Fabrizio Del Dongo
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Concetti Chiave

  • La cultura medioevale attribuisce significati morali e religiosi a ogni aspetto della realtà, influenzata profondamente dal Cristianesimo.
  • I lapidari, i bestiari e gli erbari sono trattati che esplorano i significati simbolico-morali di pietre, animali ed erbe.
  • La personificazione dei vizi e delle virtù era una tecnica comune per rappresentare concetti astratti in forme concrete, rendendo comprensibili gli insegnamenti morali.
  • Nell'arte medioevale, figure umane e animali simboleggiano virtù e vizi, facilitando la comprensione dei concetti morali anche ai non alfabetizzati.
  • Opere come il Roman de la Rose e la Divina Commedia di Dante utilizzano personificazioni per rappresentare atteggiamenti interiori e peccati.

Indice

  1. Simbolismo e cristianesimo nel Medioevo
  2. Opere simboliche e significati morali
  3. Personificazione di virtù e vizi
  4. Esempi di personificazione nell'arte

Simbolismo e cristianesimo nel Medioevo

La mentalità e la cultura medioevali hanno una forte componente simbolica, un aspetto che trova le proprie radici nel Cristianesimo. Per esempio, San Paolo, nel contrapporre la vita terrena alla vita celeste aveva scritto che sulla terra vediamo la realtà in modo confuso, come in uno specchio, mentre nella vita celeste vedremo a faccia a faccia..

Di conseguenza, per l’uomo del Medio Evo ogni aspetto della realtà che ci circonda ci rimanda a qualcosa che gli dà significato. Questa sorta di completamento ha luogo in una prospettiva morale e in direzione della salvezza eterna. In altre parole, si può dire che ai dati che ci fornisce la realtà sensibile sono attribuiti dei significati morali che collocano ogni tipo di esperienza in una quadro di Provvidenza divina.

Opere simboliche e significati morali

Da questo concetto deriva tutta una serie i considerazioni che hanno un denominatore comune. Fra queste si colloca l’opera il Fisiologo che descrive i significati simbolico-morali che possiamo ricavare dai comportamenti degli animali. Derivati da questi scritti sono anche i lapidari, i bestiari, gli erbari, ossia tutti i trattati che descrivo le proprietà e i risvolti morali delle pietre, degli animali e delle erbe, che estendono l’interpretazione allegorica al mondo della natura.

Personificazione di virtù e vizi

Ma soprattutto sono le virtù e i vizi ad essere personificati: si tratta di una tendenza ampiamente diffusa nel modo medioevale di stabilire un rapporto fra il piano della natura concretamente visibile e la ricerca di un significato religioso e morale che possono derivare da esso. In altre parole viene personificato un dato negativo o positivo dell’animo umano, considerato in senso astratto. Per esempio, per rappresentare l’invidia , in pittura o in scultura, si ricorre ad una donna dall’aspetto sgradevole, dal volto livido e tirato, dagli occhi torbidi. In questo modo, ad un concetto viene data concretezza e si ottiene un insegnamento morale molto efficace, comprensibile anche dalle perone analfabete o semplici. D’altra parte, bisogna ricordare che l’insegnamento morale è un’esigenza di fondo di tutta l’arte medioevale. Nelle cattedrali i portali erano decorati con leoni, simbolo della forza e i mostri, come grifoni e draghi, simboleggiano il male e inducono chi li osserva a rifiutarlo. A questo proposito, è molto significativo il Roman de la Rose, in cui compaiono come personaggi, gli atteggiamenti interiori dell’uomo, cioè Amore, Gelosia, Vergogna ecc.

Esempi di personificazione nell'arte

Anche Dante, nella Divina Commedia ci dà un esempio di questa tecnica quando all’inizio dell’Inferno le tre fieri rappresentano i tre peccati e lo stesso scopo persegue anche Giotto nel dipingere la Cappella degli Scrovegni a Padova in cui, con figure femminili, esemplifica vizi e virtù.

In sintesi si può affermare che mentre nei lapidari, nei bestiari e negli erbari si poteva scoprire il concetto e l’insegnamento, nelle personificazioni il concetto o l’insegnamento veniva trasferito nel datonaturale, ossia nella figura umana o in un animale.

Domande da interrogazione

  1. Qual è la componente simbolica della cultura medioevale?
  2. La cultura medioevale ha una forte componente simbolica radicata nel Cristianesimo, dove ogni aspetto della realtà rimanda a un significato morale e alla salvezza eterna.

  3. Cosa sono i lapidari, i bestiari e gli erbari?
  4. Sono trattati che descrivono le proprietà e i significati simbolico-morali delle pietre, degli animali e delle erbe, estendendo l'interpretazione allegorica al mondo naturale.

  5. Come vengono personificati i vizi e le virtù nel Medioevo?
  6. I vizi e le virtù sono personificati attraverso rappresentazioni concrete, come figure umane o animali, per trasmettere insegnamenti morali comprensibili anche agli analfabeti.

  7. Quali esempi di personificazione dei vizi e delle virtù si trovano nell'arte medioevale?
  8. Esempi includono le tre fiere nella Divina Commedia di Dante e le figure femminili nella Cappella degli Scrovegni di Giotto, che esemplificano vizi e virtù.

Domande e risposte

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