagioni.
  • L'altezza del Sole varia periodicamente, contribuendo al cambiamento stagionale e differendo a seconda della latitudine.
  • Le stagioni astronomiche sono determinate dai periodi tra equinozi e solstizi, con effetti diversi sul riscaldamento terrestre in base alla latitudine.
  • La Terra subisce movimenti minori come il moto conico dell'asse, che provoca la precessione degli equinozi, influenzando la durata dell'anno solare.
  • Altri moti millenari includono nutazioni, spostamento della linea degli apsidi e variazione dell'orbita e dell'inclinazione terrestre.

Indice

  1. Effetti dell'inclinazione terrestre
  2. Stagioni astronomiche e latitudine

Effetti dell'inclinazione terrestre

Poiché l’asse terrestre è inclinato rispetto all’orbita e si mantiene sempre parallelo a se stesso durante il moto di rivoluzione, la declinazione del Sole e la posizione del circolo di illuminazione oscillano periodicamente tra due situazioni estreme corrispondenti ai due solstizi. Ciò causa due effetti che determinano il susseguirsi delle stagioni:

le durate del dì e della notte variano nel corso dell’anno, in modo diverso secondo la latitudine. Solo all'equatore il di e la notte hanno sempre durata uguale;

l'altezza del Sole non è costante (nemmeno all'equatore), ma varia periodicamente da un massimo a un minimo. L'effetto anche in questo caso è differente a seconda della latitudine.

Stagioni astronomiche e latitudine

Le stagioni astronomiche sono i quattro periodi (primavera, estate, autunno, inverno) compresi tra un equinozio e un solstizio o viceversa.

Durante ogni stagione, il riscaldamento della superficie terrestre è differente a seconda della latitudine.
La Terra è soggetta a movimenti minori, detti moti millenari, come il moto conico dell'asse, provocato dall‘attrazione combinata del Sole e della Luna sul rigonfiamento equatoriale: l'asse-terrestre modifica la sua direzione, pur mantenendo costante l’inclinazione rispetto al piano dell'eclittica e descrive nello spazio un doppio cono, ritornando nella posizione originaria dopo 26000 anni circa. La conseguenza più importante di questo moto è il fenomeno della precessione degli equinozi (anticipazione del momento di equinozio). A causa della precessione degli equinozi, l'anno solare, misurato come intervallo tra due equinozi di primavera, ha una durata minore rispetto all'anno sidereo.

Sono moti millenari anche le nutazioni, lo spostamento della linea degli apsidi, la variazione dell’eccentricità dell’orbita, la variazione dell' inclinazione dell’asse terrestre.

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