Concetti Chiave
- Le ultime lettere di Jacopo Ortis è un romanzo epistolare autobiografico di Foscolo, ispirato a Goethe, che esplora il conflitto tra l'intellettuale e la società.
- Il protagonista, Jacopo, affronta una crisi personale e politica dopo la cessione di Venezia, culminando nel suicidio come risposta alla delusione rivoluzionaria.
- L'opera riflette la mancanza di un tessuto sociale e politico durante il regime napoleonico, sottolineando la disperazione e la ricerca di valori positivi come famiglia e poesia.
- Il romanzo è caratterizzato da meditazioni filosofiche e politiche, scritte in una prosa aulica e complessa, con un tono di pathos e orazioni.
- In parallelo all'Ortis, Foscolo adotta un tono umoristico e ironico nel "sesto tomo dell'io", contrastando l'approccio drammatico del romanzo.
Indice
Un Romanzo Epistolare Autobiografico
E’ un romanzo epistolare autobiografico ispirato a “I dolori del giovane Werther” di Goethe. Il protagonista (alter ego di Foscolo), patriota, dopo la cessione di Venezia all’Austria con il trattato di Campoformio del 1797, si rifugia sui colli Euganei per sfuggire alle persecuzioni e scrive una serie di lettere all’amico Lorenzo.
Amore e Disperazione sui Colli Euganei
Sui colli Euganei si innamora di Teresa, già promessa ad Odoardo. La disperazione amorosa lo spinge ad un pellegrinaggio in Italia. La notizia del matrimonio di Teresa lo fa ritornare in Veneto dove vedere per l’ultima volta la madre e si uccide.
Conflitto tra Intellettuale e Società
Del Werther riprende il conflitto tra l’intellettuale e la società. Il conflitto sociale, oltre sul piano privato, si misura anche su quello politico.
I dolori del giovane Werther: la passionalità, lo slancio di cuore dell’artista sono respinti dalla borghesia fondata sulla razionalità, sul calcolo e sull’ordine. Ma l’artista è respinto anche dall’aristocrazia, chiusa alle novità per difendere i propri privilegi. E’ Stato scritto prima della Rivoluzione.
Delusione Rivoluzionaria e Suicidio
Le ultime lettere di Jacopo Ortis: Jacopo sente la mancanza di una patria, un tessuto sociale e politico in cui inserirsi. L’Italia passa sotto il regime napoleonico tirannico. C’è la disperazione nata dalla delusione rivoluzionaria, dalle speranze patriottiche e democratiche tradite. L’unica soluzione è la morte. Il suicidio di Jacopo non è segno di debolezza, ma è una conferma della delusione. E’ stato scritto dopo la Rivoluzione.
Ricerca di Valori Positivi
Nell’Ortis è presente anche la ricerca di valori positivi: la famiglia, gli affetti e la poesia. L’opera ppare come un monologo in cui il protagonista esprime meditazioni filosofiche e politiche con pathos ed orazioni. E’ scritta in prosa aulica con tensione al sublime, la sintassi è complessa, sul modello classico.
Parallelo con il Sesto Tomo dell'Io
Parallelo all’Ortis è il “sesto tomo dell’io” in cui, a differenza del primo, l’atteggiamento di Foscolo è umoristico, con distacco ironico.
• Proiezione del poeta in una figura eroica sventurata e tormentata
• Conflitto con il “reo tempo”
• Il “nulla eterno” come alternativa
• Esilio come condizione politica ed esistenziale
• Il rapporto con la terra materna
• Il valore eternatore della poesia
• Passione politica e passione amorosa
Domande da interrogazione
- Qual è l'ispirazione principale del romanzo epistolare autobiografico descritto nel testo?
- Quali sono i temi principali affrontati nel conflitto tra l'intellettuale e la società?
- Come viene rappresentata la delusione rivoluzionaria nel testo?
- Quali valori positivi vengono ricercati nel romanzo?
Il romanzo è ispirato a "I dolori del giovane Werther" di Goethe e riflette le esperienze personali del protagonista, un patriota che si rifugia sui colli Euganei dopo la cessione di Venezia all'Austria.
Il conflitto tra l'intellettuale e la società si manifesta sia sul piano privato che politico, con l'artista respinto dalla borghesia razionale e dall'aristocrazia chiusa alle novità.
La delusione rivoluzionaria è espressa attraverso la disperazione del protagonista, Jacopo Ortis, che si sente tradito nelle sue speranze patriottiche e democratiche, portandolo al suicidio come unica soluzione.
Nel romanzo, si ricerca la famiglia, gli affetti e la poesia come valori positivi, con il protagonista che esprime meditazioni filosofiche e politiche in un monologo scritto in prosa aulica.