Concetti Chiave
- La nascita di Gesù Cristo a Betlemme di Giudea è considerata un evento rivoluzionario, non riconosciuto dall'imperatore Augusto.
- Giovanni Battista preannunciò Gesù come il Messia, ma gli Ebrei aspettavano un liberatore politico e non compresero il suo messaggio spirituale.
- Gesù insegnò l'amore universale e considerava Dio come un Padre amorevole, rivoluzionando le concezioni religiose e sociali dell'epoca.
- La predicazione di Gesù, che proclamava un regno interiore di giustizia e pace, fu vista come pericolosa dai capi ebraici e portò alla sua condanna.
- Dopo la resurrezione, Gesù affidò ai suoi apostoli il compito di diffondere il Vangelo in tutto il mondo, segnando l'inizio della missione cristiana.
La nascita del Cristianesimo
Augusto non conobbe il più grande avvenimento del suo tempo: la nascita di Gesù Cristo, avvenuta in Betlemme di Giudea.
L’ultimo dei profeti ebraici, Giovanni Battista aveva annunziato la imminente venuta dell’atteso Messia, che egli chiamò “l’agnello di Dio”, ossia la vittima innocente che si sarebbe offerta alla giustizia divina per “riparare i peccati del mondo”; lo aveva indicato in Gesù di Nazareth, così chiamato perché in quella città aveva lungamente vissuto.
Ma gli Ebrei contemporanei di Gesù sognavano un liberatore vendicativo e guerriero, un capo politico che instaurasse il Regno di Israele, e non riconobbero il Messia in Colui che predicava un “Regno di Dio”, un regno interiore di giustizia, di amore, di pace e non un regno di questo mondo.
Gesù Cristo insegnò che Dio è non solo Signore, ma anche Padre amoroso, e che i grandi comandamenti sono: amare questo Padre buono ed amarne tutti i figli, cioè tutti gli uomini, senza eccezione e senza distinzioni di razza e di condizione.
In un mondo ove gli Ebrei si consideravano “popolo eletto” e disprezzavano i gentili, ove i Greci prima e i Romani poi consideravano barbari gli altri popoli, ove esistevano schiavi, considerati non uomini, ma cose, la predicazione di Gesù si presentava profondamente rivoluzionaria; la sua rivoluzione non era però quella della violenza esterna, ma quella profonda e interiore dela coscienza e della vita, la sola che può veramente mutare il mondo.
Per questa predicazione, che i capi ebraici ritennero pericolosa, Gesù fu denunciato all’autorità romana come un sovvertitore dell’ordine pubblico e condannato alla crocifissione dal governatore romano, Ponzio Pilato.
Dopo tre giorni Gesù risuscitò e passò ancora quaranta giorni con i suoi dodici apostoli e con i discepoli, prima di ascendere al cielo.
Domande da interrogazione
- Qual è stato l'evento più significativo del tempo di Augusto che non ha conosciuto?
- Come veniva percepito il Messia dagli Ebrei contemporanei di Gesù?
- Qual era il messaggio rivoluzionario di Gesù Cristo?
L'evento più significativo del tempo di Augusto che non ha conosciuto è stata la nascita di Gesù Cristo a Betlemme di Giudea.
Gli Ebrei contemporanei di Gesù sognavano un liberatore vendicativo e guerriero, un capo politico che instaurasse il Regno di Israele, e non riconobbero il Messia in Gesù, che predicava un "Regno di Dio" interiore di giustizia, amore e pace.
Il messaggio rivoluzionario di Gesù Cristo era che Dio è un Padre amoroso e che i grandi comandamenti sono amare Dio e tutti gli uomini senza eccezioni, promuovendo un cambiamento interiore della coscienza e della vita, piuttosto che una rivoluzione violenta.