Concetti Chiave
- Il sonetto "A Zacinto" di Ugo Foscolo è un'opera autobiografica che esprime il dolore dell'esilio e il desiderio di tornare alla terra natale, Zacinto, simboleggiando un ritorno al grembo materno.
- Zacinto è descritta come sacra non solo per essere la patria del poeta, ma anche come luogo mitico legato alla nascita di Venere, creando un parallelo simbolico tra isola e dea.
- Foscolo si confronta con Omero e Ulisse, evidenziando la differenza tra l'eroe classico che trova la sua strada e l'eroe romantico, rappresentato da Foscolo stesso, destinato all'infelicità e al vagabondaggio.
- La struttura del sonetto rompe con la tradizione italiana, caratterizzata da una sintassi complessa e tortuosa, ricca di enjambement e iperbati, riflettendo il tema del viaggio interiore e dell'incertezza.
- Il legame tra Zacinto e Venere e tra Foscolo e Ulisse sottolinea una ricca trama simbolica, dove l'acqua rappresenta la vita e il desiderio di ritornare alle origini, con un forte senso di nostalgia e bisogno di appartenenza.
Indice
Il legame sacro con Zacinto
Il sonetto A Zacinto ha carattere autobiografico. Ugo Foscolo (Zante 1778 - Turnham Green, Londra 1827;) si rivolge alla sua terra natale e lamenta la sorte di essere condannato a morire lontano dalla patria.
Ma lo spunto autobiografico si riveste di immagini e significati simbolici.
Nel primo verso le sponde di Zacinto sono dette «sacre», soprattutto per due motivi.
• Zacinto è sacra in senso personale, in quanto terra natale del poeta;
• l'isola è sacra perché si specchia nel «greco mar», dal quale era nata Venere, la dea della bellezza e dell'amore.
L'isola è dunque un luogo ideale, abitato dalle divinità, circondato dalle acque del mare greco (e in quel periodo la Grecia era sentita in tutta Europa come la culla della poesia e la terra della bellezza).Simbolismo di Zacinto e Venere
C'è però una relazione ancora più sottile fra Zacinto e Venere (da notare che i due nomi sono collocati in posizione dominante a inizio di verso). Innanzitutto entrambe sorgono dalle acque del mare greco. L'acqua è sempre stata simbolo di vita, proprio perché dà vita: per questo l'acqua compare così frequentemente nel testo. Come Zacinto ha dato la vita al poeta, così Venere, dea della fertilità, ha dato la vita all'isola. Zacinto e Venere si identificano, quindi, in una sorta di immagine materna a cui il poeta desidera ritornare, come se il ritorno alla terra natale simboleggiasse un ritorno nel grembo materno.
Un'altra identificazione si può dire anche che si determina tra Foscolo e il poeta greco Omero, il poeta che con il suo canto immortalò il lungo e anche mortale viaggio di Ulisse che come sappiamo è stato lunghissimo e tortuoso.
Contrapposizione tra Foscolo e Ulisse
Subito si profila la contrapposizione tra Foscolo e Ulisse (diverso esilio):
- Ulisse rappresenta l'eroe semplice e classico, contrastato ma vittorioso, che conclude felicemente le proprie disavventure controverse;
- Foscolo rappresenta l'eroe romantico, che non può concludere felicemente le proprie peregrinazioni. L'eroe romantico si rappresenta miticamente come un esule, isolato dal mondo e condannato a una condizione di smarrimento, di incertezza, all'infelicità, insomma.
Struttura e sintassi del sonetto
Nella tradizione poetica italiana lo schema ritmico del sonetto prevede la coincidenza tra strofa e sintassi, cioè ogni strofa è composta da un unico periodo che sviluppa un punto del ragionamento poetico. Nel caso di A Zacinto, invece, osserviamo che manca la coincidenza fra la struttura sintattica e la struttura strofica: il primo periodo occupa, infatti, addirittura 11 versi (le prime tre strofe), mentre l'ultimo periodo occupa solo l'ultima terzina.
A questo si aggiungono i numerosissimi enjambement, la presenza di iperbati (Tu non altro che il canto avrai del figlio = tu non avrai altro che il canto del figlio) e la catena di congiunzioni («ove», «che», «e», «onde» ecc.), che rendono la sintassi particolarmente tortuosa e anche complicata al tempo stesso. Ma questo effetto di tortuosità è voluto dal poeta.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato simbolico di Zacinto nel sonetto di Foscolo?
- Come si relazionano Zacinto e Venere nel sonetto?
- Qual è la contrapposizione tra Foscolo e Ulisse nel sonetto?
- Come si differenzia la struttura sintattica del sonetto "A Zacinto" dalla tradizione poetica italiana?
- Qual è l'effetto della sintassi tortuosa nel sonetto di Foscolo?
Zacinto è simbolicamente sacra per Foscolo sia come terra natale sia perché associata a Venere, dea della bellezza e dell'amore, rappresentando un luogo ideale e divino.
Zacinto e Venere sono collegate attraverso l'acqua del mare greco, simbolo di vita, e rappresentano un'immagine materna a cui il poeta desidera ritornare.
Foscolo si contrappone a Ulisse come eroe romantico, condannato all'infelicità e all'esilio, mentre Ulisse è l'eroe classico che conclude vittoriosamente le sue avventure.
Nel sonetto "A Zacinto", la struttura sintattica non coincide con la struttura strofica, con un primo periodo che occupa 11 versi e un uso frequente di enjambement e iperbati.
La sintassi tortuosa, con enjambement e catene di congiunzioni, è un effetto voluto da Foscolo per riflettere la complessità e l'incertezza del suo stato d'animo.