Pinturicchio98
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Concetti Chiave

  • Il Decadentismo è un movimento artistico-letterario europeo che rifiuta i valori morali correnti, focalizzandosi sull'estetica.
  • Paul Verlaine, poeta francese, è uno dei teorici del Decadentismo e si identifica con la stanchezza spirituale dei Romani del tardo impero.
  • I decadenti condividono con i romantici il contrasto tra reale e ideale, senza trascurare figure come l'inetto e il superuomo.
  • L'artista decadente è visto come un veggente e un esteta, libero da vincoli morali o sociali, capace di rivelare l'assoluto.
  • La poetica decadente predilige un linguaggio allusivo e metaforico, con una sintassi vaga e una metrica orientata verso il verso libero.

Decadentismo

Il DECADENTISMO è un movimento artistico-letterario sviluppatosi in Europa. Gli scrittori di questo movimento sono detti decadenti in senso dispregiativo perché negavano i valori morali correnti sostenendo che l’unica preoccupazione dell’arte dovesse essere di natura estetica.
Il termine fu poi utilizzato da quegli stessi poeti per indicare la propria diversità nei riguardi del presente e la propria estraneità nei riguardi della società.
Il paragone è di Paul Verlaine, il poeta francese teorico del Decadentismo.
In una lirica intitolata Languore egli affermò di identificarsi con il senso di stanchezza spirituale che sembrava pervadere i Romani del tardo impero.
I decadenti si rifacevano ad alcune esperienze romantiche e condividevano con i romantici la percezione del contrasto tra il reale e l’ideale, tra il finito e l’infinito, nelle forme dell’eroismo e del titanismo.
Tipico eroe decadente è l’inetto, l’uomo senza volontà, afflitto da una malattia interiore che lo rende incapace di vivere, che lo priva di ogni energia, e perciò lo condanna o al suicidio o al rifugio nel sogno e nella fantasia.
Alla tendenza a considerare la malattia, si contrappone spesso uno sfrenato vitalismo. Ecco allora il superuomo, l’individuo votato a imprese eccezionali, alla realizzazione di una vita piena.

I princìpi della poetica decadente possono essere:
∞ l’artista è un veggente, capace di evocare sensazioni e realtà segrete e di rivelare l’assoluto;
∞ l’artista è un esteta, e il culto dell’arte lo colloca al di là di ogni vincolo morale o sociale, in un’assoluta libertà spirituale e materiale;
∞ la tecnica espressiva è quella della poesia pura; il linguaggio non è ordine logico né descrittivo, ma allusivo, ricco di metafore, di analogie, di simboli; la parola si fa più preziosa, diventa pura e astratta.
∞ la sintassi abbandona i nessi tradizionali e diventa imprecisa, talora vaga;
∞ la metrica tradizionale tende a disintegrarsi per lasciare il posto al verso libero.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'origine del termine "decadentismo" e come viene percepito?
  2. Il termine "decadentismo" è stato inizialmente usato in senso dispregiativo per descrivere scrittori che negavano i valori morali correnti, ma poi è stato adottato dagli stessi poeti per indicare la loro diversità e estraneità rispetto alla società.

  3. Quali sono le caratteristiche principali dell'eroe decadente?
  4. L'eroe decadente è tipicamente un inetto, un uomo senza volontà, afflitto da una malattia interiore che lo rende incapace di vivere, privandolo di energia e condannandolo al suicidio o al rifugio nel sogno e nella fantasia.

  5. Quali sono i princìpi della poetica decadente?
  6. I princìpi della poetica decadente includono l'artista come veggente ed esteta, l'uso di un linguaggio allusivo e ricco di simboli, una sintassi imprecisa e vaga, e la tendenza a disintegrare la metrica tradizionale a favore del verso libero.

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