Concetti Chiave
- Ugo Foscolo, nato a Zante nel 1778, visse tra Spalato e Venezia e fu influenzato dagli eventi napoleonici, culminando nel suo esilio volontario a Londra nel 1815.
- "Le ultime lettere di Jacopo Ortis" è un romanzo epistolare che esplora disillusioni politiche e amorose, terminando con il suicidio del protagonista.
- Le "Odi" e i "Sonetti" di Foscolo sono famosi per la loro espressione poetica elevata, con temi di amore per la patria, il dolore personale e la bellezza della poesia.
- "Le Grazie" è un poema incompiuto, composto da tre inni, che celebra le dee classiche e affronta il passaggio culturale dalla Grecia all'Italia.
- Foscolo fu anche un traduttore e critico letterario, con un'attività intensa nel periodo londinese, contribuendo a un nuovo autoritratto intellettuale attraverso la sua opera critica.
Indice
Infanzia e Vita di Ugo Foscolo
Ugo Foscolo nacque il 6 febbraio 1778 a Zante. Dopo l’infanzia trascorsa tra Zante e Spalato, nel 1793 raggiunse la madre a Venezia. La discesa di Napoleone in Italia accese l’entusiasmo politico di Foscolo, che si impegnò per la causa rivoluzionaria.
Delusioni Politiche e Esilio
Quando Napoleone nel 1797, con il trattato di Campoformio, cedette Venezia all’Austria il poeta rimase molto deluso da questo gesto; dopo la sconfitta di Napoleone a Lipsia nel 1813, Foscolo rientrò a Milano da Firenze. Tornati gli austriaci, nel 1815, scelse di andare in esilio; prima andò a Zurigo e poi a Londra, dove rimase fino alla morte, avvenuta il 10 settembre 1827.
Le Ultime Opere di Foscolo
È un romanzo epistolare. È la prima delle poche opere compiute di Foscolo, i primi abbozzi del 1796 e l’edizione definitiva è del 1817. È costituito da una raccolta di lettere inviate da Jacopo all’amico Lorenzo Alderani fra il 1797 e il 1799; la vicenda si snoda tra delusione politiche ed amorose e si conclude con il suicidio di Jacopo.
Sonetti e Poesie di Foscolo
Le Odi “A Luigia Pallavicini caduta da cavallo” e “All’amica risanata” sembrano lontane dal clima appassionato che si può riscontrare nell’Ortis. I Sonetti sono il capolavoro di Foscolo e soprattutto nei quattro sonetti aggiunti nel 1803 (Alla sera, A Zacinto, Alla Musa, In morte del fratello Giovanni) il poeta dà il meglio della propria ispirazione giovanile.
In morte del fratello Giovanni esprime il dolore per la morte del fratello, il contenuto è elevato e la forma è perfetta. Alla Musa parla per l’amore della poesia.
A Zacinto celebra l’amore per la patria.
Alla Sera parla di sé stesso ed esprime i sentimenti che prova nei confronti della vita, è una poesia ai massimi livelli per forma e contenuto.
I Sepolcri e il Significato
I Sepolcri (295 versi endecasillabi) risponde a un momento storico particolare, quando Napoleone in un editto obbliga a far seppellire i morti fuori dalle porte della città e le tombe dovevano essere tutte uguali; Foscolo in quest’opera disse che la tomba non serviva ai morti ma ai vivi che andavano a trovare il defunto, infatti tra il vivo e il defunto si creava una corrispondenza di amorosi sensi e c’era un passaggio di valori se il defunto in vita aveva avuto valori.
Inni e Cultura Classica
Foscolo lavorò all’opera con l’obiettivo prima di comporre un lungo inno e poi di strutturare il testo in tre inni distinti ma correlati. Il primo inno è dedicato a Venere e descrive l’apparizione della dea e delle Grazie; il secondo è dedicato a Vesta e raffigura il passaggio delle Grazie dalla Grecia all’Italia; il terzo a Pallade e rappresenta la fuga delle Grazie e il trionfo delle barbarie. Il poema è incompiuto.
Critica Letteraria e Autoritratto
In Foscolo il rapporto con la cultura classica e con quella moderna si concretizza in una inesausta attività di traduttore; nel decennio londinese si dedicò alla critica letteraria.
La “notizia intorno a Didimo Chierico” fornì un nuovo autoritratto foscoliano che integra quello dell’Ortis.
Domande da interrogazione
- Quali furono le esperienze politiche che influenzarono Ugo Foscolo?
- Qual è il significato dell'opera "I Sepolcri" di Foscolo?
- Quali sono i temi principali dei sonetti di Foscolo?
- Come si sviluppa l'opera epistolare di Foscolo?
- In che modo Foscolo si relaziona con la cultura classica e moderna?
Foscolo fu inizialmente entusiasta della discesa di Napoleone in Italia e si impegnò per la causa rivoluzionaria, ma rimase deluso quando Napoleone cedette Venezia all'Austria nel 1797. Dopo la sconfitta di Napoleone, Foscolo scelse l'esilio a causa del ritorno degli austriaci.
"I Sepolcri" risponde a un editto napoleonico che obbligava a seppellire i morti fuori città. Foscolo sostiene che le tombe servono ai vivi per mantenere una corrispondenza di amorosi sensi e un passaggio di valori con i defunti.
I sonetti di Foscolo trattano temi come il dolore per la morte del fratello, l'amore per la patria, e i sentimenti personali nei confronti della vita, esprimendo il meglio della sua ispirazione giovanile.
L'opera epistolare di Foscolo è una raccolta di lettere inviate da Jacopo all'amico Lorenzo Alderani, che si snoda tra delusioni politiche e amorose, concludendosi con il suicidio di Jacopo.
Foscolo si relaziona con la cultura classica e moderna attraverso un'intensa attività di traduttore e critica letteraria, specialmente durante il suo decennio londinese, integrando il suo autoritratto con quello dell'Ortis.