Concetti Chiave
- Ugo Foscolo, nato nel 1778 a Zacinto, è un importante esponente della letteratura italiana del periodo pre-romantico.
- Trasferitosi a Venezia nel 1792, Foscolo fu influenzato dalle idee libertarie e repubblicane, arruolandosi nell'esercito napoleonico.
- Il trattato di Campoformio del 1797 lo deluse profondamente, spingendolo a trasferirsi a Milano e Bologna, dove iniziò la sua carriera letteraria.
- Tra le sue opere principali si annoverano "Le ultime lettere di Iacopo Ortis", i sonetti e odi del 1803, e il carme "Dei sepolcri" del 1807.
- Foscolo, pur scettico verso la possibilità di realizzare i suoi ideali, vedeva in essi un modo per superare i limiti della vita umana, definendoli una "religione delle illusioni".
Indice
La vita e le origini di Foscolo
Ugo Foscolo è nato nel 1778 , è il massimo rappresentante della letteratura italiana alle soglie del Romanticismo. Nacque a Zacinto, nelle isole Ionie, da padre veneziano e madre greca. Nel 1792, si trasferì a Venezia, dove venne a contatto con l'ambiente intellettuale della città e si aprì alle idee libertarie e repubblicane d'oltralpe che lo spinsero ad arruolarsi nell'esercito napoleonico.
Il trattato di Campoformio e le sue conseguenze
Il trattato di Campoformio (1797), con cui Napoleone cedeva Venezia all'Austria , infransei suoi ideali di libertà e Foscolo si trasferì prima a Milano, poi a Bologna , dove , nel 1798 , scrisse la prima redazione delromanzo epistolare Le ultime lettere di Iacopo Ortis.
La carriera letteraria e accademica
Tornato a Milano, si dedicò alla vita mondana e pubblicò, nel 1803, diversi sonetti (tra cui Alla sera, In morte del fratello Giovanni, A Zacinto) e odi; mentre nel 1807 pubblicò il carme Dei sepolcri, in cui esaltò il legame affettio che lega i vivi ai defunti. La sua fama di poeta gli procurò , nel 1808, la cattedra di eloquenza all'università di Pavia. Nel 1811 compose il poemetto mitologico Le Grazie. Dopo la sconfitta di Napoleone , egli scelse volontariamente l'esilio e si rifugiò in Inghilterra , dove trascorse gli ultimi anni della sua vita. Foscolo ebbe una vita travagliata , agitata dalle passioni (per le donne, il gioco, il lusso, la gloria) e tuttavia ansiosa di equilibrio interiore. Tema dominante della produzione foscoliana è la ricerca del significato dell'esistenza umana.
La filosofia e le illusioni di Foscolo
Foscolo accettava come valide e sicure solamente le conoscenze derivanti dall'applicazione del rigido raziocinio; concepiva l'universo come un ciclo perenne e immenso di nascita , morte e trasformazione della materia, dove anche l'essere umano si dibatte, sopraffatto da forze meccaniche e fatali. Egli scorgeva dunque nell'esistenza una ricerca assurda di felicità irraggiungibile , un viaggio senza scopo verso il nulla eterno della morte. Tuttavia il poeta avvertiva nell'animo un desiderio insopprimibile di superare i ristretti limiti temporali dell'esistenza, così come un ardente desiderio di vivere concretamente quegli ideali di giustizia, verità, libertà e parità che egli considerava congeniti alla natura umana, i soli in grado di attribuire alla vita un significato. Pur definendo questi valori semplici illusioni, Foscolo li rese oggetto di un vero e proprio culto, una sorta di " religione delle illusioni" in grado di dare consolazione alle desolate certezze della ragione.
Domande da interrogazione
- Quali sono le origini e l'influenza culturale di Ugo Foscolo?
- Quali furono le conseguenze del trattato di Campoformio per Foscolo?
- Come si sviluppò la carriera letteraria e accademica di Foscolo?
- Qual è la filosofia di Foscolo riguardo all'esistenza umana?
Ugo Foscolo nacque nel 1778 a Zacinto, da padre veneziano e madre greca. Trasferitosi a Venezia, fu influenzato dalle idee libertarie e repubblicane, che lo portarono ad arruolarsi nell'esercito napoleonico.
Il trattato di Campoformio del 1797, che cedette Venezia all'Austria, infranse gli ideali di libertà di Foscolo, spingendolo a trasferirsi a Milano e Bologna, dove scrisse "Le ultime lettere di Iacopo Ortis".
Foscolo pubblicò sonetti e odi a Milano, ottenendo fama che gli valse una cattedra all'università di Pavia. Dopo la sconfitta di Napoleone, scelse l'esilio in Inghilterra, dove continuò a esplorare il significato dell'esistenza umana.
Foscolo vedeva l'universo come un ciclo di nascita e morte, con l'esistenza umana come una ricerca di felicità irraggiungibile. Tuttavia, coltivava ideali di giustizia e libertà, considerandoli illusioni che davano significato alla vita.