Concetti Chiave
- Ugo Foscolo è una figura di transizione tra classicismo e romanticismo, caratterizzata da un dialogo interiore tra ragione e sentimento.
- Nato nell'isola di Zante nel 1778, Foscolo era figlio di madre greca e padre italiano, ereditando la tradizione classica.
- Entusiasta della Rivoluzione Francese, Foscolo esprimeva ideali di libertà e uguaglianza, ma fu deluso dal Trattato di Campoformio.
- Foscolo si trasferì a Milano, dove ottenne una cattedra all'Università di Pavia e strinse importanti amicizie letterarie, nonostante le sue posizioni antinapoleoniche.
- Negli ultimi anni, Foscolo si esiliò in Svizzera e Londra, continuando a contribuire alla letteratura attraverso saggistica critica e traduzioni, fino alla sua morte nel 1827.
Indice
Foscolo, Ugo - Vita in breve
Foscolo rappresenta una figura letteraria di transizione, il cui pensiero e la cui opera si nutrono delle tensioni e dei fermenti culturali di un'epoca in rapido mutamento. Nato nella luce del classicismo, che esalta la ragione e l'armonia, egli si trova presto immerso nelle correnti romantiche dell'800, dove l'espressione personale e il tumulto emotivo prevalgono sulla disciplina formale dei suoi predecessori. Questa dicotomia tra ragione e sentimento si riflette nella sua produzione letteraria, caratterizzata da un costante dialogo interiore e da un profondo senso di malinconia, legato alla perdita delle certezze illuminate del secolo precedente. La sua vita, segnata da continui spostamenti e da un'esistenza tumultuosa, riflette la ricerca di un equilibrio sempre sfuggente, un ponte tra il desiderio di stabilità e l'ineluttabile trascinamento verso il nuovo.Origini e formazione di Ugo Foscolo
Nato Niccolò nel 1778 a Zante (Grecia), una delle Isole Ionie della Repubblica Veneta, figlio di madre greca e padre italiano, ideale erede della civiltà classica. A Spalato (Dalmazia) frequentò il seminario locale.Primi anni e sviluppi letterari di Foscolo
A 15 anni si trasferì a Venezia, studiò l’italiano e compose i primi versi in estrema povertà, per lui grande motivo di orgoglio. Entusiasta della Rivoluzione Francese in termini di libertà, spirito passionale, eroe titanico con posizioni libertarie e ugualitarie.Esilio e riflessioni letterarie
Si rifugiò sui Colli Euganei per i sospetti del governo oligarchico di Venezia, prima forma di esilio da cui scrisse lettere dell’Ortis. Fece rappresentare la tragedia Tieste e si arruolò a Bologna nelle file della Repubblica Cispadana. Scisse l’ode Bonaparte Liberatore: Napoleone per Foscolo fu portatore di libertà ma il Trattato di Campoformio rappresentò per lui una grande delusione storica. Si sviluppò in lui l’idea di morte come salvezza e porto di quiete a cui però il poeta non si abbandonò mai in virtù del suo ideale eroico.Trasferimento a Milano e controversie
Scappò da Venezia spostandosi a Milano dove strinse amicizia con Parini e Monti. Monti gli permise di ottenere la Cattedra di Eloquenza all’Università di Pavia dopo esperienze amorose e militari. Si attirò inimicizie a causa delle sue posizioni antinapoleoniche.Contributo alla letteratura e ultimi anni
Dopo La battaglia di Waterloo gli venne proposta la direzione della rivista “Biblioteca Italiana”, periodico letterario pubblicato a Milano dal 1816 al 1840 con ruolo decisivo nell’economia del primo Risorgimento italiano le cui tematiche determinarono la nascita del Conciliatore a opera di Silvio Pellico e Giovanni Berchet. Rifiutò di adeguarsi al nuovo regime esiliandosi in Svizzera dove ebbe attriti con alcuni italiani e successivamente a Londra. Nella capitale della Svizzera pubblicò le Vestigia della storia del sonetto italiano, Didimi clerici prophetae minimi Hypercalypseos liber singularis (l'Ipercalisse) e la terza edizione dell'Ortis.Ultimi anni e morte di Ugo Foscolo
Per mantenersi produsse saggistica sulla letteratura italiana con posizione critica verso la contemporanea scuola romantica e milanese. Spese i suoi ultimi giorni nei sobborghi londinesi traducendo l’Illiade e morì a 49 anni nel 1827. I suoi resti vennero portati in Italia, presso la Basilica di Santa Croce a Firenze dove giaceva dal 1803 il suo modello letterario e stilistico, Vittorio Alfieri.Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e la formazione di Ugo Foscolo?
- Come si sviluppò la carriera letteraria di Foscolo nei suoi primi anni?
- Quali furono le esperienze di esilio di Foscolo e come influenzarono la sua opera?
- Quali furono le controversie che Foscolo affrontò a Milano?
- Come trascorse Foscolo i suoi ultimi anni e quale fu il suo contributo alla letteratura?
Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zante, Grecia, da madre greca e padre italiano. Frequentò il seminario a Spalato e si trasferì a Venezia a 15 anni, dove iniziò a comporre versi.
Foscolo si trasferì a Venezia, dove studiò l'italiano e scrisse i suoi primi versi. Fu influenzato dalla Rivoluzione Francese e scrisse opere come le "Lettere dell'Ortis" e la tragedia "Tieste".
Foscolo si rifugiò sui Colli Euganei a causa dei sospetti del governo veneziano. Durante l'esilio, scrisse le "Lettere dell'Ortis" e sviluppò l'idea della morte come salvezza, pur mantenendo un ideale eroico.
A Milano, Foscolo strinse amicizie con Parini e Monti, ma si attirò inimicizie per le sue posizioni antinapoleoniche. Ottenne la Cattedra di Eloquenza all'Università di Pavia grazie a Monti.
Foscolo si esiliò in Svizzera e poi a Londra, dove pubblicò opere critiche e tradusse l'Illiade. Morì nel 1827 a Londra, e i suoi resti furono portati in Italia, presso la Basilica di Santa Croce a Firenze.