Concetti Chiave
- L'Adone di Marino si ispira alla mitologia greca, ma rompe con la tradizione epica rinunciando a un racconto lineare e univoco.
- Marino abbandona l'eroe tradizionale forte e morale, proponendo un protagonista effemminato orientato al piacere e all'estetica.
- L'opera è caratterizzata da un approccio policentrico e politematico, con storie non correlate che sfidano la struttura del poema epico.
- Il tema dominante è l'edonismo, attraverso cui viene reinterpretata la mitologia greca in un contesto barocco.
- L'Adone trasmette una sensazione di infinitezza spazio-temporale, priva di riferimenti concreti, distinguendosi dalla vaghezza strutturata di Ariosto.
Indice
Rivisitazione della mitologia greca
E’ un’opera emblematica che fa riferimento alla mitologia greca che è stata tuttavia rivisitata per spezzare la tradizione. Il periodo di riferimento è quello che va tra il 1590 e il 1640, durante il quale vi fu una vasta produzione barocca, e i nuclei tematici sono essenzialmente l’amore e il principio edonistico.
Sperimentazione e rottura con la tradizione
Marino aveva anche provato a scrivere la Gerusalemme Distrutta: questo termine indica la volontà di rompere con la tradizione iniziata da Tasso e, in generale, con l’epica cavalleresca di Ariosto e Boiardo.
La stesura viene iniziata ma non portata a termine, dunque l’autore decide di sperimentare un’altra tipologia testuale.L'Adone e la sua struttura innovativa
L’Adone rappresenta una ripresa della mitologia greca successiva al periodo della controriforma: questa ripresa non corrisponde tuttavia a “sposare” la tradizione, perché il suo poema è, a differenza di quelli che lo avevano preceduto, policentrico e politematico, dunque senza un punto fermo attorno al quale si sviluppa la narrazione. Viene stravolto da lui il modello del poema epico tradizionale per dare spazio al meraviglioso: è come se all’interno dell’opera vi fossero infinite storie non correlate tra loro, per cui è impossibile trovare un filo conduttore. Vi è dunque la volontà di Marino, a livello tematico, di proporre una vastità in cui non si riesce a rintracciare un fulcro; ciò che domina è il tema mitologico rivisitato attraverso l’edonismo.
Nuova concezione di eroicità
Cambia l’idea di eroicità, e questa è la massima rappresentazione del rifiuto della tradizione:
nell’epica l’eroe era forte moralmente e fisicamente, guidato da valori giusti e, nell’ideale di Tasso, cristiano.
nell’Adone questi è un eroe effemminato perché attento a tutto ciò che dà piacere, alla bellezza, all’estetica come emblema dell’amore e dedito ai piaceri della vita. E’ più materialista.
Infinitezza spazio-temporale dell'opera
La sensazione che si ha leggendo l’opera è di un’ infinitezza spazio-temporale, in quanto non si riesce a contestualizzare in maniera definita l’azione; è diversa dalla vaghezza di Ariosto perché la sua dilatazione aveva dei riferimenti, sebbene spesso fossero inventati, mentre in Marino ciò è totalmente assente.
Domande da interrogazione
- Qual è l'approccio di Marino alla mitologia greca nell'opera "L'Adone"?
- In che modo "L'Adone" rappresenta una nuova concezione di eroicità?
- Come viene percepita l'infinitezza spazio-temporale nell'opera di Marino?
Marino rivisita la mitologia greca rompendo con la tradizione, creando un'opera policentrica e politematica che si discosta dal modello epico tradizionale, enfatizzando l'edonismo.
"L'Adone" propone un eroe effemminato, dedito ai piaceri della vita e all'estetica, in contrasto con l'eroe tradizionale forte e moralmente guidato, rappresentando un rifiuto della tradizione epica.
L'opera di Marino trasmette una sensazione di infinitezza spazio-temporale, priva di riferimenti definiti, distinguendosi dalla vaghezza di Ariosto e creando un contesto narrativo senza un fulcro centrale.