Concetti Chiave
- Le onde sismiche si dividono in tre tipi: onde P (longitudinali, veloci), onde S (trasversali, lente) e onde L (superficiali, dannose).
- Le onde P e S si propagano dall'ipocentro, ma solo le onde P possono attraversare materiali solidi e fluidi.
- Le onde L si generano all'epicentro e viaggiano in superficie, causando maggiori danni grazie alla lenta dispersione della loro energia.
- La velocità delle onde sismiche dipende dalla composizione e dallo stato fisico delle rocce attraversate, registrate dai sismografi.
- I terremoti vengono valutati con due scale: la scala delle intensità (MCS) per gli effetti superficiali e la scala delle magnitudo (Richter) per l'energia sismica.
Tipi di onde sismiche
Buona parte dell’energia del terremoto viene dispersa sotto forma di onde sismiche. Esistono tre tipi di onde sismiche.
Le onde sismiche che partono dall’ipocentro sono:
• onde P, longitudinali o di compressione, sono le più veloci; provocano una variazione di volume del materiale attraversato; possono propagarsi nei materiali allo stato solido e fluido;
• onde S, trasversali o di distorsione, si muovono più lentamente;provocano una variazione di forma del materiale attraversato; non possono propagarsi nei fluidi.
Caratteristiche delle onde superficiali
Le onde L o superficiali si generano in corrispondenza dell’epicentro quando le onde P ed S raggiungono la superficie; poiché tali onde viaggiano in superficie e la loro energia si disperde molto lentamente distanza, esse sono le maggiori responsabili dei danni provocati dai moti.
La velocità delle onde sismiche varia in funzione dello stato fisico la composizione delle rocce attraversate. Vengono registrate con strumenti detti sismografi. La registrazione delle onde prodotte da un sisma è detta simogramma.
La forza di un terremoto viene attualmente valutata utilizzando due scale sismiche:
• la scala dell’intensità,
• la scala delle magnitudo.
La scala delle intensità più adottata è la scala MCS, una scala che assegna a ogni sisma un grado di intensità variabile da I a XII, sulla base effetti che le scosse producono in superficie. L’intensità di un terremoto non misura la sua energia, perché i danni possono dipendere da fattori.
La scala delle magnitudo, o scala Richter, è basata sulla determinazione della magnitudo di un terremoto, stabilita confrontando l'ampiezza massima delle oscillazioni registrate da un sismografo della stazione di rilevamento e l’ampiezza massima delle oscillazioni di un sismogramma standard, utilizzato come unità di misura. La scala del magnitudo è una scala logaritmica e i valori vengono rilevati con stri e non dipendono dalla distanza della stazione di rilevamento
centro.
Domande da interrogazione
- Quali sono i tipi principali di onde sismiche e le loro caratteristiche?
- Come vengono misurate la forza e l'intensità di un terremoto?
- Qual è il ruolo delle onde superficiali nei terremoti?
Esistono tre tipi principali di onde sismiche: le onde P, che sono longitudinali e le più veloci, capaci di propagarsi in materiali solidi e fluidi; le onde S, che sono trasversali, più lente e non possono propagarsi nei fluidi; e le onde superficiali, che si generano all'epicentro e sono responsabili dei maggiori danni.
La forza di un terremoto viene valutata utilizzando la scala delle magnitudo, basata sull'ampiezza delle oscillazioni registrate da un sismografo, mentre l'intensità viene misurata con la scala MCS, che assegna un grado da I a XII in base agli effetti in superficie.
Le onde superficiali, o onde L, si generano quando le onde P ed S raggiungono la superficie e sono le principali responsabili dei danni, poiché viaggiano in superficie e la loro energia si disperde lentamente.