C.I.A.EMO.BOYS
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Concetti Chiave

  • Le lingue romanze iniziarono con la lingua d'oc e la lingua d'oil in Francia, utilizzate rispettivamente per poesie d'amore e opere epiche.
  • I trovatori furono i pionieri della poesia d'amore, caratterizzata da un legame spirituale e di devozione verso la donna amata.
  • Nella poesia trobadorica, la donna è venerata e il poeta esprime i suoi sentimenti con nostalgia e rassegnazione.
  • La lirica provenzale è conosciuta per il suo approccio concettuale e l'uso di espedienti convenzionali.
  • La scuola siciliana, secondo Dante, fu il primo movimento letterario in Italia, accogliendo poeti da diverse regioni alla corte di Federico II.

Indice

  1. Origini delle lingue romanze
  2. Caratteristiche della poesia trobadorica
  3. La scuola siciliana e Dante

Origini delle lingue romanze

Le prime lingue romanze furono la lingua d'oc e la lingua ad oil che ebbero origine in francia.

Nella lingua d'oil furono composte opere epiche mentre la lingua d'oc era più usata per comporre poesie d'amore.

Caratteristiche della poesia trobadorica

I primi compositori di poesie d'amore furono i trovatori, nelle loro poesie i principali elementi sono:

* il sentimento d'amore che lega il poeta alla donna che è di tipo spirituale * l'omaggio reso all'amante è di sottomissione e di devozione.

Nel rapporto d'amore la donna diventa oggetto di venerazione e il poeta si rivolge all'amata con tono nostalgico e rassegnato.

La lirica provenzale è più concettuale che spontanea, tutte le situazioni d'amore sono espedienti convenzionali che si trovano in tutta la poesia trobadorica.

I poeti utilizzano delle forme espressive colte in una ricerca di originalità.

La scuola siciliana e Dante

In italia il primo fenomeno di produzione letterario fu quello della scuola siciliana, secondo l'espressione di Dante che chiama "siciliana" tutte le poesie che sono state scritte prima della scuola toscana; ma sotto la scuola siciliana non c'erano solo poeti di origine siciliana, ma anche altri poeti provenienti da altre regioni, che si riunivano alla corte di Federico II di Svevia.

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