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Moti della Terra – Spiegazione Pag. 1
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Sintesi
Il pianeta Terra compie due moti differenti: uno di rotazione, durante il quale esegue un'orbita intorno al proprio asse, e uno di rivoluzione, durante il quale compie un'orbita intorno al Sole.
A partire da quello di rotazione, che dura circa 24 ore, proviene il giorno; tuttavia, esso presenta durate differenti a seconda del punto di vista preso come riferimento.
Infatti, considerando il Sole, esso dura effettivamente 24 ore (giorno solare), ma se si tenesse in considerazione una stella esterna al Sistema Solare, allora la durata scenderebbe a 23 ore e 56 minuti (giorno sidereo).
La differenza risiede nel fatto che mentre la Terra ruota attorno al proprio asse, compie anche un tratto di orbita attorno al Sole, che sopperisce i 4 minuti di differenza tra i due giorni.
Inoltre, è bene precisare che il giorno sidereo è il più oggettivo tra i due: per capire meglio, si potrebbe pensare a un esame e alla differenza portata da un esaminatore interno (che può basarsi su più elementi, anche soggettivi) e uno esterno, che basa il proprio giudizio solo ed esclusivamente sul risultato dell'esame.

Conseguenze del moto di rotazione della Terra


Per quanto riguarda le conseguenze della rotazione che la Terra compie attorno al proprio asse, esse sono 4:

- lo schiacciamento ai Poli e il rigonfiamento equatoriale, dovuto alla forza centrifuga derivante proprio dal moto rotatorio. Essa è diretta verso l'esterno e si concentra laddove il moto rotatorio ha un valore maggiore, nel caso del nostro pianeta, all'Equatore. Proprio per questo, quando la Terra era ancora in fase di formazione, i materiali volatili sono stati spinti verso l'esterno determinando tale schiacciamento polare e il rigonfiamento equatoriale;

- l'effetto Coriolis, che comporta una deviazione dei corpi non vincolati al suolo (masse d'acqua, venti, aerei) causata dai valori differenti assunti dalla velocità lineare di rotazione; i corpi subiscono una deviazione verso est nell'emisfero boreale, verso ovest nell'emisfero australe. Una prova empirica risiede nello sciacquone: in Italia l'acqua ruota in senso orario, mentre se andassimo in Australia ruoterebbe nell'altro senso;

- il moto apparente del Sole e degli astri. Nel primo caso, durante il corso della giornata, ci appare che il Sole sorge a est, culmina a sud e tramonta a ovest; invece, per le stelle, se scattassimo una foto a un cielo stellato, vedremmo delle circonferenze descritte dalle stesse stelle. Ovviamente, questi due fenomeni sono apparenti, come dimostrato nei secoli precedenti;

- l'alternanza del dì e della notte, dovuta all'alternanza delle zone colpite e non dai raggi solari; si descrivono così due parti del giorno: le ore di luce (dì) e quelle di buio (notte).
Al contrario di quanto avviene su altri pianeti, sulla Terra il passare dal dì alla notte non avviene in maniera netta, in quanto la differenza è “sfumata” dal circolo di illuminazione, in superficie, e dai crepuscoli (alba e tramonto), dovuti alla deviazione dei raggi solari da parte di alcune particelle gassose.

Conseguenze del moto di rivoluzione della Terra


Invece, i principali effetti dell'orbita compiuta dalla Terra in corrispondenza del Sole, sono 2:

- solstizi ed equinozi, fenomeni in cui i raggi solari cadono perpendicolari all'Equatore (equinozi) e ai Circoli Polari (solstizi). Durante i due equinozi, di primavera e d'autunno, il giorno ha la stessa durata della notte; invece, quando il circolo di illuminazione è la massima distanza dai poli si hanno i solstizi (d'estate e d'inverno).
Essi sono fenomeni per i quali aumentano le ore di luce nell'emisfero interessato: boreale per quello estivo e australe per quello invernale; è interessante sapere anche che per quelle zone situate a nord dei Poli (quando sono nell'emisfero non illuminato) si ha il cosiddetto “inverno artico”, con 24 ore di buio;

- l'alternarsi delle stagioni, dovuta alla variazione dell'angolo di incidenza dei raggi solari sulla superficie.
Infatti, in estate essi si presentano meno inclinati di quanto lo siano durante l'inverno; inoltre, cambiano la durata del dì (maggiore in estate e minore in inverno) e della notte (minore in estate e maggiore in inverno) e l'altezza di culminazione del Sole, di gran lunga maggiore in estate.
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