Concetti Chiave
- Il sonetto "Alla sera" di Ugo Foscolo apre la sua raccolta poetica, celebrando il momento serale come simbolo di pace e quiete.
- La sera è descritta come un'immagine cara e rasserenante, che porta con sé una tranquillità simile a quella della morte.
- Il poeta evoca la sera sia nelle sue manifestazioni serene che in quelle più cupe, associandola alla calma interiore.
- Foscolo riflette sul trascorrere del tempo e sul sollievo dalle preoccupazioni quotidiane osservando la sera.
- Il sonetto utilizza una serie di "r" nell'ultimo verso per trasmettere il ruggito dell'animo inquieto, raffigurando il tormento interiore.
Forse perché della fatal quïete
Tu sei l’immago a me sí cara vieni,
O Sera! E quando ti corteggian1 liete
Le nubi estive e i zeffiri sereni,
E quando dal nevoso aere inquïete
Tenebre e lunghe all’universo meni
Sempre scendi invocata, e le secrete
Vie del mio cor soavemente tieni.
Vagar mi fai co’ miei pensier su l’orme
Che vanno al nulla eterno; e intanto fugge
Questo reo2 tempo, e van con lui le torme
Delle cure3 onde meco egli si strugge;
E mentre io guardo la tua pace, dorme
Quello spirto guerrier ch’entro mi rugge.
Analisi del verso finale
Nell'ultimo verso famoso il poeta usa tante "r" così ci fa quasi sentire il "ruggito" del suo animo e suscita in noi l'immagine della guerra del tormento.