Concetti Chiave
- Ettore e Achille si affrontano in una battaglia simbolica, rappresentando entrambi i loro popoli e un destino già scritto.
- La narrazione epica non punta sulla suspense, ma celebra un rito noto al pubblico, che conosce l'esito della sfida.
- Ettore, pur essendo un eroe amato e rispettato, è destinato a cadere per mano di Achille, segnando la fine di Troia.
- Achille, pur trionfante, è anch'egli destinato a morire giovane, scegliendo una vita breve ma gloriosa.
- Il dolore è presentato come una costante universale, comune a tutti gli uomini indipendentemente dalle loro scelte o vittorie.
Il Confronto Epico tra Ettore e Achille
Ettore e Achille sono finalmente di fronte: ciascuno dei due rappresenta non solo se stesso, ma il proprio popolo, di cui è il campione. Il poeta epico non punta a creare un clima di sospensione e di attesa: la narrazione epica è più simile alle celebrazione di un rito che al romanzo moderno, teso a sollecitare la curiosità del lettore attraverso un intreccio ben orchestrato.
Il pubblico sa bene chi deve vincere e chi deve morire, e lo sanno anche i due protagonisti. Quando Ettore – nella scena precedente . vede per la prima volta Achille tornato alle battaglia, tutto chiuso nella sua nuova armatura, è colto da un inarrestabile tremito, e subito si dà alla fuga. L’inizio del brano che leggiamo ci presenta i due guerrieri ancora lanciati nella corsa: l’uno scappa, l’altro lo incalza implacabile, la posta di questa gara mortale è la vita di Ettore e la sorte di Troia.Il Destino Ineluttabile degli Eroi
Non dobbiamo però pensare di avere davanti in Ettore l’uomo valoroso e sfortunato, e in Achille il combattente sempre vittorioso che ferocemente incrudelisce contro i più deboli. Tutti e due non fanno che procedere, ugualmente impotenti, nel solco già tracciato del loro destino. Ettore, il più eminente eroe troiano, amato e onorato da tutto il popolo, sposo e padre felice, sarà ora, per mano dell’invincibile Achille, strappato ai suoi affetti; subito dopo Troia, restata senza valida difesa, sarà conquistata e distrutta dai Greci. Ma Achille, il vincitore, cadrà anch’egli di lì a poco, senza rivedere il padre lasciato dieci anni prima nella patria lontana, senza conoscere le gioie del matrimonio e della paternità, che hanno reso così ricca la vita del suo nemico. Morirà giovane, perché, messo dagli dèi di fronte alla scelta, ha coscientemente preferito una vita breve ma gloriosa a una lunga ma anonima; e nonostante la brevità dei suoi anni non eviterà la sofferenza, per l’ingiustizia subita da Agamennone, per la perdita di Patroclo, per la morte precoce che incombe su di lui e gli oscura i giorni. Il dolore è infatti il destino comune di tutti gli uomini.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato del confronto tra Ettore e Achille?
- Come viene descritto il destino degli eroi Ettore e Achille?
- Qual è il tema comune del destino degli uomini secondo il testo?
Il confronto tra Ettore e Achille rappresenta non solo una battaglia tra due guerrieri, ma anche un simbolo del destino dei loro popoli. Entrambi sanno già chi vincerà e chi morirà, riflettendo la natura rituale e predestinata della narrazione epica.
Entrambi gli eroi sono impotenti di fronte al loro destino già tracciato. Ettore, amato e rispettato, sarà ucciso da Achille, portando alla caduta di Troia. Achille, sebbene vincitore, morirà giovane, avendo scelto una vita breve e gloriosa, ma piena di sofferenza.
Il tema comune del destino degli uomini, come descritto nel testo, è il dolore inevitabile. Nonostante le loro scelte e azioni, sia Ettore che Achille affrontano un destino segnato dalla sofferenza e dalla perdita, riflettendo una condizione umana universale.