Concetti Chiave
- Gabriel Garcia Marquez, nato nel 1928 in Colombia, fu un giornalista e scrittore di sinistra, vincitore del Nobel per la Letteratura nel 1982.
- Il suo romanzo "Cent'anni di solitudine" racconta la saga di una famiglia attraverso generazioni nel villaggio immaginario di Macondo.
- La narrazione mescola realismo e magia, creando un "tempo curvo" dove passato, presente e futuro si intrecciano.
- La "solitudine" dei personaggi permette una visione magica e primitiva del mondo, influenzando il racconto.
- Macondo simboleggia la storia dell'America Latina, colpita da imperialismo, conflitti sociali e modernità distruttiva.
Gabriel Garcia Marquez
Nato nel 1928 ad Aracataca, nella Colombia caraibica, ha esercitato la professione giornalistica. Ha sempre professato posizioni di sinistra, denunciando le condizioni dell’America Latina. Dopo il romanzoNessuno scrive al colonnello (1961), i racconti I funerali della Mamà Grande (1962) e La mala ora (1962), pubblicò nel 1967 Cent’anni di solitudine, che riscosse immenso successo in tutto il mondo.
Seguirono altre opere come:
- L’autunno del patriarca (1975), visionaria vicenda di un dittatore
- L’incredibile e triste storia della candida Erendira e di sua nonna snaturata (1972)
- Cronaca di una morte annunciata (1981), incentrato su un delitto d’onore e sul motivo i un destino a cui non si può sfuggire
- L’amore ai tempi del colera (1985), storia di un amore che resiste a trent’anni di separazione e di peripezie
- Il generale nel suo labirinto (1989), ispirato alla figura del “liberatore” sudamericano Simon Bolivar
- Dell’amore e di altri demoni (1994), che narra la leggenda di una marchesina di dodici anni, morta di rabbia per il morso di un cane e ritenuta indemoniata, e del suo amore per un giovane gesuita che conduce alla distruzione
- Notizia di un sequestro (1996), indagine giornalistica sul sequestro di dieci persone da parte dei narcotrafficanti colombiani
- Vivere per raccontarla (2002)
- Memoria delle mie puttane tristi (2005), un romanzo che narra la storia di una casta passione senile
- Diatriba d’amore contro un uomo seduto (2007), un testo teatrale rappresentato per la prima volta in Argentina nel 1988
- Non sono venuto a far discorsi (2010), una raccolta dei suoi più importanti discorsi pubblici.
Nel 1982 ha ottenuto il premio Nobel per la Letteratura.
È morto a Città del Messico nel 2014.
Cent'anni di solitudine
La struttura portante del romanzo è la storia di una famiglia, nel succedersi delle sue numerose generazioni, e del paese fondato dai suoi capostipiti: Macondo, luogo immaginario collocato nella Colombia caraibica. Da questa linea centrale si dipartono poi infinite vicende di numerosissimi personaggi.Nel romanzo si fondono in modo originale da un lato una dimensione realistica ed un tempo storico, dall’altro una dimensione fiabesca caratterizzata da quello che Cesare Segre ha definito “tempo curvo”, un tempo circolare in cui coincidono passato, presente e futuro. Ai fatti più comuni e consueti si mescolano i fatti più fantastici, morti che continuano a vivere in mezzo ai vivi.
La presenza di questa dimensione “altra” rispetto al reale è resa possibile dal fatto che le vicende sono filtrate attraverso la visione magica dei personaggi stessi. La voce narrante adotta infatti la loro ottica primitiva, racconta come un cantastorie o un narratore popolare. La sensibilità a cogliere l’aspetto sovrannaturale del mondo è consentita dalla “solitudine” dei personaggi.
La “solitudine” consente l’immersione nella memoria, che contrasta lo scorrere lineare del tempo e lo porta a girare in circolo su sé stesso. Dopo i due capostipiti entrano in scena ben cinque generazioni di figli e nipoti, che ripetono i nomi e le caratteristiche dei progenitori.
Nella dimensione mistica di Macondo, caratterizzata dalla semplicità, irrompono però:
- i conflitti di classe;
- la brutalità del dominio politico;
- lo sfruttamento coloniale da parte dell’imperialismo americano;
- la repressione violenta di proteste;
- gli scioperi;
- la modernità tecnologica: treno, telegrafo, telefono, grammofono…
L’azione congiunta dei fattori politico – economici e della forza distruttiva della natura porta all’estinzione della famiglia Buendia e alla scomparsa di Macondo. Nella vicenda si può allora leggere la parabola dei paesi latinoamericani, passati da una condizione premoderna all’oppressione imperialistica e al sottosviluppo, che ha distrutto quelle arcaiche civiltà generando miseria e violenza.
Domande da interrogazione
- Chi è Gabriel Garcia Marquez e quale impatto ha avuto sulla letteratura?
- Qual è la struttura e il tema centrale di "Cent'anni di solitudine"?
- Come viene rappresentata la "solitudine" nel romanzo "Cent'anni di solitudine"?
- Quali elementi di modernità e conflitto emergono a Macondo?
- Quale parabola si può leggere nella vicenda di Macondo e della famiglia Buendia?
Gabriel Garcia Marquez, nato nel 1928 in Colombia, è stato un giornalista e scrittore di sinistra che ha denunciato le condizioni dell'America Latina. Ha ottenuto il premio Nobel per la Letteratura nel 1982 e ha scritto opere celebri come "Cent'anni di solitudine".
Il romanzo narra la storia di una famiglia attraverso diverse generazioni nel paese immaginario di Macondo. Combina una dimensione realistica con una fiabesca, creando un "tempo curvo" dove passato, presente e futuro coincidono.
La "solitudine" permette ai personaggi di immergersi nella memoria, contrastando il tempo lineare e creando un ciclo ripetitivo di eventi e caratteristiche familiari attraverso le generazioni.
A Macondo irrompono conflitti di classe, brutalità politica, sfruttamento coloniale, repressione di proteste, scioperi e modernità tecnologica come treno e telegrafo, che contribuiscono alla distruzione della famiglia Buendia e del paese.
La storia riflette la parabola dei paesi latinoamericani, passati da una condizione premoderna all'oppressione imperialistica e al sottosviluppo, distruggendo civiltà arcaiche e generando miseria e violenza.