Concetti Chiave
- Giovanni Pontano fu un influente segretario e animatore dell'Accademia Pontaniana, noto per la sua produzione poetica e per il suo coinvolgimento politico al servizio del re Alfonso.
- La sua opera poetica comprende elegie, epigrammi, ecloghe, e poesie didascaliche, caratterizzate da un raffinato gusto estetico e influenze classiche.
- Pontano esplora temi astrologici e naturalistici nelle sue opere, offrendo riflessioni sulla caducità della vita umana.
- Il "De principe" e altre opere etico-morali di Pontano forniscono modelli di comportamento per uomini di stato, mentre il "De bello Neapolitano" è una monografia storica sulla guerra di Ferdinando I.
- Il dialogo satirico-morale "Charon" critica la vanità umana, mentre l'"Antonius" e l'"Actius" trattano rispettivamente dell'elogio del Panormita e della mediocritas linguistico-stilistica.
Indice
Giovanni Pontano: Vita e Carriera
L’Accademia Pontaniana e la produzione poetica di Giovanni Pontano: Al Panormita successe come segretario di Alfonso e come animatore dell’Accademia Giovanni Pontano, nato a Cerreto di Spoleto nel 1429. Studiò retorica a Perugia e nel 1447 entrò a servizio del re Alfonso, partecipando a campagne militari e missioni diplomatiche. Nel 1494, in occasione della presa di Napoli di Carlo VIII, tenne un’orazione in suo onore e fu perciò bandito dall’attività politica. Negli ultimi anni assistette al crollo del regno aragonese, alla spartizione del Regno di Napoli fra francesi e spagnoli, e infine alla definitiva conquista spagnola. Morì nel 1503.
Opere Poetiche di Giovanni Pontano
Scrisse elegie ed epigrammi nei giovanili Amores, i carmi del “De amore coniugali” per la moglie Arianna, le “Naeniae” per il figlio Lucio; in altre raccolte canta la bellezza e la piacevolezza della vita napoletana: le ecloghe “Lepidina” e sui bagni di Baia; si impegna nella poesia scientifico-didascalica: “Urania”, “De hortis hesperidum” e ancora temi religiosi nel “De laudibus divinis”. Un raffinato gusto estetico è suggerito dai modelli elegiaci classici (Lucrezio, Virgilio, Catullo, Marziale), abbinato a toni brillanti e vitali. I temi astrologici e naturalistici gli suggeriscono riflessioni sulla caducità delle cose umane.
Filosofia e Retorica di Pontano
Giovanni Pontano fra filosofia e retorica: Il “De principe” è uno speculum principis, un modello di comportamento dell’uomo di stato, dedicato ad Alfonso. Alla sfera etico-morale appartengono il “De oboedientia”, il “De fortitudine”, il “De liberalitate” e così via. Una monografia storica è il “De bello Neapolitano”, sulla guerra di Ferdinando I contro i baroni ribelli di parte angioina (1459-1464), mentre tornò sui temi astrologici col “De rebus coelestibus” e “De luna”. Nel dialogo satirico-morale “Charon”, la scena è l’oltretomba e i protagonisti sono i giudici infernali. Vengono messi alla berlina, talora con effetti comici, i vari generi di vanità e stoltezze umana, e soprattutto la superstizione religiosa e la meschinità dei grammatici. Nell’”Antonius” (prosimetro) esalta il Panormita, nell’”Actius” pone il problema del rapporto fra poetica e linguistica, risolvendolo nel concetto di mediocritas (cioè del giusto equilibrio) in senso linguistico-stilistico.
Domande da interrogazione
- Chi era Giovanni Pontano e quale fu il suo ruolo nell'Accademia Pontaniana?
- Quali sono alcune delle opere poetiche più significative di Giovanni Pontano?
- In che modo Giovanni Pontano ha contribuito alla filosofia e alla retorica?
Giovanni Pontano, nato a Cerreto di Spoleto nel 1429, fu un importante poeta e filosofo che succedette al Panormita come segretario di Alfonso e animatore dell'Accademia Pontaniana. Partecipò a campagne militari e missioni diplomatiche, ma fu bandito dall'attività politica dopo un'orazione in onore di Carlo VIII.
Tra le opere poetiche di Giovanni Pontano si annoverano le elegie ed epigrammi nei "Amores", i carmi del "De amore coniugali", le "Naeniae", e le ecloghe "Lepidina". Si dedicò anche alla poesia scientifico-didascalica con opere come "Urania" e "De hortis hesperidum", esplorando temi astrologici e naturalistici.
Giovanni Pontano ha contribuito alla filosofia e alla retorica con opere come il "De principe", un modello di comportamento per l'uomo di stato, e il "De bello Neapolitano", una monografia storica. Ha esplorato temi etico-morali e astrologici, e nel dialogo "Charon" ha criticato la vanità e la superstizione religiosa.