Concetti Chiave
- La crisi di fine secolo (1897-1900) fu caratterizzata dall'inasprimento delle politiche sotto il governo Crispi e dal fallimento del colonialismo, causando tensioni sociali e la diffusione di movimenti socialisti e nazionalisti.
- Nel 1897, Sidney Sonnino tentò di ripristinare il sistema del 1848, con un governo responsabile solo verso il re, provocando un'ondata di proteste e repressioni militari, come i Moti di Milano del 1898.
- L'assassinio del re Umberto I nel 1900 da parte di Gaetano Bresci fu una risposta alla repressione violenta delle rivolte sociali e al riconoscimento di Bava Beccaris da parte del re.
- L'età giolittiana (1903-1914) fu un periodo di governo guidato da Giolitti, noto per il tentativo di modernizzare l'Italia e allargare il consenso popolare al sistema liberale, spesso adottando politiche pragmatiche e trasformiste.
- Giolitti fu accusato di trasformismo e clientelismo, guadagnando il soprannome di "governo della malavita" da Gaetano Salvemini, a causa del suo approccio flessibile e opportunista nella gestione politica.
Crisi di fine secolo 1897-1900
cause: il governo Crispi, nonostante faccia parte della sinistra storica, cambia politica e la rende molto più rigida rispetto a quella di Depretis. Sotto il suo governo è fallito il colonialismo, aumentarono le tensioni e le disuguaglianze sociali dovute alla modernizzazione dello stato, andò in crisi il sistema liberale e si diffusero i movimenti socialisti e nazionalisti.
1897: andò al governo Sidney Sonnino, il quale aveva intenzione di ritornare alla situazione dello statuto albertino (1848), che prevedeva che il governo fosse responsabile solo nei confronti del re e non del parlamento, quindi egli è antiparlamentare.
1898: Moti di Milano, moti socialisti per “pane e lavoro”.
1900: assassina Umberto I in nome dell'anarchia e della vendetta, per cui gli succedette Vittorio Emanuele III.
Età giolittiana 1903-1914
Durante il governo Zanardelli, a Giolitti fu attribuito l'incarico degli Interni, ma era una figura già nota, poiché per circa un anno e mezzo, dal 1892 al 1893, è stato Presidente del Consiglio. Nonostante ciò egli lo ridiventò nel 1903, quando Zanardelli rimise il suo incarico per motivi di salute. Fu capo del governo italiano per più volte quasi ininterrottamente dal 1903 al 1914, si contano tre governi Giolitti, e la opera fu tanto peculiare che si ricorda questo periodo come “età giolittiana”. Il suo scopo fu quello di allargare la base del consenso popolare allo stato liberale e fare del governo il motore della pacificazione e della modernizzazione del Paese. Questo obbiettivo non fu raggiunto sulla base di un programma o di un'ideologia precisa, ma muovendosi pragmaticamente per ottenere il miglior risultato da ogni circostanza. Ciò significava portare il centro liberale, da lui guidato, ad appoggiare a volte la destra e a volte la sinistra a seconda della convenienza, perciò fu accusato di trasformismo e di clientelismo, facendo guadagnare al suo governo il titolo di “governo della malavita”, appellativo donato da Gaetano Salvemini.
Domande da interrogazione
- Quali furono le cause principali della crisi di fine secolo tra il 1897 e il 1900?
- Come reagì il governo di Sidney Sonnino ai moti di Milano del 1898?
- Quali furono le caratteristiche principali dell'età giolittiana tra il 1903 e il 1914?
La crisi fu causata dal governo Crispi che adottò una politica più rigida, fallì nel colonialismo, e aumentò le tensioni sociali e le disuguaglianze. Il sistema liberale entrò in crisi e si diffusero movimenti socialisti e nazionalisti.
Sidney Sonnino inviò l'esercito per reprimere i moti socialisti per "pane e lavoro", con il generale Bava Beccaris che cannoneggiò sulla folla, causando 82 morti. Bava Beccaris ricevette un riconoscimento dal re Umberto I per aver pacificato le rivolte.
L'età giolittiana fu caratterizzata da un governo che cercava di allargare il consenso popolare e modernizzare il Paese, muovendosi pragmaticamente tra destra e sinistra. Giolitti fu accusato di trasformismo e clientelismo, guadagnandosi il titolo di "governo della malavita".