Concetti Chiave
- La poesia si apre con la descrizione dettagliata di un paio di scarpette rosse, evidenziando caratteristiche come il numero e la marca, creando un'immagine vivida e immediata.
- Il verso "C'è un paio di scarpette rosse" si ripete, scandendo la struttura della poesia e introducendo il tragico scenario del campo di concentramento di Buckenwald.
- La tragedia del bambino, proprietario delle scarpette, è evocata attraverso l'angosciante menzione dei crematori, rendendo il dramma universale e toccante.
- L'autore utilizza un linguaggio semplice e chiaro, con versi brevi che accentuano l'impatto emotivo delle immagini e delle parole, senza ricorrere a termini complessi.
- La riflessione finale sottolinea la scomparsa definitiva del bambino, privato della possibilità di crescere, consegnando il ricordo delle scarpette rosse alla memoria collettiva.
C'è un paio di scarpette rosse
numero ventiquattro
quasi nuove:
sulla suola interna si vede ancora la marca di fabbrica
"Schulze Monaco".
C'è un paio di scarpette rosse
in cima a un mucchio di scarpette infantili
a Buckenwald
erano di un bambino di tre anni e mezzo
chi sa di che colore erano gli occhi
bruciati nei forni
ma il suo pianto lo possiamo immaginare
si sa come piangono i bambini
anche i suoi piedini li possiamo immaginare
scarpa numero ventiquattro
per l' eternità
perché i piedini dei bambini morti non crescono.
C'è un paio di scarpette rosse
a Buckenwald
quasi nuove
perché i piedini dei bambini morti
non consumano le suole.
Joyce Lussu
Indice
Descrizione delle Scarpette Rosse
la struttura della poesia è tripartita e scandita dal ripetersi del verso "C'è un paio di scarpette rosse".
- La prima parte è dedicata alla descrizione dell'oggetto: è una serie di quattro versi puliti, molto simili alla prosa, in cui l'autore usa versi brevi per descrivere in ciascuno una caratteristica delle scarpette (il numero, lo stato, la marca).
Scenario Reale e Destino del Bambino
- La parte centrale della poesia è la più lunga ed è quella che introduce allo scenario reale. Finora infatti le scarpette rosse non sono inserite in nessun contesto: ci pensa il verso 7, con la sua brevità e l'evidenza del nome "Buckenwald" a dare tutto un nuovo significato alle nostre scarpette. Il nome del campo evoca immediatamente scenari angosciosi e di morte in cui le scarpette, trovate in un mucchio di altre scarpette, fanno presagire una tragedia. In questa parte della lirica compare anche il piccolo proprietario e l'autore ne descrive in modo insieme leggero e secco il destino: solo un verso è dedicato all'accenno del dramma dei crematori, "bruciati nei forni", ma proprio l'unicità di questo accenno rende il verso crudelmente perentorio.
L'autore ci conduce dall'ignoto (il colore dei suoi occhi) all'immaginabile (il sui pianto) al conosciuto (le sue scarpette), riprendendo , con la ripetizione del numero 24, l'inizio della lirica e producendo un effetto ciclico.
Riflessione Finale e Memoria
Questa parte della poesia però non si conclude con la rassicurante immagine delle scarpette, ma con l'amara riflessione dell'autore sulla scomparsa ormai definitiva del piccolo, a cui è stata sottratta l'opportunità di crescere ("perché i piedini dei bambini morti non crescono").
- La terza parte della lirica ha una funzione in parte riassuntiva e riprende in modo sintetico le altre due, accostando il quadretto delle scarpette rosse con l'atrocità della morte di un bambino e le consegna, con la riflessione dell'ultimo verso, a memoria di ciò che è stato, di coloro che non sono più e sono stati privati della gioia del gioco, della crescita e della vita.
Nella poesia domina un linguaggio piano e chiaro, in cui l'incisività delle parole è data dalla brevità del verso che le occupa, non dall'uso di termini ricercati. Il rosso delle scarpette domina come unica nota di colore in mezzo al grigiore e alla tristezza dei campi, perché in quella situazione non ci è dato immaginare nemmeno il colore degli occhi del bambino.
Domande da interrogazione
- Qual è il significato delle scarpette rosse nella poesia?
- Come viene descritto il destino del bambino nella poesia?
- Qual è l'effetto della ripetizione del numero 24 nella poesia?
- Quale riflessione finale offre l'autore sulla scomparsa del bambino?
- Qual è il tono e lo stile del linguaggio utilizzato nella poesia?
Le scarpette rosse rappresentano l'innocenza e la tragedia dei bambini vittime dell'Olocausto, simboleggiando la vita interrotta di un bambino di tre anni e mezzo a Buckenwald.
Il destino del bambino è descritto in modo crudo e perentorio con l'accenno ai crematori, evocando la tragedia della sua morte nei forni di Buckenwald.
La ripetizione del numero 24 crea un effetto ciclico, collegando l'inizio e la fine della poesia e sottolineando l'immobilità del tempo per i bambini morti.
L'autore riflette amaramente sulla scomparsa definitiva del bambino, privato della possibilità di crescere, giocare e vivere, consegnando la sua memoria a un ricordo eterno.
Il linguaggio della poesia è piano e chiaro, con versi brevi che conferiscono incisività, mentre il rosso delle scarpette emerge come unica nota di colore in un contesto di grigiore e tristezza.