Concetti Chiave
- La poesia loda una donna paragonandola a bellezze naturali come rose, gigli e stelle, evidenziando la sua luminosità e grazia.
- Guinizzelli associa la donna a colori vivaci e preziosi, come oro e azzurro, suggerendo che l'Amore stesso migliora per lei.
- La bellezza e gentilezza della donna sono tali da abbassare l'orgoglio e convertire i non credenti alla fede cristiana.
- La donna è raffigurata come una figura celeste, inavvicinabile da uomini vili, che infonde pace e bontà negli osservatori.
- Il testo si ispira alla tradizione poetica provenzale, evolvendosi nel contesto italiano, dove la donna è padrona del cuore dell'innamorato.
Testo della poesia:
Io vogliọ del ver la mia donna laudare
ed asembrarli la rosa e lo giglio:
più che stella dïana splende e pare,
e ciò ch’è lassù bello a lei somiglio.
Verde river’ a lei rasembro e l’âre,
tutti color di fior’, giano e vermiglio,
oro ed azzurro e ricche gioi per dare:
medesmo Amor per lei rafina meglio.
Passa per via adorna, e sì gentile
ch’abassa orgoglio a cui dona salute,1
e fa ’l de nostra fé se non la crede;
e no·lle pò apressare om che sia vile;
ancor ve dirò c’ha maggior vertute:
null’ om pò mal pensar fin che la vede.
Parafrasi:
Parafrasi della poesia
Io voglio lodare la mia donna rispecchiando la verità (secondo verità),
e paragonarla alla rosa ed al giglio:
ella spende più della stella Diana e la rispecchia,
e ciò che di bello si trova in cielo le assomiglia.
A lei paragono una verde campagna, e l'aria,
tutti i colori dei fiori, giallo e rosso,
oro e azzurro e ricchi gioielli da regalare:
l'amore stesso per lei si muta in meglio (si migliora).
Passa per la via carica di bellezza e tanto gentile
da abbassare l'orgoglio a colui a cui dona il proprio saluto,
e lo converte alla nostra fede se non credente;
E non può avvicinarla uomo che non sia vile;
ed ancora vi dirò che possiede una virtù più importante:
nessun uomo può pensare al male fin quando la osserva.
Commento:
Commento sulla poesia di Guinizzelli
Guinizzelli produce un tema sviluppato dalla poesia stilnovistica, quello della donna amata.
Il genere della lode arriva in realtà dalla Provenza, dove i trovatori dedicavano alla signora del castello le loro poesie d'amore. Erano scritte in lingua d'oc. Ritroviamo questa tipologia poetica alla corte di Federico II, ma dopo la sua morte, dalla scuola poetica siciliana, la poesia dell'amor cortese si trasferisce a Bologna e a Firenze. Qui non vi è più la corte senza un re, ma il comune, e la donna non è più la signora/padrona del castello, ma del cuore dell'innamorato.
Il primo strumento utilizzato da Guinizzelli è il paragone tra la rosa e il giglio. La donna è paragonata a tutto ciò che di bello la terra offre (per non parlare del cielo). Lei spende come la stella Diana (il pianeta Venere), rimandando alla luce rivelatrice di Dio. Viene paragonata ai fiori ed ai colori più belli, all'oro ed ai gioielli, e mettendosi in confronto a lei, anche l'Amore sente il bisogno di migliorarsi. Il suo saluto (intercessione con Dio) libera la mente dal peccato ed instilla nuova fede nel cristianesimo agli infedeli. E la viltà degli uomini non può avvicinarsi alla creatura celeste che, in terra, dona la pace ai cuori e agli spiriti degli uomini.
Domande da interrogazione
- Qual è il tema principale della poesia di Guinizzelli?
- Come viene descritta la donna nella poesia?
- Qual è l'effetto del saluto della donna secondo la poesia?
- Qual è l'origine del genere poetico utilizzato da Guinizzelli?
Il tema principale è la lode della donna amata, paragonata a elementi naturali e celesti per esaltarne la bellezza e la virtù.
La donna è descritta come più splendente della stella Diana, paragonata a fiori, colori, oro e gioielli, e capace di migliorare l'Amore stesso.
Il saluto della donna abbassa l'orgoglio, converte alla fede cristiana e libera la mente dal peccato.
Il genere della lode proviene dalla tradizione dei trovatori provenzali e si è evoluto attraverso la scuola poetica siciliana fino a Bologna e Firenze.