Concetti Chiave
- Montaigne critica l'idea che l'universo sia stato creato per l'uomo, sottolineando la limitata conoscenza umana.
- Con tono ironico, mette in dubbio il diritto dell'uomo di dominare il mondo, evidenziando la presunzione umana.
- L'intelligenza è rara, mentre la presunzione è comune, rendendo l'uomo fragile e orgoglioso.
- La ragione è uno strumento pericoloso; la scienza è neutrale, ma gli usi che ne fa l'uomo possono essere dannosi.
- L'uomo si ritrova privo di certezze, paragonato ad altre creature, su un piccolo granello nell'infinito universo.
Indice
Diffusione del pensiero di Galilei
Il pensiero di Galilei si diffuse precedentemente in altre regioni d'Europa, a dimostrazione di ciò I saggi, di Montaigne, risalenti alla fine del 1500, trattano degli stessi concetti. Anche in Italia si era già diffuso per esempio con Tasso, dove l'uomo è inquieto perchè non trova un centro.
Critica di Montaigne all'antropocentrismo
Montaigne afferma sia ridicolo pensare che ogni cosa sia stata creata in funzione dell'uomo, in quanto l'uomo può conoscere una minima parte dell'universo e non riesce nemmeno a controllarla.
L'autore utilizza un tono ironico, chiede infatti di vedere il mandato, in cui si afferma che l'uomo sia padrone del mondo, e chiede se questo diritto sia stato conferito solo ai saggi o a tutti.La fragilità e presunzione umana
Gli sciocchi e i malvagi sono degni di tale ruolo? Non tutti gli uomini sono meritevoli, l'intelligenza è una rarità, invece la presunzione è molto comune: l'uomo per natura è la creatura più fragile, ma anche la più orgogliosa. L'uomo, a causa di questa presunzione, tenta di farsi Dio, come fece Ulisse, peccando. Ad Adamo ed Eva era vietato il frutto della conoscenza perchè questo li avrebbe resi uguali a Dio.
Pericoli della ragione e scienza
La ragione è uno strumento pericoloso, in quanto la scienza non è né buona né cattiva, ma gli scopi che le si danno per mezzo della ragione lo sono. Probabilmente se l'uomo fosse limitato, sarebbe felice e non potrebbe fare il male. L'uomo pretende di sapere e quindi categorizza le altre creature, per esempio gli indios vennero reputati esseri senza anima. L'uomo non deve prendersi questa possibilità e in questo periodo, in cui gli viene a mancare il piedistallo che si era costruito, inizia a rendersene conto: si trova spodestato dalla sua posizione diviene al pari della altre creature, privo di punti di riferimento, su un granello, di cui non ha controllo, che si trova in infiniti universi.
Domande da interrogazione
- Qual è la critica principale di Montaigne all'antropocentrismo?
- Come viene descritta la natura umana in relazione alla presunzione e alla fragilità?
- Quali sono i pericoli associati alla ragione e alla scienza secondo il testo?
Montaigne critica l'idea che tutto sia stato creato per l'uomo, sottolineando che l'uomo conosce solo una minima parte dell'universo e non riesce a controllarla.
La natura umana è descritta come fragile e presuntuosa, con l'uomo che tenta di elevarsi a Dio, nonostante la sua intelligenza sia rara e la presunzione comune.
La ragione è vista come pericolosa perché la scienza, sebbene neutra, può essere usata per scopi buoni o cattivi, e l'uomo, pretendendo di sapere, rischia di categorizzare e giudicare altre creature erroneamente.