michaelriccia
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Concetti Chiave

  • Il sonetto "A Zacinto" di Ugo Foscolo è un'opera autobiografica che esprime il dolore dell'esilio e il desiderio di tornare alla terra natale, Zacinto, simboleggiando un ritorno al grembo materno.
  • Zacinto è descritta come sacra non solo per essere la patria del poeta, ma anche come luogo mitico legato alla nascita di Venere, creando un parallelo simbolico tra isola e dea.
  • Foscolo si confronta con Omero e Ulisse, evidenziando la differenza tra l'eroe classico che trova la sua strada e l'eroe romantico, rappresentato da Foscolo stesso, destinato all'infelicità e al vagabondaggio.
  • La struttura del sonetto rompe con la tradizione italiana, caratterizzata da una sintassi complessa e tortuosa, ricca di enjambement e iperbati, riflettendo il tema del viaggio interiore e dell'incertezza.
  • Il legame tra Zacinto e Venere e tra Foscolo e Ulisse sottolinea una ricca trama simbolica, dove l'acqua rappresenta la vita e il desiderio di ritornare alle origini, con un forte senso di nostalgia e bisogno di appartenenza.

Indice

  1. Il legame sacro con Zacinto
  2. Simbolismo di Zacinto e Venere
  3. Contrapposizione tra Foscolo e Ulisse
  4. Struttura e sintassi del sonetto

Il legame sacro con Zacinto

Il sonetto A Zacinto ha carattere autobiografico. Ugo Foscolo (Zante 1778 - Turnham Green, Londra 1827;) si rivolge alla sua terra natale e lamenta la sorte di essere condannato a morire lontano dalla patria.

Ma lo spunto autobiografico si riveste di immagini e significati simbolici.

Nel primo verso le sponde di Zacinto sono dette «sacre», soprattutto per due motivi.

• Zacinto è sacra in senso personale, in quanto terra natale del poeta;

• l'isola è sacra perché si specchia nel «greco mar», dal quale era nata Venere, la dea della bellezza e dell'amore.

L'isola è dunque un luogo ideale, abitato dalle divinità, circondato dalle acque del mare greco (e in quel periodo la Grecia era sentita in tutta Europa come la culla della poesia e la terra della bellezza).

Simbolismo di Zacinto e Venere

C'è però una relazione ancora più sottile fra Zacinto e Venere (da notare che i due nomi sono collocati in posizione dominante a inizio di verso). Innanzitutto entrambe sorgono dalle acque del mare greco. L'acqua è sempre stata simbolo di vita, proprio perché dà vita: per questo l'acqua compare così frequentemente nel testo. Come Zacinto ha dato la vita al poeta, così Venere, dea della fertilità, ha dato la vita all'isola. Zacinto e Venere si identificano, quindi, in una sorta di immagine materna a cui il poeta desidera ritornare, come se il ritorno alla terra natale simboleggiasse un ritorno nel grembo materno.

Un'altra identificazione si può dire anche che si determina tra Foscolo e il poeta greco Omero, il poeta che con il suo canto immortalò il lungo e anche mortale viaggio di Ulisse che come sappiamo è stato lunghissimo e tortuoso.

Contrapposizione tra Foscolo e Ulisse

Subito si profila la contrapposizione tra Foscolo e Ulisse (diverso esilio):

- Ulisse rappresenta l'eroe semplice e classico, contrastato ma vittorioso, che conclude felicemente le proprie disavventure controverse;

- Foscolo rappresenta l'eroe romantico, che non può concludere felicemente le proprie peregrinazioni. L'eroe romantico si rappresenta miticamente come un esule, isolato dal mondo e condannato a una condizione di smarrimento, di incertezza, all'infelicità, insomma.

Struttura e sintassi del sonetto

Nella tradizione poetica italiana lo schema ritmico del sonetto prevede la coincidenza tra strofa e sintassi, cioè ogni strofa è composta da un unico periodo che sviluppa un punto del ragionamento poetico. Nel caso di A Zacinto, invece, osserviamo che manca la coincidenza fra la struttura sintattica e la struttura strofica: il primo periodo occupa, infatti, addirittura 11 versi (le prime tre strofe), mentre l'ultimo periodo occupa solo l'ultima terzina.

A questo si aggiungono i numerosissimi enjambement, la presenza di iperbati (Tu non altro che il canto avrai del figlio = tu non avrai altro che il canto del figlio) e la catena di congiunzioni («ove», «che», «e», «onde» ecc.), che rendono la sintassi particolarmente tortuosa e anche complicata al tempo stesso. Ma questo effetto di tortuosità è voluto dal poeta.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato simbolico di Zacinto nel sonetto di Foscolo?
  2. Zacinto è simbolicamente sacra per Foscolo sia come terra natale sia perché associata a Venere, dea della bellezza e dell'amore, rappresentando un luogo ideale e divino.

  3. Come si relazionano Zacinto e Venere nel sonetto?
  4. Zacinto e Venere sono collegate attraverso l'acqua del mare greco, simbolo di vita, e rappresentano un'immagine materna a cui il poeta desidera ritornare.

  5. Qual è la contrapposizione tra Foscolo e Ulisse nel sonetto?
  6. Foscolo si contrappone a Ulisse come eroe romantico, condannato all'infelicità e all'esilio, mentre Ulisse è l'eroe classico che conclude vittoriosamente le sue avventure.

  7. Come si differenzia la struttura sintattica del sonetto "A Zacinto" dalla tradizione poetica italiana?
  8. Nel sonetto "A Zacinto", la struttura sintattica non coincide con la struttura strofica, con un primo periodo che occupa 11 versi e un uso frequente di enjambement e iperbati.

  9. Qual è l'effetto della sintassi tortuosa nel sonetto di Foscolo?
  10. La sintassi tortuosa, con enjambement e catene di congiunzioni, è un effetto voluto da Foscolo per riflettere la complessità e l'incertezza del suo stato d'animo.

Domande e risposte

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