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Concetti Chiave

  • L'Accademia Romana, guidata da Giulio Pomponio Leto, promuove il culto della classicità romana e una religiosità dai tratti pagani, provocando l'ostilità dei pontefici.
  • L'Accademia Cortesiana, ospitata da Paolo Cortesi, facilita lo scambio tra umanisti di lingua latina e poeti toscani, promuovendo un'interazione culturale significativa.
  • Angelo Colocci gioca un ruolo centrale nel collegare la cultura umanistica latina con un rinnovato interesse per la cultura volgare, creando una biblioteca di rilievo e supportando poeti e umanisti.
  • Dal Cinquecento emerge una corrente critica verso l'Umanesimo curiale e la Chiesa, evidenziata dalle Pasquinate, poesie satiriche anonime spesso rivolte contro i vizi ecclesiastici.
  • Pietro Aretino e Francesco Berni esprimono una contestazione satirica e parodistica delle politiche ecclesiastiche e dei vizi del clero, talvolta con conseguenze personali significative.

Indice

  1. Centri di aggregazione culturale
  2. Accademie e scambi culturali
  3. Critica all'Umanesimo curiale

Centri di aggregazione culturale

Accanto alla Curia agiscono, nel corso degli anni, altri centri di aggregazione culturale, ognuno con i suoi caratteri specifici: dalle biblioteche (nel 1475 è portata a termine la Biblioteca Apostolica Vaticana) alle confraternite, dallo Studio cittadino alle famiglie nobiliari.

Significativa è soprattutto l’esperienza dell’Accademia Romana, animata da Giulio Pomponio Leto (1428-98), che coltiva il culto della classicità romana e un religiosità naturale dai tratti paganeggianti, suscitando l’ostilità dei pontefici.

Accademie e scambi culturali

L’Accademia Cortesiana, che si riunisce in casa del latinista Paolo Cortesi (1465-1510), favorisce il contatto e lo scambio tra umanisti di lingua latina e poeti e improvvisatori in lingua toscana. Un ruolo centrale, nelle interrelazioni tra cultura umanistica latina e rinnovato interesse per la cultura e la lingua volgare, svolge l’intellettuale Angelo Colocci (1474-1549) che mette insieme un’eccellente biblioteca, a testimonianza dell’ampiezza dei suoi interessi, anima sodalizi letterari ed è protettore di poeti e umanisti.

Critica all'Umanesimo curiale

A partire dagli anni Venti del Cinquecento si afferma una corrente di cultura volgare assai critica nei confronti dell’Umanesimo curiale e della stessa istituzione ecclesiastica. Nascono così le cosiddette Pasquinate: poesie anonime attribuite alla voce popolare di Mastro Pasquino – la “statua parlante” presente a Roma presso piazza Navona –, rivolte per lo più alla satira dei vizi ecclesiastici. A una produzione comico-realistica di ispirazione antipapale si dedica anche un letterato importante come Pietro Aretino (1492-1556), che deve però lasciare Roma nel 1526 in seguito alla pubblicazione dei suoi “scandalosi” 16 Sonetti lussuriosi. Un’aspra contestazione delle nuove politiche di rigorismo morale di papa Adriano VI (1522-23) è presente poi nelle opere di Francesco Berni (1497-1535), poeta incline ai temi giocosi e paradossali e alla parodia del petrarchismo lirico.

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