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Concetti Chiave

  • Corazzini introduce un nuovo stile poetico "crepuscolare" con versi liberi e un lessico semplice.
  • Il poeta si distanzia da d'Annunzio, privilegiando un tono medio-basso e non musicale.
  • Corazzini si paragona a un fanciullo, esprimendo dolore e vita comune con autenticità.
  • La poesia di Corazzini non ha funzione sociale, riflette la crisi sociale contemporanea.
  • Il testo collega Corazzini con Palazzeschi, entrambi esplorano la figura del "non-poeta".

Indice

  1. Innovazione poetica di Corazzini
  2. Contrasto con d'Annunzio
  3. Figura del fanciullo in Corazzini
  4. Concezione tragica e malattia
  5. Paralleli con Palazzeschi

Innovazione poetica di Corazzini

Il testo “Desolazione del povero poeta sentimentale” di Corazzini è caratterizzato da un lessico e da una sintassi del tutto nuove in campo poetico, che ne determinano la classificazione di “crepuscolare”. L’autore utilizza dei versi totalmente liberi, senza alcuna rima e senza alcuna attenzione alla misura della lunghezza.

Il lessico usato è semplice, non ricercato o, per così dire, desublimato.

Contrasto con d'Annunzio

Sta anche in questo l’aspetto antidannunziano: mentre d’Annunzio tende alla musicalità dei suoi versi, in Corazzini il tono è medio-basso, rovesciandone quindi il sistema.

Figura del fanciullo in Corazzini

Ciò che emerge maggiormente dal testo è il fatto che Corazzini non si definisce un poeta, bensì si paragona ad un fanciullo, un bambino ingenuo e indifeso che mostra il proprio dolore. Rapportandosi a questa figura, Corazzini cerca solo di esprimere con una certa autenticità la sua vita, la quale per lui è una vita comune, fatta di tristezze comuni e gioie semplici. Il modello di poesia che offre, dunque, è un modello nuovo, lontano da quelli tradizionali come quello pascoliano. Infatti, non solo la poesia non ha una funzione sociale, ma il fanciullo descritto non è neanche il fanciullo inteso pascolianamente quale figura capace di trovare la verità: il “fanciullo che piange” di Corazzini, riconoscendosi “non-poeta” prende coscienza della crisi sociale contemporanea, riflettendo su una condizione reale e negativa attraverso un tono dimesso, lamentoso e umile.

Concezione tragica e malattia

Questa concezione tragica che vive in Corazzini non è altro che il riflesso della sua malattia: egli scrive “malato” inserendo il termine nella sua poesia con assoluta semplicità, proponendo una nuova immagine dell’arte poetica.

Paralleli con Palazzeschi

Testo in cui possiamo rintracciare argomenti analoghi è “Chi sono??” di Aldo Palazzeschi.

Come nel testo di Corazzini, Palazzeschi riconosce di non essere un poeta, riconducendosi alla figura del poeta-saltimbanco; avvicinandosi più al Futurismo che a Corazzini, il poeta offre un’immagine del tutto nuova, vitalistica assumendo il ruolo di clown, trasformando in risata la propria crisi esistenziale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è l'innovazione poetica introdotta da Corazzini nel suo testo?
  2. Corazzini introduce un lessico e una sintassi nuovi, caratterizzati da versi liberi senza rima e un linguaggio semplice, classificandosi come "crepuscolare".

  3. In che modo Corazzini si contrappone a d'Annunzio?
  4. Corazzini si contrappone a d'Annunzio utilizzando un tono medio-basso nei suoi versi, rovesciando il sistema musicale e ricercato di d'Annunzio.

  5. Come viene rappresentata la figura del fanciullo nella poesia di Corazzini?
  6. Corazzini si paragona a un fanciullo ingenuo e indifeso, esprimendo il suo dolore e riflettendo sulla crisi sociale contemporanea con un tono dimesso e umile.

Domande e risposte

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