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Concetti Chiave

  • "La nuvola in calzoni" di Majakovskij fu pubblicato nel 1915 grazie a Osip Brik, ma subì censure per sei pagine considerate scandalose.
  • Nell'edizione del 1918, Majakovskij aggiunse un'introduzione in cui critica la società borghese, l'amore non corrisposto, l'arte borghese e la religione.
  • Il protagonista è un alter ego di Majakovskij, un eroe moderno che affronta le insicurezze del suo tempo, dialogando con Dio in cerca di conforto.
  • Majakovskij utilizza figure emblematiche, come un pagliaccio, un dandy e Gesù Cristo, per esplorare temi di sofferenza e abbandono.
  • L'opera esorta i lettori a trovare stabilità nella fede, rappresentata dal protagonista che inizia e termina il suo viaggio spirituale.

Indice

  1. La pubblicazione e la censura
  2. Temi principali dell'opera
  3. Il protagonista e la fede
  4. Personaggi emblematici e conclusione

La pubblicazione e la censura

La nuvola in calzoni” rappresenta uno dei lavori più importanti della carriera di Majakovskij, venne pubblicato grazie all’intervento del poeta amico Osip Brik nel settembre del 1915, tuttavia venne considerato scandaloso per l’epoca, tanto che ben sei pagine furono completamente censurate e di conseguenza cancellate.

Temi principali dell'opera

Questo non fece altro che spronare Majakovskij, il quale nell’edizione successiva del 1918 aggiunse un’introduzione in cui specificava lui stesso i punti tipici della società borghese del tempo contro cui lui si sarebbe scagliato, ovvero l’amore [interpretato come un sentimento amoroso non ricambiato dalla persona amata], l’arte [intesa come l’arte borghese, caratterizzata spesso da atteggiamenti spocchiosi di superiorità], la società [soffermandosi in particolare sulle ingiustizie] e la religione.

Il protagonista e la fede

Il protagonista rappresenta una sorta di alter ego di Majakovskij stesso, è un eroe moderno che incarna tutte le insicurezze universali a cui l’uomo di inizio novecento veniva sottoposto, e in questo dolore perenne e straziante, il protagonista si rivolge proprio a Dio. Nella tradizione infatti la divinità ha sempre rappresentato un punto stabile a cui l’uomo poteva affidarsi tramite la propria fede e sentire conforto, ma in un’epoca così straripante di incertezze e insicurezze, anche la validità della presenza di Dio comincia a vacillare, ed il protagonista incarna perfettamente questa condizione di frustrazione e l’amara consapevolezza che Dio non possa lenire le sofferenze a cui l’uomo è sottoposto sempre.

Personaggi emblematici e conclusione

Majakovskij in particolare affronta i temi prima elencati assumendo le veci di alcuni personaggi emblematici, ovvero del pagliaccio, del dandy, del ribelle, di Giovanni Battista che battezzò Gesù Cristo, di Zarathustra e, forse il più importante, di Gesù Cristo stesso crocifisso, sofferente e deluso, che si sente abbandonato e anche lui si rivolge al Padre dicendo “Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato??”. Partendo però proprio dalla storia del figlio di Dio, Majakovskij ricava una conclusione alquanto inaspettata: se infatti Gesù si sentiva abbandonato ma poi ha capito che la sofferenza fosse volta alla salvezza [e che quindi il padre non l’avesse abbandonato], allo stesso tempo l’uomo deve rivolgersi alla propria fede per trovare stabilità nella propria vita. Majakovskij inneggia quindi i propri lettori a proseguire per questo cammino e infatti emblematico è il fatto che l’opera inizi e finisca con il protagonista in viaggio.

Domande da interrogazione

  1. Qual è stato l'impatto della censura su "La nuvola in calzoni"?
  2. L'opera di Majakovskij fu considerata scandalosa e sei pagine furono censurate, ma questo spinse l'autore a includere un'introduzione nell'edizione del 1918 per criticare la società borghese.

  3. Quali sono i temi principali affrontati nell'opera?
  4. Majakovskij si scaglia contro l'amore non corrisposto, l'arte borghese, le ingiustizie sociali e la religione, evidenziando le contraddizioni della società del tempo.

  5. Come viene rappresentata la fede nel protagonista dell'opera?
  6. Il protagonista, alter ego di Majakovskij, si rivolge a Dio in cerca di conforto, ma riflette l'incertezza dell'epoca, mostrando la frustrazione e la consapevolezza che la fede non sempre allevia le sofferenze umane.

  7. Qual è la conclusione che Majakovskij trae dalla storia di Gesù Cristo?
  8. Majakovskij conclude che, come Gesù ha trovato un significato nella sofferenza, anche l'uomo deve rivolgersi alla fede per trovare stabilità, invitando i lettori a seguire questo cammino.

Domande e risposte

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