L'evoluzione interiore di Anna in 'Un Cuore Arido' di Carlo Cassola

L'opera e il contesto storico

Sicuramente “Un Cuore Arido” è considerato come una delle opere migliori e più famose associate all’autore italiano Carlo Cassola, la cui fama esplose in particolare a partire dal secondo dopoguerra, questo romanzo infatti è stato pubblicato con la sua prima edizione quando correva ancora il 1961. L’opera si inserisce prettamente in un filone letterario particolarmente popolare in quel periodo, ovvero la linea intimista, anche conosciuta come esistenzialista, in quanto si sofferma in maniera specifica su quelle che sono le emozioni, gli intrighi interiori e la psicologia dei personaggi descritti, questo genere va ad mescolare il tipo di romanzo civile [in quanto spesso emergono tematiche belliche] e il romanzo di formazione.

Il percorso di Anna

In questo caso la protagonista è Anna, una giovane ragazza di cui si vede l’evoluzione in una vera e propria donna assumendo con maturità le sembianze di una figura saggia e consapevole. Quello descritto appare come un processo graduale e soprattutto interiore, tuttavia si nota in alcuni episodi la sua evoluzione anche a livello fisico e pratico, ad esempio quando prova ad emanciparsi a livello professionale che però sembra nascondere un altro impulso più estremo, ovvero quello dell’emancipazione sessuale. Questa decisione, apparentemente radicale, non è altro che la conseguenza della società estremamente rigida in cui vive, è infatti originaria di un piccolo paese dal nome Marina di Cecina, in cui dominano le tradizioni spesso bigotte e antiche, la donna ad esempio doveva per forza rimanere vergine per mantenere la propria dignità femminile, altrimenti non era possibile rispettarla in maniera adeguata.

La ribellione di Anna

Anna invece si oppone a queste norme, concedendosi prima a Mario e poi a Marcello, nel primo caso però lo fa in nome dell’amore, nel secondo invece forse per solitudine o forse per incapacità di affrontare le proprie emozioni. Una volta che viene delusa però dal rapporto deleterio con Marcello, il suo cuore viene descritto come arido, in quanto il dolore l’ha ridotta ad una sorta di maturazione forzata. Capisce dunque l’importanza delle proprie radici e per questo rivaluta tutta la sua vita a partire dai primi anni di vita fino ad adesso e inizia a riconoscere “qualcosa di segreto e di inafferrabile” che sembra muovere tutte le vicende che avvengono nel mondo, anche nel suo piccolo paese sperduto, e questa entità strana e anonima va a trascinare la sua anima quasi a toccare il cielo, solo in questo modo infatti può valutare tutti gli avvenimenti che si sono susseguiti nella sua vita.