Concetti Chiave
- Il fenomeno del "sole di mezzanotte" avviene nelle terre del circolo polare artico, dove il sole non tramonta mai completamente durante l'estate.
- Durante l'inverno, le regioni artiche sperimentano settimane di buio quasi totale, con il sole che appare solo brevemente o per niente.
- La variazione delle ore di luce è dovuta alla posizione della Terra nel suo movimento di rotazione attorno al sole, influenzando l'inclinazione dei raggi solari.
- Agli equinozi, la durata del giorno e della notte è uguale in tutti i punti della Terra, mentre nei solstizi le differenze diventano estreme.
- Le differenze tra Europa settentrionale e meridionale sono marcate, con un graduale passaggio da giornate lunghe a brevi, tranne che ai poli dove esistono estremi di sei mesi di luce o buio.
Sole di mezzanotte
Nelle terre più settentrionali d’Europa comprese nel circolo polare artico si può osservare per qualche settimana all’anno, nel corso dell'estate, il fenomeno del cosiddetto "sole di mezzanotte": il sole si abbassa sull’orizzonte come se tramontasse, la luce del crepuscolo si prolunga per ore, scendendo poi sotto l’orizzonte per pochi minuti (o talvolta non scomparendo per niente) e immediatamente ha inizio l’alba. All’inverso nei mesi invernali per alcune settimane la luce del sole compare solo per brevissimo tempo o addirittura non compare affatto.
L’estrema lunghezza o la brevità delle ore di luce è spiegabile, tenendo in considerazione la posizione della Terra nel suo movimento di rotazione attorno al sole.
Per due volte nel suo percorso essa si trova in una posizione tale che i raggi solari giungono perpendicolarmente all’equatore e la linea che separa la parte illuminata da quella in ombra passa esattamente per i poli: siamo all’equinozio di primavera (21 marzo) e all’equinozio d’autunno (23 settembre). Il termine equinozio, che deriva dal latino, significa che la durata del giorno e della notte è esattamente uguale (12 ore) in tutti i punti della Terra.Tre mesi dopo la posizione della Terra è molto diversa: nel solstizio d’inverno (23 dicembre) i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Capricorno e l’intera calotta polare artica non vede assolutamente il sole. Come in tutto l’emisfero settentrionale, e quindi in tutta l’Europa, le giornate sono diventate progressivamente più corte, soprattutto più si va verso nord e ci si avvicina al circolo polare artico. Tutto il contrario accade quando ci si avvicina al solstizio d’estate e i raggi del sole sono perpendicolari al tropico del Cancro: ora la calotta polare è sempre esposta al sole e non passa mai in ombra quindi in tutto l’emisfero le giornate sono più lunghe e diventano lunghissime alle latitudini più alte.
Vi sono quindi grandi differenze fra le regioni dell’Europa settentrionale e quelle dell’Europa meridionale, ma non bisogna dimenticare che comunque si assiste a un passaggio graduale da giornate molto lunghe a giornate molto brevi: solo sui poli la notte dura sei mesi e il giorno altri sei mesi.
Domande da interrogazione
- Che cos'è il fenomeno del "sole di mezzanotte"?
- Come si spiegano le variazioni nella durata delle ore di luce nelle regioni polari?
- Quali differenze esistono tra le regioni dell'Europa settentrionale e meridionale riguardo alla durata del giorno?
Il "sole di mezzanotte" è un fenomeno osservabile nelle terre settentrionali del circolo polare artico durante l'estate, quando il sole si abbassa sull'orizzonte senza tramontare completamente, creando un crepuscolo prolungato.
Le variazioni sono dovute alla posizione della Terra nel suo movimento di rotazione attorno al sole, con i raggi solari che colpiscono perpendicolarmente l'equatore durante gli equinozi e i tropici durante i solstizi, influenzando la durata del giorno e della notte.
Le regioni dell'Europa settentrionale sperimentano giornate molto lunghe in estate e molto brevi in inverno, mentre le regioni meridionali hanno variazioni meno estreme, con un passaggio graduale tra giornate lunghe e brevi.