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Concetti Chiave

  • Nel periodo barocco, l'epica tradizionale si dissolve, con un allontanamento dai canoni fissati da Omero e poi da Boiardo, Ariosto e Tasso.
  • Marino e Tassoni, pur provenienti da contesti geografici diversi, condividono una formazione simile e una vita ribelle, contribuendo a una rivoluzione letteraria nel 1600.
  • La letteratura barocca si oppone alle norme precettistiche del 1500, esplorando una realtà multiforme e abnorme, lontana dalla narrazione lineare dell'epica.
  • La "Secchia rapita" di Tassoni è una parodia del poema eroico, trasformata in poema eroi-comico, centrata sulla guerra tra Bologna e Modena per il rapimento di un secchio.
  • Marino, nell'"Elogio alla Rosa", mostra un'esuberanza linguistica, utilizzando allitterazioni, chiasmi e ossimori, a partire da moduli petrarcheschi ma poi distaccandosi.

Indice

  1. Dissoluzione del poema epico
  2. Rivolta letteraria del 1600
  3. Sovvertimento dei canoni tradizionali
  4. Parodia e ironia nella Secchia rapita
  5. Elogio alla Rosa di Marino

Dissoluzione del poema epico

Nel barocco si può parlare di dissoluzione del poema epico, intesa come scioglimento con contemporanea/conseguente separazione dei canoni tradizionali dell'epica fissati inizialmente da Omero e poi da Boiardo, Ariosto e Tasso per quanto riguarda l'epica cavalleresca.

In realtà già con Morgante e Margutte di Luigi Pulci erano stati rotti i canoni classici. Taluni individuano un parallelismo fra la vita di Marino e di Tassoni, contemporanei, in quanto, pur essendo nati rispettivamente a Napoli e Modena, si sono formati con lo stesso tipo di studi, entrambi ebbero una vita scapestrata e entrambi lavorarono nella corte sabina.

Rivolta letteraria del 1600

Il 1500 era stato un secolo normativo, precettistico; anche in ambito linguistico con le Prose della volgar lingua, di Bembo. Taluni sostengono che Marino e Tassoni abbiano contribuito a distruggere il sistema precettistico; il 1600 è infatti un secolo distruttivo, il che non è da vedere in senso negativo perché non è possibile costruire su un qualcosa traballante ed è quindi necessario distruggere ciò che non è stabile. Il 1600 è un secolo di rivolta, anche nella letteratura oltre che nella Chiesa e nella scienza, una rivolta non del tutto consapevole o del tutto manifesta. La lotta combattuta dalla letteratura barocca è quella alla precettistica. Si insiste infatti su aspetti abnormi della realtà, la realtà non è quindi solida, ma multiforme. Marino per raccontare la storia di Adone e Venere utilizza più di 40000 versi, Ovidio ne utilizza invece solamente 73. L'epica era una narrazione di fatti, in questo caso non si può parlare di una storia perché la storia diventa una continua digressione, si aprono molteplici finestre su miti secondari di cui i personaggi protagonisti dell'opera sono solo ascoltatori. Dalla concezione enciclopedica del mondo di Dante, si arriva in questo periodo all'enciclopedismo della parola: uno sperimentare dal punto di vista linguistico più che da quello conoscitivo.

Sovvertimento dei canoni tradizionali

Diventa importante il significante a discapito del significato. Marino e Tassoni attuano un sovvertimento dei canoni tradizionali, nel quale si può evincere una ribellione verso le norme e i precetti.

Parodia e ironia nella Secchia rapita

Nella Secchia rapita di Tassoni, si può individuare questo atteggiamento: il poema è incentrato sul rapimento di un secchio, che ha scatenato la guerra fra Bologna e Modena; è una sorta di parodia al rapimento di Elena che scatenò la guerra di Troia. La storia è ambientata ai tempi di Federico II di Svevia sebbene sia avvenuta successivamente. L'opera tratta anche della disavventura del conte di Culagna, un nomen omen, un nome un presagio. Questo tale aveva cercato di avvelenare la moglie per spassarsela con l'amante, fu però scoperto dalla moglie che decise per vendetta di dare di nascosto un lassativo al conte. Il conte recatosi in piazza iniziò a vomitare, capì di essere stato scoperto e quindi pensava che la moglie per vendetta l'avesse avvelenato; chiamò così i più prestigiosi dottori del paese che assistirono al conte che si cagò addosso. Si allontanarono tutti da lui per la puzza, tranne un prete che aveva perso il naso in un incendio. Si evince la dissoluzione del poema eroico, codesto è infatti un poema eroi-comico.

Elogio alla Rosa di Marino

Nell'Elogio alla Rosa, di Marino, tratto dall'Adone, si parla dell'inizio della loro storia d'amore: punta al piede dalla spina di una rosa, topos letterario, Venere cerca una fontana per disinfettarsi e lì incontra il giovane addormentato. Quello che segue è un inno alla rosa, di cui Venere celebra la bellezza. Da un punto di vista tecnico la poesia procede per accumulazione, con una fortissime alliterazione della “r”, vi sono chiasmi, ossimori; si può quindi evincere un'esuberanza linguistica e retorica, la poesia è un virtuosismo. Marino parte dai moduli petrarcheschi, ma poi si esula dalla sua poesia.

Domande da interrogazione

  1. Qual è il significato della "dissoluzione del poema epico" nel contesto barocco?
  2. La dissoluzione del poema epico nel barocco si riferisce alla rottura dei canoni tradizionali dell'epica, inizialmente stabiliti da Omero e successivamente da Boiardo, Ariosto e Tasso, con un allontanamento dalle strutture classiche già iniziato con opere come il "Morgante" di Pulci.

  3. In che modo il 1600 rappresenta una rivolta letteraria?
  4. Il 1600 è visto come un secolo di rivolta letteraria, caratterizzato dalla distruzione del sistema precettistico del 1500, con autori come Marino e Tassoni che sfidano le norme stabilite, portando a una letteratura che esplora aspetti abnormi e multiformi della realtà.

  5. Come Marino e Tassoni sovvertono i canoni tradizionali?
  6. Marino e Tassoni sovvertono i canoni tradizionali enfatizzando il significante a discapito del significato, ribellandosi contro le norme e i precetti, e sperimentando linguisticamente piuttosto che conoscitivamente.

  7. Qual è l'approccio parodico e ironico nella "Secchia rapita" di Tassoni?
  8. Nella "Secchia rapita", Tassoni utilizza la parodia e l'ironia per raccontare una storia apparentemente banale, il rapimento di un secchio, che scatena una guerra, parodiando eventi epici come il rapimento di Elena e sovvertendo il poema eroico in un poema eroi-comico.

  9. Quali sono le caratteristiche stilistiche dell'"Elogio alla Rosa" di Marino?
  10. Nell'"Elogio alla Rosa", Marino utilizza tecniche come l'accumulazione, l'allitterazione, i chiasmi e gli ossimori, mostrando un'esuberanza linguistica e retorica che si distacca dai moduli petrarcheschi, creando un virtuosismo poetico.

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